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fare

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fare m inv

  1. l'operare per realizzare qualcosa
    • il fare è più importante del dire

fare (vai alla coniugazione) 1ª coniugazione

  1. realizzare o portare a termine qualcosa
    • ho fatto una casa con il Lego
  2. compiere un'azione
  3. accompagnato a un sostantivo, spesso sostituisce il verbo corrispondente
  4. atteggiarsi a, imitare
    • Ci fai?!
  5. fare il finto tonto: fingersi uno sprovveduto
  6. (gergale) si riferisce ad un furto
  7. (gergale) in romanesco significa ricevere un regalo importante
fà | re

AFI: /ˈfaːre/

contrazione dal latino facere

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«Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile. »
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« Meglio fare e pentere, che starsi e pentersi »
  • fare un'operazione chirurgica: operare
  • fare una casa: costruire
  • fare una croce sopra: abbandonare del tutto
  • fare una faccia così: dare botte con ferocia
  • fare una figura da peracottaro: dimostrarsi inetto
  • fare una professione: esercitare
  • fare una tragedia: ingrandire una cosa di poco conto
  • fare uno squillo: telefonare
  • fare uno strappo alla regola
  • fare uso: servirsi di qualcosa, in modo particolare per scopi ben definiti
  • fare vento: spostare l'aria davanti alla faccia di qualcuno per refrigerarlo o rendergli più facile la respirazione
  • fare vigilia: fare a meno totalmente o parzialmente del cibo per un lasso di tempo prestabilito
  • fare visita: andare in visita da qualcuno
  • fare zuppetta: inzuppare bocconi di pane o biscotti e nel latte, nel
  • lasciar fare: non interessarsi del comportamento altrui
  • modo di fare: modo in cui agisce un individuo nei confronti di altri e della cerchia di persone che frequenta
  • saperci fare: essere preparato
  • sul far del giorno: alla prima luce del mattino
  • sul far della notte: alle prime ore della notte
  • sul far della sera: alle prime ore della sera
  • crede/pensa di fare [tutto] quello che vuole: cioè secondo un’ambigua ed apparente percezione della libertà poi appunto vissuta in scelte erronee, appunto considerando malamente le possibilità del libero arbitrio. Altrimenti è un’inutile critica certamente negativa e crudele contro qualcuno che, nel bene… almeno in dato momento, si vorrebbe danneggiare; ancora, esprime l’errato giudizio negativo contro qualcuno ritenuto ingiustamente “viziato
  • cosa deve fare?/cosa può fare?: domanda retorica che vuole sottolineare l'impossibilità di alternative ad una situazione apparentemente appunto senza soluzione d'immediata fattibilità
  • non farcela più: è un momento che vivono in molti come estraneo alla propria esistenza, quando con distacco si dubita che il successo sia lontano e quanto già raggiunto sia caduco; è però un modo per rafforzarsi e seguitare ancora con tenacia, proprio come la forza nel dirlo manifesta la volontà di uno o più cambiamenti positivi ed ancora più soddisfacenti per continuare al meglio la propria vita
  • non hanno/non avete proprio altro da fare, eh...: quando sono troppi gli scherzi, è troppa l'insistenza oppure sono esagerati i dubbi a cui conseguono continue chiacchiere inutili, gesti senza senso, ecc
  • fare tanto: fa riferimento ad azioni costruttive nel bene, anche compiute in un ambito specifico come nell’impegno nelle scienze, per esempio i medici, oppure con uno sforzo ragguardevole ma certamente premiato… foss’anche soltanto per la soddisfazione di aver aiutato molto qualcuno


verbo, realizzare, produrre, costruire
sostituzione del verbo corrispondente

fare

  1. tariffa