VOCABOLARIO ETIMOLOGICO
A lettera vocale: come sost. per lo
più è fem. È anche interiezione di
meraviglia dolore derisione ecc. e per
indicarne il tono enfatico scrivesi ah!
aha .' Ampliato in ahi! è interiezione
di dolore. Il nome gr. è alpha dal
Sem. aleph, bue, dall'ani, forma y raf-
figurante la testa del bue: it. a//rt. Es-
sendo a la prima lettera dell'alfabeto,
usasi fig. per principio neiniodi 'dall'a
alla z. dall'alfa all'omega' da princi-
pio a fine. Gli astronomi dicono alfii la
prima stella di alcune costellazioni.
Ab prep. it. (formata dai temi pro-
nominali a-pa, gr. apó, td. ab, ingl.
of) è conservata in alcuni composti
innanzi a vocale, a liquida, adi con-
sonante, p. e. * ab-err»zione ab-uso
ab-rogare ab-lativo ab-ietto', talvol-
ta innanzi a ri, p. e. ' ab-duttore ab-
-dicare ': sono ancora d'uso comune le
frasi latine ^ ab antico, ab aeterno,
ab immemorabili': innanzi a s viene
assimilata, p.e. *ab-3olutus as-soluto,
ab-surdus as-siardo '. La forma abs
divenne as, p. e. » abs-condo as-condo,
abs-trusus as-truso'. Ab significa il
punto di partenza nello spazio e nel
tempo : quindi distacco allontana-
mento provenienza e si traduce con
da : l'idea di allontanamento condus-
se a quella del lasciare la retta via
e quindi al significato peggiorativo
che è in *ab-uso^ cattivo uso, 'ab-orto"
cattiva nascita (ortus). Anche il gr.
a^o dura in alcuni composti, p. e, 'apó-
-crifo apò-stata apò-stolo ' ecc.
Abiit« e abbate sm..ca,\ìO d'una comu-
nità religiosa: titolo di dignità eccle-
siastica; It. abbas abbatem, che è il
siriaco abbà, padre, introdotto da S.
Agostino e da S. Girolamo nel lati-
no ecclesiastico comò titolo d'onore
dei saei?r<loti; dim. e vozz. abatino,
accr. aliatone, spr. abatiiccio abatucolo
abatónzolo, pegg. abatdccio, abatuccidc-
cio. Dal foni. It. abbatissa è l'it. ab-
badéssa abadéssa badéssa sf. superiora
d'un convento di monache. Mlt. ab-
batia, it. abbazia abazia abbadia abadia
badia sf. monastero retto da un abate;
dim. e spr. badiiizza abbadiuòla badiòla;
abbazidle ad. ap^jartenente ad abbazia: A
badiale ad. da o per badia: fig. molto
grande.
Abbaco sm. l'arte di faro i conti
e il libretto che la insegna; dal gr.
àbax àbakos, da cui It. abàcus, tavo-
letta spalmata d'arena o di farina,
usata dagli antichi a farvi i conti o
a disegnarvi figure : Ardi, la parte più
alta del capitello nelle colonne, la
cui forma piatta somiglia all'abax.
e suolsi scrivere rtòrtco; ^ volerci l'ab- B
baco ' non intendere cosa facile ; dim.
abbachino; abbachière e abbachìsta sm.
iron. chi sa d'abbaco; abbacare i»tr.
vagar con la mente in pensieri vani,
almanaccare; abbacaménto sm. l'abba-
care. (Questo significato potè benis-
simo svolgersi da quello di conteg-
giare né v'ha bisogno di ricorrere al
gr. abakeìn essere muto, ignaro, da
à-bax, infante, o al It, evagari).
Abéte e abito sm. albero resinoso C
d'alto fusto, buono da costruzioni ;
It. abiét-em ; dim. abetino abetillo; abe-
tella sf. abete reciso e rimondo: abetaia
e abetina sf. selva d'abeti; abetino e
abietino ad. di abete; abietina sf. ragia
d'abete. Da un ad. *abeteus è la forma
abézzo sm. abete.
