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lasciare

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lasciare (vai alla coniugazione)

  1. andarsene da un luogo
    • ieri Carlo ha lasciato la città
  2. (per estensione) chiudere un rapporto sentimentale o di amicizia, anche per causa di forza maggiore
    • Sara ha lasciato Marco
    • non vi lascio, non andrò via per sempre
  3. accompagnato da un complemento di vantaggio, mettere qualcosa in un posto per qualcuno
    • ti ha lasciato un biglietto
  4. (per estensione) accompagnato da un complemento di vantaggio, dare in eredità
    • la nonna ci ha lasciato una casa a Parigi
  5. accompagnato da un infinito, permettere
    • non gli ha lasciato salutare sua moglie
  6. accompagnato da una subordinata oggettiva, permettere
    • non ha lasciato che salutasse sua moglie
la | scià | re

IPA: /laˈʃʃaːre/ Ascolta la pronuncia :

dal latino volgare *lassicare, dala latino classico laxo, ovvero "allentare" o "sciogliere", a sua volta derivato da laxus ossia "largo", "allentato"

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«Cercate di lasciare questo mondo un po' migliore di come l'avete trovato.„ »
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«Siamo pronti a contraddire senza ostinazione, ed a lasciare, senza adirarci, che altri ci contraddica.„ »
  • lasciare in pace: non seccare
  • lasciar perdere: non insistere; solitamente evitando di continuare ad intervenire utilmente, a fare richieste e/o domande
  • lasciare campo libero : lasciare libertà di agire
chiudere un rapporto sentimentale
mettere in un posto per qualcuno