benedico

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bandiera italiana Italiano[modifica]

Voce verbale

benedico

  1. prima persona singolare dell'indicativo presente di benedire

Sillabazione[modifica]

be | ne | dì | co

Pronuncia[modifica]

IPA: /beneˈdiko/

Etimologia / Derivazione[modifica]

vedi benedire

Traduzione

voce verbale

Latino[modifica]

Verbo

Transitivo[modifica]

benedico (vai alla coniugazione) terza coniugazione (paradigma: benedīcō, benedīcis, benedīxi, benedictum, benedīcĕre)

  1. (con l'accusativo o il dativo per la persona cui ci si rivolge) dire bene (di), lodare, encomiare, rendere gloria
  2. (con l'accusativo), (religione) benedire, consacrare

Sillabazione[modifica]

bĕ | nĕ | dī | cō

Pronuncia[modifica]

  • (pronuncia classica) IPA: /be.neˈdiː.koː/
  • (pronuncia ecclesiastica) IPA: /be.neˈdi.ko/

Etimologia / Derivazione[modifica]

composto dell'avverbio bene, appunto "bene", e del verbo dico, "dire", letteralmente quindi "dire bene, parlare bene (di qualcuno)". Come composto si ritrova solo a partire dal latino tardo (circa III secolo d.C.), mentre presso gli autori precedenti era in uso la locuzione bene dico, ad es. in Cicerone, Pro Sestio, LII: cui bene dixit umquam bono, "di quale [uomo] onesto parlò mai bene?"

Uso / Precisazioni[modifica]

  • presso gli autori del tardo impero, ad es. Apuleio, il verbo era utilizzato principalmente nell'accezione di "parlare bene, lodare", intransitivo, con il dativo della persona cui ci si rivolge. l'utilizzo transitivo con complemento oggetto si affermò con gli autori cristiani, che impiegarono il verbo anche nell'ulteriore accezione di "benedire, consacrare" in senso strettamente religioso

Sinonimi[modifica]

Contrari[modifica]

Parole derivate[modifica]

discendenti in altre lingue

Termini correlati[modifica]