Abolire trns. distruggere, annul-
lare, abrogare; It. ab-ol-ére rad. ol
distruggere, guastare; pp, abolito; al)0-
litóre-trice sna. f. chi o che abolisce ; D
abolizióne sf. l'azione d'abolire; aboli-
zionista sm. chi tende ad abolire leggi,
istituzioni, tasse ecc.; abolizionismosm.
principio e sistema di chi vuole abolire.
Aboiuiii^re trns. avere in orrore,
detestare; It. ab-ominari, x^ropr. scac-
ciare un cattivo augurio, da omen
(*os-men ? *oc-men ?) augurio ; It. abo-
mination-em, it. abominazióne sf. e a-
bominio sm. l'abominare: fig. oggetto
1 - Zamp.ai.di. Vocab. Etini.
abr-aci
di detestazione, vitiipero: abominio sm.
l'abominare continuo; It. abomiua-
bilis, it. ahom hi db ile abominévole e It.
abominandiis, it. abominando, ad. me-
ritevole di abominio; avv. abominevol-
mente ; abominatóre-trice sm. f. chi o
che abomina.
Abracailsibra nome d' una divi-
nità assira, che s'invocava negl' in-
A cantesimi.
Abròtano sm. specie d'erba me-
dicinale ; parola orientale che cono-
sciamo dal gr. abrótanon, It. abro-
tonum; abrotonòide sm. nome d'alcuni
polipi pietrosi che hanno un po' l'a-
spetto (eidos) di abrotani.
Acaro sm. insetto microscopico
che produce la rogna; gr. altari, forse
dalla rad. ak torcere. Acarofòssico sm.
medicamento che è tossico per gli a-
B cari e li fa morire.
Accadèmia sf., gr. Akademia, It.
Academia. nome d'un ginnasio del-
l'antica Atene, jioco discosto dalla
città, dedicato all'eroe Akàdémos. Ivi
insegnò Platone e dopo di lui i suoi
seguaci, onde alla filosofia platonica
rimase l'appellativo di accademica.
Ora significa una società di scienziati
o d'artisti stabilita con date norme
ed anche il luogo dove ha sede: stu-
C dio pubblico d'arti belle o di scienze:
trattenimento di musica o di poesia
o di scherma: anche studio di ntido
f%tto dal vero. Gr. akademikós, It.
academicus, it. accadèmico ad. di ac-
cademia: come sm. membro d'un' ac-
cademia: filosofo dell'antica accade-
mia ; avv. accademicamente in modo ac-
cademico: ^ parlare accademicamente'
senza alcun iiroposito o fine pratico.
Accerito ad. molto acceso in vol-
D to; It. cerritus fanatico, furioso. (Pe-
sto lo spiega con *cereritus colpito
da Cerere, in ira ad essa, e ciò par-
rebbe confermato dall'ad. cererosus
d'egual significato. I moderni lo spie-
garono con *cerebritus tocco al cer-
vello. Alcuni raccostano cerritus e
cerrones al It. gerrae, ciarle, dalla
rad. di gar-rire).
Accij&cco sm. infermità abituale:
infortunio. La derivazione più acoet-
E tata è dall'arb. schakà. con l'articolo
asc-schakà. malessere, indisposizione,
passato nello sp. achaque e da questo
in it. (Altri lo connette all'ags. tecan
donde l'it. tocca: altri finalmente al
It. ad-flaccare, fiaccare). Acciaccóso
ad. malaticcio ; acciaccare irns. inde-
bolire; acciaccata sf. l'acciaccare; ac-
ciaccaménto sm. l'acciaccare ; acciacca-
tura sf. l'atto e l'efletto dell'acciac-
care : Mus. intervallo estraneo all'ac-
cordo che si fa entrare alla sfuggita
per abbellimento.
