Appendice:Corrispondenza tra suoni e lettere
Corrispondenza tra suoni e lettere
[modifica]Per corrispondenza tra suoni e lettere si intende la relazione tra fonema e grafema. Ad esempio: Karamel > Karamell*, Tip > Tipp*, Ballettänzer > Balletttänzer*
Si osserva un raddoppio di consonante ("l" nel primo esempio, "p" nel secondo e "t" in Ballett nel terzo) perché la vocale precedente è pronunciata breve e la doppia consonante serve appunto a indicare la brevità della vocale.
Le parole straniere vengono integrate graficamente, ciò significa che la loro ortografia viene resa uguale alla relazione fonema-grafema delle parole autoctone. Ad esempio: Delphin > Delfin, Joghurt > Jogurt. Questo accade anche per i plurali inglesi: Parties > Partys.
La "ß" appare dopo i dittonghi e le vocali lunghe, come ad esempio grüßen.
La doppia "ss" appare invece dopo le vocali brevi, come ad esempio Kuss.
La "e" viene resa con il grafema "ä" se la parola in questione deriva da una forma base con "a", ad esempio: si scrive ‘behände’ invece di behende*, perché l'aggettivo deriva dalla parola Hand e quindi Hand è la forma base. Questa regola rispetta il cosiddetto Stammprinzip, cioè il principio della derivazione delle parola per facilitare il riconoscimento della parola base (radice) in una parola.
Questo principio non riguarda solo le vocali, ma anche le consonanti; ad esempio si scrive nummerieren e non numerieren*, in quanto il verbo deriva dalla parola Nummer.