considerare

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Verbo

Transitivo[modifica]

considerare (vai alla coniugazione)

  1. porre in esame con attenzione; tenere presente
    • considerare i vantaggi e gli svantaggi di un'offerta
  2. avere una determinata stima o opinione su qualcuno o qualcosa
    • considerare qualcuno come un amico
  3. tenere in considerazione
    • la normativa non considera questa eventualità
  4. (familiare) tenere a mente vagliando
    • "Questo non l'avevo considerato"
  5. (per estensione) sapere dell'importanza di qualcosa in seguito ad un approfondimento o per una ricerca successiva, per esempio nello studio di un testo

Sillabazione[modifica]

con | si | de | rà | re

Pronuncia[modifica]

IPA: /konsideˈrare/

Etimologia / Derivazione[modifica]

dal latino considerare, infinito presente attivo di considero, a sua volta composto di con-, "con", e dal verbo (non attestato) sidero, da sidus, "stella", nel senso di "guardare le stelle", a scopo divinatorio, per prevedere il futuro, essendo opinione degli antichi che le stelle determinassero i destini degli uomini

Sinonimi[modifica]

Contrari[modifica]

Parole derivate[modifica]

Traduzione

avere una determinata stima o opinione su qualcuno o qualcosa

Latino[modifica]

Voce verbale

considerare

  1. infinito presente attivo di considerō
  2. seconda persona singolare dell'imperativo presente passivo di considerō

Pronuncia[modifica]

  • (pronuncia classica) IPA: /kon.siː.de.raː.re/

Etimologia / Derivazione[modifica]

vedi considerō

Uso / Precisazioni[modifica]

per antica convenzione, i verbi latini sono definiti in base alla prima persona singolare dell'indicativo presente; per la definizione, etimologia etc. del verbo si veda dunque considerō