Accidia sf. avversione all'operare
accompagnata da tedio: pigrizia: gr.
a-kédeia da kédos-cura, dolore, lutto,
siccliè corrisponde ad iu-curia o me-
glio ad in-dolenza : mlt. aeedia e ac-
cidia probab. per influsso di accidere ;
accidióso ad. svogliato, pigro ; avv. ac-
cidiosamente. Da kédos è anche l'ad.
gr. epi-kédeion attributo del canto
funebre, it.epicèdio sm. poesia funebre.
Accio suffisso peggiorativo. It.
ac-eo, usasi tamil, anche in forza
d'ad. p. e. 'questo libro è accio ' cioè
itn libraccio.
Acciuga sf. piccolo pesce marino
che suolsi mangiare salato; fig. per-
sona secca. Derivasi comun. dal gr.
aphye passato nel It. apua da cui *a-
pjuca e quindi acciuca, come da sa-
piente saccente. (Solo il Mahn la
crede voce iberica, dal basco antzua,
secco, perchè l'accivtga è sardella sec-
cata). Dim. e vezz. acciuglnna acciu-
ghétta ; acciugata sf. salsa fatta con
acciughe : acciugàio sm. libro vecchio
e di nessun pregio, quindi buono a
ravvolgervi acciughe.
Acèrvo sm. mucchio, cumulo; It.
acervus (rtc punta? o ker spargere?);
It. e it. coacervare trns. ammucchiare:
fig. mettere insieme più cose dello
stesso genere, p. e. le partite d'un cre-
dito, per trarne una conclusione.
AcliertSnte sm. fiume infernale nel-
l'anticamitologia: poet. inferno; gr. A-
chéronta;a.cfte>'o«fto ad. dell' Acheronte.
Achille sm. gr. Achilleits, noine
dell'eroe più valoroso della guerra
troiana : fig. dieesi Achille 1" argo-
mento più forte per sostenere o con-
futare una dottrina. Secondo una fa-
vola posteriore ad Omero, Tetide, ma-
dre d'Achille, per renderlo invulne-
rabile, lo tuffò nel fiume Stige, ma
l'acqua non toccò il punto del tal-
lone da cui essa lo reggeva, ed egli
mori ferito in quel luogo; da ciò ' tal-
lone d'Achille' significa punto vulne-
rabile: * tendine d'Achille' il grosso
tendine del piede. Acìiill'èo sm. spugna
buona a far pennelli; achillèa sf. erba
medicinale detta achillea millifolium.
Aciuo sm. granello d'uva, di mela-
grana e di simili frutti : poi vinacciuo-
lo o seme nel chicco d'uva; It. acinus
e acìnum dal gr. àkinos. propr. basi-
lico selvatico (ac aere ? o ac curvo ?) ;
acinóso ad. pieno d'acini.
Aclrologi» sf. figura per la quale
siiusano voci inipro]irie per le proprie;
gr. a-kyro-logia improprietà di lin-
guaggio.
AcM'kiiito sm. specie di pianta ve-
lenosa usata in medicina; gr. ukó-
niton.
Acoro sm specie di pianta; It. aco-
rus dal gr. àkoros.
Acqua sf. liquido trasparente che
è nei mari nei laglii nei fiumi eco. It.
acqu-a, ant. aqv-a: vale anclie piog-
gia, iufiiso, umore, orina nelle frasi
'fare o spandere acqua' : nelle gemme
é la trasparenza: il pi. indica massa
d'acqua di tiume o mare : sorgenti ter-
mali: modi proverbiali ' acqua in boc-
•ca' zitto, silenzio : ' aver l'acqua alla
gola' essere in gran pericolo: 'aver
mantello jaer ogni acqua" sapersi acco-
modare a tutte le condizioni: ' pesce
fuor d'acqua ' uomo fuori delle sue
abitudini: ' navigare in cattive acque '
trovarsi in cattive condizioni: 'sta-
re fra due acque ' stare in dubbio; dim.
