accio
Latino[modifica]
Verbo
Transitivo[modifica]
accio (vai alla coniugazione) quarta coniugazione (paradigma: acciō, accīs, accīvī/acciī, accītum, accīre)
- convocare, invitare, far venire, chiamare a sé
- ex Latio sociisque fortissimum quemque (...) accire - convocò dal Lazio e dagli alleati chiunque [fosse] il più valoroso (Sallustio, Bellum Iugurthinum, LXXXIV)
- suos liberos Sabinus et Domitianum fratris filium in Capitolium accivit - Sabino fece venire in Campidoglio i suoi figli e Domiziano, il figlio di suo fratello (Tacito, Historiae, liber III, LXIX)
- in locum oratoris doctor artium ludicrarum accitur - al posto di un oratore viene chiamato un esperto di arti teatrali (Ammiano Marcellino, Res gestae, liber XIV, VI, 18)
Sillabazione[modifica]
- ăc | cĭ | ō
Pronuncia[modifica]
Etimologia / Derivazione[modifica]
composto di ad, "a, verso", e di cieo, "convocare"
Sinonimi[modifica]
Parole derivate[modifica]
Termini correlati[modifica]
Varianti[modifica]
Proverbi e modi di dire[modifica]
- mortem accio - invitare la morte, suicidarsi, uccidersi
Napoletano[modifica]
Sostantivo
accio m
- (gastronomia), (botanica) sedano
Varianti[modifica]
Sinonimi[modifica]
- latino
- Enrico Olivetti, Dizionario Latino Olivetti edizione on line su www.dizionario-latino.com, Olivetti Media Communication
- Charlton T. Lewis, Charles Short, A Latin Dictionary, lemma accio (edizione online sul portale del Progetto Perseus)
- napoletano
- → Riferimenti mancanti. Se vuoi, aggiungili tu.