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Appendice:Alfabeti/Greco antico

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La scrittura del greco antico si basa sull'alfabeto greco. Anticamente si scriveva senza segni diacritici, che sono stati introdotti successivamente durante periodo bizantino e sono comunemente utilizzati ancora oggi anche per la trascrizione dei testi classici.

Lettere

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Maiuscola Minuscola Traslitterazione Pronuncia IPA Nome
Α α a, ā[1] [a], [aː] ἄλφα (álpha)
Β β b [b] βῆτα (bêta)
Γ γ g (gh), n[2] [ɡ], [ŋ][2] γάμμα (gámma)
Δ δ d [d] δέλτα (délta)
Ε ε e [ɛ] εἶ (êi) ἒ ψιλόν (è psilón)
Ζ ζ z [ʣ] ζῆτα (zêta)
Η η ē, e[3] [ɛː] ἦτα (êta)
Θ θ th [tʰ][4] θῆτα (thêta)
Ι ι i [i], [iː], [i̯] ἰῶτα (iôta)
Κ κ k [k] κάππα (káppa)
Λ λ l [l] λάβδα (lábda), λάμβδα (lámbda)
Μ μ m [m] μῦ (mŷ)
Ν ν n [n] νῦ (nŷ)
Ξ ξ x [ks] ξεῖ (xêi), ξῖ (xî)
Ο ο o[5] [ɔ][5] οὖ (ôu) ὂ μικρόν (ò mikrón)
Π π p [p] πεῖ (pêi), πῖ (pî)
Ρ ρ r, rh[6] [r], [rʰ][7] ῥῶ (rhô)
Σ σ, ς[8] s [s] σῖγμα (sîgma)
Τ τ t [t] ταῦ (tâu)
Υ υ y, u[5][9] [y], [yː], [u̯][5][9] (ŷ), ὖ ψιλόν (ŷ psilón)
Φ φ ph [pʰ][10] φεῖ (phêi), φῖ (phî)
Χ χ ch [kʰ][11] χεῖ (chêi), χῖ (chî)
Ψ ψ ps [ps] ψεῖ (psêi), ψῖ (psî)
Ω ω ō, o[3] [ɔː] (ô), ὦ μέγα (ô méga)

Segni diacritici

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Segno Nome Traslitterazione Pronuncia IPA
δασὺ πνεῦμα (dasỳ pnêuma) h[12] [h], [ʰ][12]
᾿ ψιλὸν πνεῦμα (psilòn pnêuma) nessuna nessuna
´ ὀξεῖα (oxêia) ´ (accento acuto) [´][13]
` βαρεῖα (barêia) ` (accento grave) [`][13]
περισπωμένη (perispōménē) ^ (accento circonflesso)[14] [^][13]
¨ διαλυτικά (dialytiká) ¨ (dieresi)[15] [.]
ͺ ὑπογεγραμμένη (hypogegramménē) i, ¯i (nessuna)[16] nessuna
κορωνίς (korōnís) nessuna nessuna

I segni diacritici relativi a un dittongo sono segnati sul secondo elemento nel testo originale, mentre (se è necessaria una traslitterazione) sono applicati al primo elemento del testo traslitterato.

Note

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  1. Quando "α" ha il segno di iota sottoscritto si traslittera come "ā"; quando è presente, oltre a iota sottoscritto, anche l'accento circonflesso, il segno di vocale lunga si omette; talvolta il segno di vocale lunga è omesso anche altrove nella traslitterazione non scientifica.
  2. 2,0 2,1 Nella traslitterazione comune in italiano si usa scrivere "gh" prima di "ε", "η", "ι" e "υ" per evidenziare la pronuncia [ɡ], mentre nella traslitterazione scientifica si scrive sempre "g"; fanno eccezione i digrammi "γγ", "γκ", "γξ" e "γχ" che sono traslitterati rispettivamente come "ng", "nk", "nx" e "nch" per riflettere la pronuncia [ŋ].
  3. 3,0 3,1 Il segno diacritico di vocale lunga è omesso nella traslitterazione quando "η" o "ω" ha l'accento circonflesso; talvolta il segno di vocale lunga è omesso anche altrove nella traslitterazione non scientifica.
  4. Nella pronuncia italiana del greco antico "th" generalmente è reso [θ] (come nell'inglese "thunder").
  5. 5,0 5,1 5,2 5,3 Il dittongo "ου" si traslittera regolarmente "ou" e si pronuncia [uː].
  6. Si traslittera "rh" a inizio di parola, "r" altrove.
  7. Nella pronuncia italiana del greco antico generalmente l'aspirazione della "ρ" a inizio di parola non è resa.
  8. Nel caso in cui la sigma sia finale, si utilizza il grafema ς, altrimenti si usa il grafema σ.
  9. 9,0 9,1 Si traslittera "u" nei dittonghi "αυ", "ευ", "ου" per riflettere la pronuncia [u̯]; si traslittera "y" altrove o quando non forma dittongo e si pronuncia [y] o [yː] (come la "u" francese).
  10. Nella pronuncia italiana del greco antico "ph" generalmente è reso [f].
  11. Nella pronuncia italiana del greco antico "ch" generalmente è reso [x] (come nel tedesco "Bach").
  12. 12,0 12,1 Lo spirito aspro si traslittera con "h" scritta prima della lettera se si tratta di una vocale e si pronuncia [h]; si traslittera con "h" scritta dopo la lettera se si tratta di una "ρ" e il digramma "rh" risultante si pronuncia [rʰ], che di solito nella pronuncia italiana del greco antico è reso semplicemente [r].
  13. 13,0 13,1 13,2 In italiano non esiste l'accento tonale per cui di solito la pronuncia degli accenti del greco antico è resa con [ˈ] senza distinzione tra i tre.
  14. Il segno diacritico di vocale lunga è omesso nella traslitterazione quando l'accento circonflesso si trova su "η" o "ω"; tale accento non è mai presente su "ε" e "ο" e di conseguenza non ci possono essere ambiguità.
  15. La combinazione "ϋ" significa che la "υ" non fa dittongo e dunque si traslittera "ÿ" anche dopo "α", "ε" e "ο".
  16. La "i" va scritta dopo la lettera segnata. Se iota è sottoscritto a "α" si aggiunge il segno diacritico di vocale lunga alla "a" nella traslitterazione: "ᾳ" si traslittera "āi" e così via; se è presente anche l'accento circonflesso, il segno di vocale lunga si omette: "ᾷ" si traslittera "âi" e così via. La traslitterazione di iota sottoscritto è spesso omessa quando la traslitterazione serve principalmente per evidenziare la pronuncia.

Riferimenti

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  • wmf, [Segni diacritici dell'alfabeto greco ] w
  • wmf, [Greek alphabet en] w