acquétta acqtiettina piccola pioggia: ac-
quolina pioggia minvita : saliva abbon-
dante nel pensare a cibi appetitosi,
quindi 'avere l'acquolina in bocca'
avere desiderio grande : acqueftìgiola
pioggia miniitissima : acquicHìa e ac-
quereUa piccola pioggia ; acquerello vi-
nello: Pitt. colore stemperato nell' ac-
qua : pittiira fatta con tali colori, coi
dira. acquei'eUétto acquerellino; acquerel-
lare trans, toccare i disegni con ac-
querello ; pegg. acqudccia acqua cat-
tiva ; accr. acquazzóne pioggia forte e
breve; ncqnaróne sm. temjio piovoso;
dqueo e acqueo ad, che coutione acqua
od ha sapore d'acqua; subaqueo ad.
ch'è sott'acqua ; terr-dcqueo ad. attri-
buto del nostro pianeta la cui super-
ficie è terra ed acqua. Lt, aquosus, it.
acquóso e acquidóso ad. che contiene
acqua o ha qualità di acqua; acquo-
sità sf. qualità di acquoso. Dal lt. ac-
quatus è acquata sf. scossa di pioggia
di qualche durata; lt. aquattliseaqua-
ticus, it. aquatile e aquatico ad. attri-
buto di animale o pianta che vive
nell'acqua. Lt. aquarius. it, Aqudrio
e Acquario sm. segno del ziodiaco, in
cui il sole si trova dalla fine di gen-
naio alla fine di febbraio : stabilimen-
to per la coltivazione dei pesci e ani-
mali marini; acqudiosra.. scolod'acqua:
luogo dove si rigovernano le stoviglie,
provveduto d' uno scolo: solco nel
campo che porta le acque ,al fosso:
' mandare o andare per il buco del-
l'acquaio ' fig, consumare o consu-
marsi per lo più in gozzoviglie. Lt.
aquariolus, it. acquaiublo sm. chi porta
l'acqua per prezzo : come ad. lo stesso
che acqiiatico. Acquitrino e acquastrino
sm. gemitio d'acqua che penetra in un
terreno e lo mantiene umido; acqui-
trina sf. piccola pioggia; acquitrinóso
attribiito di luogo che ha acquitrino.
Acquavite sf. acqua di vite, iimore spi-
ritoso che si ottiene dal vino stillato
e da altre specie di vegetali. Acqua-
fòrte sf. nome comune dell'acido ni-
'trico. Acquatinta sf. arte d'incidere
sul rame con l'inchiostro di China.
Acquamarina sf. pietra marina di co-
lore ceruleo. Acquapendènte sf . pen- A
dio di monte o di terreno : è poco visato;
acquvpéndere sm. e acquapendénza sf.
defluenza dell'acqua per un declivio.
Acquacedratàio sm. venditore d'acqua
cedrata e di altre acque acconce.
V. anche acquedotto e acquidoccio.
Dal vb. lt. aquare, provvedere acqua,
sono i comp. innacquare e annacquare
trns. allungare un liquido con acqua|:
fig. animollire, temperare ; «"«««cgwa-
ménto annacquaménto sm. l'annacqua- B
re; annacquata si. l'atto di annacquare:
pioggia breve; dim. annacc/uatfna. an-
nacquatella; annacquaticcio ad. alquan-
to annacquato. Adacquare trns. dare
acqua ad un terreno ; adacqudbile ad.
che si 15UÒ adacquare; adacquaménto
sm. adacfj[uatura sf. l'adacquare. Lt.
ex-aquare, it. sciacquare e comun. ri-
sciacquare trns. lavare e rilavare con
acqua; sciacquo sm. lo sciaciuarsi la
bocca con acqua o altro liquido a ciò C
preparato; risciacquata sf. l'atto di ri-
sciacquare: fig. sgridata, riprensione
acerba; ;-iSceac</2m»;e)ìfosm. l'atto e l'ef-
fetto del risciacquare; risciacquo sm.
