pudore

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Sostantivo

pudore (Wikiquote citazioni) m (pl.: pudori)

  1. (psicologia) senso di riserbo e disagio nei confronti di un comportamento che riguarda le pulsioni di base
    • questa cosa offende il senso del pudore
  2. (per estensione) senso di ritegno, di discrezione
    • ha avuto il pudore di non chiedere altro denaro
  3. (senso figurato) purità, attenzione, cura nella condotta pubblica e privata

Sillabazione[modifica]

pu | dó | re

Pronuncia[modifica]

IPA: /puˈdore/

Etimologia / Derivazione[modifica]

dal latino pudor, derivazione di pudeo ossia "sentir vergogna"

Citazione[modifica]

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«il pudore [...] è come un vestito: quanto più è consumato tanto minor cura se ne ha »
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«Come il pudore vieta alla fanciulla di agir per prima, così poi le è caro chi l'inizia all'amore. Assai confida nella propria bellezza chi s'aspetta, ch'ella gli cada prima tra le braccia. Egli le vada accanto, egli parole d'amor le dica in voce di preghiera, ella ne accetti l'affabile ardore. Se vuoi giungere a lei, insistii, prega: altro non vuole ch'essere pregata. Provoca tu un motivo al vostro amore dài tu l'inizio. »

Sinonimi[modifica]


Contrari[modifica]

Parole derivate[modifica]

Traduzione

Latino[modifica]

Sostantivo, forma flessa[modifica]

pudore m

  1. ablativo singolare di pudor

Sillabazione[modifica]

pŭ | dō | rĕ

Pronuncia[modifica]

  • (pronuncia classica) IPA: /puˈdoː.re/
  • (pronuncia ecclesiastica) IPA: /puˈdo.re/

Etimologia / Derivazione[modifica]

vedi pudor

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