disamare
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- (letterario) cessare di amare, di provare amore, affezione per qualcuno o qualcosa verso il quale in precedenza si avevano tali sentimenti
- sì, ch’io non viva sconsolata amante; o m’uccidi, ò m’insegna, ond’io disami (Isabella Andreini, Rime, sonetto CVII, 13-14)
- (letterario) provare viva avversione, odio o insofferenza per qualcuno o qualcosa
- il buon successo potrà, spero, placar chi mi disama (Alessandro Manzoni, Il Conte di Carmagnola, atto I, scena V)
- di | sa | mà | re
IPA: /dizaˈmare/
composto del prefisso dis-, con valore negativo, e di amare
- (cessare di provare amore) disaffezionarsi (a)
- (provare odio, avversione, insofferenza) odiare, detestare
cessare di provare amore
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- Enrico Olivetti, Dizionario Italiano Olivetti edizione on line su www.dizionario-italiano.it, Olivetti Media Communication
- AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana
- Aldo Gabrielli, Grande dizionario italiano edizione online su grandidizionari.it, Hoepli