l'incavo che di tanto in tanto traversa
le strade per dare sfogo all'acqua; sciac-
quatóre risciacquatóre sm. chi o che ri-
sciacqua; sciacquatòio sm. la parte del
mulino dove 1' impeto dell' acqua dà
moto alle macine; risciacquatoio sm.
canale por cui scopre l'acqua del mu- D
lino quando non macina: canale che
dà esito ad acqua di fiumi ecc.; sciac-
quatura sf. l'acqua in cui è sciacquata
una cosa; risciacquatura sf. l'effetto del
risciacquare: quello che resta dell'ac-
qua in cui siansi risciacquati bicchieri
vasi ecc.
Acu-s sost, lt, dalla rad. ak essere
appuntito, pungere: it, ago sm. pic-
colo strumento d'acciaio con punta
sottile per cvicire: simil. pungiglione E
delle api. ferro della stadera e della
toppa, indice della meridiana ecc. an-
che un pesce marino dal viso lungo e
appuntito: pi. anche certi cristalli
lunghi e sottili; dim. agliétto; da' un pi.
agora* venne agoraio e agoraiuolo, sm.
astuccio per gli aghi ; agata sf. quan-
tità di filo che riempie l'ago: modano
da far le reti. Dim. di acus è aculeus,
it. aciileo sm. pungiglione d'insetti e
di piante; fig. acerbità di motti, sa-
tire ecc. Altri dira, sono: aeicula. da
cui aciculare ad. lungo sottile e acuto
come ago : acucula, * acuc'la, da cui
agucchia si. ago per lavori a maglia;
agucchiu/'e intr. lavorare a maglia;
agucchiai'uòlo sm. artefice che fa aguc-
chie; aguglia e giiglia sf. piramide di
marmo tutta d'un pezzo (tradotto dal
A gr. obeliscos, projDr. spiedo) ; dim. gu-
gliétta, guglietfina, accr. aguglióne pun-
giglione: agugliòtto ferro o ganghero
del tìva.o'a.&; agugliata e gugliata sf.quan-
tità di refe che s' infila in un ago ;
dim. gxigliatina. Altro dim. è agugello
o agugella punteruolo. Lt. acu-ere it.
acuire trns. rendere appuntito o ta-
gliente: 'actiire la vista, l'ingegno' ecc.
fig. rendere più attivo e penetrante;
pp. acuito; pp. lt. acùtum da cui acuto
B ad. pungente, penetrante: detto d'in-
gegno, perspicace; di tono o nota, al-
to: di freddo, intenso: di febbre vio-
lenta: di voglia, ardente: di angolo,
minore di 90 gradi: Mus. 'gli acuti '
le note acute; dim. acutétto; slvv. acu-
tamente; acutézza sf. qualità di acuto
nei vari sensi; inacutire trns. fare a-
cuto: rifl. farsi acuto; agfito sm. chiodo
lungo e sottile; agiitoU sm. frutice
spinoso da far siepi. Lt. acùmen, it.
C ac*mesm. punta : fig. perspicacia; acu-
minare trns. rendere appuntito; pp.
acuminato, come ad. che termina in
punta. Da una forma acutiare derivò
aguzzare e anzzdre trns. lo stesso e più
comune di acuire; agiizzo e auzzo ad.
acuto, tagliente; aguzzaménto sm. l'a-
guzzare ; aguzzata auzzdta aguzzatura
auzzatìira sf. l'atto e l'effetto dell'a-
guzzare; aguzzatóre-trìce sm. f. chi o
che aguzza. Dalla rad. stessa è lt.
