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sonus medius

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  1. una vocale approssimante che era presente prima di una consonante labiale, oscillando in pronuncia da /ɨ/ od /ʉ/
    • "Aeolicum digammon desideratur, et medius est quidam V et I litterae sonus (non enim sic "optimum" dicimus ut "optumum"), et in "here" neque E plane neque I auditur"[1]

(pronuncia classica, vocale) IPA: /ɨ/, /ʉ/

(pronuncia classica, lemma) IPA: /sɔnʊs̠ me:d.jʊs̠/

Il sonus medius, era una vocale nota ai grammatici Romani che era utilizzata davanti ad una consonante labiale, che portarono a fluttuazioni nella scrittura, come OPTIMVM od OPTVMVM, MAXIMVS od MAXVMVS. La lettera preferita per rappresentare questo suono era in tempi più antichi la V, mentre nell'era Repubblicana in poi, la I era considerata la forma standard.

Dall'unione di sonus (suono) ed medius (medio) per indicare una vocale speciale che si era sviluppata da una /u/ antica.

Il sonus medius, era una vocale nota ai grammatici Romani che era utilizzata davanti ad una consonante labiale, che portarono a fluttuazioni nella scrittura, come OPTIMVM od OPTVMVM, MAXIMVS od MAXVMVS. La lettera preferita per rappresentare questo suono era in tempi più antichi la V, mentre nell'era Repubblicana in poi, la I era considerata la forma standard.

  1. Quintilliano, institutio oratoria liber IV