provocare

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Verbo

Transitivo[modifica]

provocare (vai alla coniugazione)

  1. indurre una persona all'assunzione di un comportamento aggressivo
  2. (per estensione) tentare di far arrabbiare
  3. eccitare, spingere, muovere una persona
  4. (per estensione) incoraggiare una persona con tentazioni
  5. (per estensione) offendere una persona con lusinghe e bugie
  6. (per estensione) fare, dire qualcosa, comportarsi contro qualcuno in modo da creare situazioni a lui o a lei sfavorevoli e normalmente ritenute ingiuste, talvolta per brama o per fini personali, successivamente addirittura sminuendo la gravità di quanto causato

Sillabazione[modifica]

pro | vo | cà | re

Pronuncia[modifica]

IPA: /provoˈkare/

Etimologia / Derivazione[modifica]

dal latino provocare, composto di pro, cioè "avanti", e voco ossia "chiamare", propriamente "chiamare avanti, chiamare fuori"

Sinonimi[modifica]

Contrari[modifica]


Parole derivate[modifica]

Termini correlati[modifica]

Traduzione

causare
di sentimenti, emozioni
suscitare una reazione
eccitare sessualmente
  • inglese: to [èarouse]], to lead on
suscitare la rabbia o l'aggressività di una persona
suscitare emozioni
irretire una persona suscitando desiderio o attrazione
essere causa di una determinata conseguenza o azione

Latino[modifica]

Voce verbale

provocare

  1. infinito presente attivo di provocō
  2. seconda persona singolare dell'imperativo presente passivo di provocō

Pronuncia[modifica]

  • (pronuncia classica) IPA: /proː.wo.kaː.re/

Etimologia / Derivazione[modifica]

vedi provocō

Uso / Precisazioni[modifica]

per antica convenzione, i verbi latini sono definiti in base alla prima persona singolare dell'indicativo presente; per la definizione, etimologia etc. del verbo si veda dunque provocō