derubricare
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- (diritto) giudicare la colpa di un imputato meno grave, e dunque passibile di minore sanzione, rispetto a quanto affermato dall'accusa in sede di processo o denuncia
- il giudice derubricò il capo d'accusa dell'imputato ad omicidio colposo, mancando ogni indicazione che egli avesse agito volontariamente
- (per estensione) attribuire a qualcosa importanza minore rispetto a quanto precedentemente ritenuto
- gli storici moderni derubricano lo "ius primae noctis", una volta ritenuto parte dei codici giuridici medievali, a semplice mito storiografico
- de | ru | bri | cà | re
IPA: /derubriˈkare/
composto del prefisso de-, con funzione privativa, e di rubrica, nel senso di "rubrica di reato", che nel linguaggio giuridico indica la descrizione del reato commesso dall'imputato fatta dall'accusa
- (attribuire minore importanza rispetto a quanto precedentemente creduto) sminuire, ridimensionare, svilire, svalutare
in diritto, giudicare un reato meno grave rispetto a quanto affermato dall'accusa
attribuire minore importanza rispetto a quanto precedentemente creduto
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- Enrico Olivetti, Dizionario Italiano Olivetti edizione on line su www.dizionario-italiano.it, Olivetti Media Communication
- AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana
- Aldo Gabrielli, Grande dizionario italiano edizione online su grandidizionari.it, Hoepli