D ac-ére, essere aspro, pungere il palato;
pp. acetum, it. acéto sm. vino divenuto
aspro; acètico ad. attributo dell'acido
che è base dell'aceto; acetella sf. be-
vanda mescolata con aceto; acetóne
sm. specie di malattia epidemica fra
gli animali ; acetato ad. che ha preso
odore di aceto : temprato con aceto ;
come sm. sale formato dall'acido ace-
tico ; acetóso ad. che sa d'aceto: che
ha qualità d'alceto; acetósa sf. sorta
E d'erba di sapore acetoso: acqua ac-
concia con zucchero od aceto o con giu-
lebbe acetoso; acetosèlla sf. altra spe-
cie d'erba; acefosj^à sf. qualità d'ace-
toso; acetume sm. ogni cosa che ha
sapore d'aceto ; acettno sm. granato
orientale di color chiaro : lavoro di
vetro che imita quel granato : fagiuoli
preparati con aceto ; acetire, inacetire
trns. divenire aceto, pigliar sapore
aspro; acetiflcazióne sf. il trasformare
o trasformarsi d'una sostanza in ace-
to. Lt. acetabiilum, vaso per l'aceto,
it. acetabolo sm. cavità articolare mol-
to profonda, simile nella forma all'a-
cetabulum. Da acescére ppr. acescente
che tende a inacidire ; acescenza sf.
principio dell'inacidire dei liquidi. Lt.
ac-idus. it. acido ad. di sapore aspro :
come sm. sostanza acida; dim. addét-
to addino acidulo alquanto acido; avv.
acidamente; acidézza acidità sf. qualità
o natura di acido; acidume sm. ogni
materia acida; aciduldre trns. rende-
re acidulo ; inacidire trns. rendere a-
cido : intr. divenire acido; acidificare
trns. rendere acido; acidificazióne sf.
l'acidificare. Da l'acido con l'articolo
agglutinato *lacido *lacio, o secondo
il Flechia dalla metatesi lad'cio si
spiega lazzo ad. di sapore aspro. Lt.
àc-rem, it. acre ad. di sapore aspro :
fig. aspro, mordace; acrigno, ad. che ha
dell'acre; superi, acerrimo veemente,
fiorissimo; avv. acremente, acerrima-
mente; lt. e it. acrimònia sf. qualità di
ciò che è acre: fig. asprezza d'indole
e di modi; acrimonióso ad. che ha acri-
monia; acredine sf. acrimonia degli ti-
mori del corpo. Forma pop. di acre è
agro ad. detto di sapore, aspro: fig. pun-
gente : come sm. succo di limoni aran-
ci e simili frutti ; dim. agrétto agret-
ti no agrigno un po' agro: * agretto' come
sm. crescione; avv. agramente; agrézza
sf. agróre sm. qualità di agro : fig.
asprezza, ruvidezza; inagrire intr. di-
venire agro; agrodólce ad. misto di a-
gro e di dolce: fig. tra aspro e bene-
volo; agriime sm. sapore agro: nome
generico dei limoni cedri aranci e si-
mili frutti; agriòtta st. sorta di cilie-
gia di sapore agro; agresto sm. uva
non venuta a maturità : il sugo che
se ne cava: 'bere o vendere il vino
in agresto ' far debiti sul denaro che
si aspetta; agrestino ad. che ha qua-
lità di agresto: sm. raspollo non ma-
turo rimasto sulla vite dopo la ven-
demmia; agrestdta sf. bevanda fatta
con agresto; agrestiime sm. cosa di sa-
pore agro; inagrestire ad. divenire a-
spro come agresto. Lt. acer-bus it.
acèrbo ad. di sapore aspro : fig. amaro,
doloroso: detto di frutto, immaturo:
d'età, tenera; di carattere e modi,
duro, aspro : riferito a studi, imprepa-
rato ; dijn. acerbétto alquanto acerbo ;
avv. acerbamente; acerbità acerbézza sf.
qualità d'acerbo. Probab. da acerbone
deriva ce»'6onèca sf. vino guasto, catti-
vo: (il suffisso-eca pare che abbiavalore
dispregiativo). Lt. ex-acerbare, ìt. esa-
cerbare, inacerbire trns. inasprire; esa-
cerbaménto sm. esacerbazióne sf. l'atto e
l'effetto dell' esacerbare. Disacerbare
trns. togliere l'acerbità. Lt. ac-ia, it.
