orangutang

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bandiera italiana Italiano[modifica]

una femmina di orangutan con il cucciolo tra le braccia

Sostantivo

orangutang (Wikipedia approfondimento) m inv

  1. (zoologia), (mammalogia), (primatologia) variante di orangutan

Sillabazione[modifica]

o | ran | gu | tàng

Etimologia / Derivazione[modifica]

Etimologia mancante. Se vuoi, aggiungila tu.

Citazione[modifica]

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«L'orango è animale tranquillo e pacifico : alla vista dell'uomo non fugge, ma lo fissa con calma. Se suppone pericolo, cerca scampo nella alta cima degli alberi, e si nasconde fra il fogliame; se poi non si sente abbastanza sicuro, muta sede saltando da una cima all'altra, ma sempre con certa esitanza e cautela; l'impeto e la leggerezza di altre specie di scimmie gli sono sconosciute. Ferito da una palla o freccia grida fortemente, e spezzando i rami che ha sotto mano li lancia sul nemico, sperando con ciò di abbatterlo e di stornarne le operazioni offensive. Perfino quando è nel massimo furore è sempre così lento nei movimenti che lo si può inseguire comodamente; che però si difenda con bastoni maneggiandoli a foggia di clava è una storiella che raccontano gli indigeni, ma non fu creduta da alcun osservatore spassionato. Senza dubbio che se venne ferito e si vede il persecutore alle calcagne sa difendere valorosamente la propria pelle, e non è avversario spregevole, avendo fortissime le braccia e formidabili le mandibole. Con facilità spezza un rampone od il braccio di chi con esso lo minaccia: i suoi morsi sono veramente terribili. Giovane lo si piglia facilmente, ma adulto è difficile averlo, e quasi impossibile averlo vivo »

Parole derivate[modifica]

Varianti[modifica]

Iperonimi[modifica]

Traduzione

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