accia sì. agata di refe, da cui dial. 7'i-
nacciure trns. rammendare panni; ac-
celldna sf. sorta di panno ordito d'ac-
cia e ripieno di lana: mezzalana. Lt.
ac-ies pimta, ferro apimntito, da cui
bit. aciarium, it. acciaio sni. ferro
raffinato e reso duro con la tempera:
accia /'(> poet. arma d'acciaio, come spa-
da, pugnale, armatura; dim. acciarino
piccolo arnese d'acciaio con cui si batte
la pietra focaia: lo stesso arnese nei
vecchi fucili a pietra : ha pure il si-
gnificato di acciaiublo sm. arnese d'ac-
ciaio per affilare coltelli; dim. accia-
ialino ciascuno dei pezzetti d'acciaio
lucente che le donne fermano con l'a-
go alle vesti per ornamento; acciaiare
trus. ridurre il ferro ad acciaio: in-
fondere limatura d'acciaio nei medi-
camenti; acciaiatura sf. l'operazione
dell'acciaiare; inacciaiare & inacciarire
trns. unire il ferro con l'acciaio per
renderlo più saldo e più tagliente ;
disacciaidre trns. levare il carbonio
all'acciaio in modo che si trasformi
in ferro dolce. Da acies, o secondo
altri dal gr. akó, punta, vuoisi deri-
vato anche il mlt. accia e acceia, it.
accéggia sf. specie d'uccello col becco
aguzzo. Da questa rad. sì credono
derivati anche i nomi di alcune pianto
che o terminano in punta o hanno
spini; come lt. acer, it. acero sni. «-
cera sf. specie d'albero d'alto fusto;
aceréto sm. aceréta e aceraia sf. luogo
piantato d'acori; lt. aeri-folius, it.
agrifoglio sm. specie d'albero dalle fo-
glie spinose ; anche nomi greci di jiian-
te, come àcherdos, it. acherdo sm. pero
silvestre; akakia, it. acacia sf. albero
spinoso d' alto fusto ; forma pop. di
akakia è </<uyf/ra sf. nome del fioro; la
pianta dicesi gaggio; àkanthos, spino,
it. acanto sm. pianta erbacea con fo-
glie intagliate: il suo fiore: Arch. de-
corazione del capitello corintio ohe
imita le foglie d'acanto. Gr.trag-àkan-
tha. spino di o da capro (tràgos) lt.
tragacantha (Plin.) poi traganthes (A-
pul.) it. dragante e adragdnti sm. spe-
cie di pianta e gomma che ne distil-
la; acanturo sm. pesce con la coda
(ourà) a pungiglioni. Dal gr. akóntion
dardo, giavellotto, viene l'it. acbnzia
sf. nome d'una serpe che si slancia
come dardo, sicché è detta anche saet-
tone. La stessa origine pare che ab-
bia cihizia sf. nome volgare del cipero.
Dalla rad. ak è il gr. àkros punta,
estremità, che è in Trin-dcria. isola
a tre punte, antico nome della Sici-
lia: poi noi composti ^acròbate. acro-
!U 10
poli, acrostico '. — Ad ak passato a
significare velocità, vien riferito an-
che lt. equus, eavallo, da cui equino
ad. di cavallo, attenente a cavalli ;
equestre proprio di cavalli e di cava-
lieri: * statua equestre' a cavallo.
Dim. eculeus, it. eciileo sm. cavaliétto,
specie di tormento informa di cavallo
su cui si stendevano gli accusati per
trarne la confessione delle colpe. Dal A
vb. equitare deriva equitazióne sf. il
cavalcare, l'arte di cavalcare. La
forma gr. di equus è hippos, da cui
tpinco ad. di cavallo, attenente a ca-
valli. Hippos dura in parecchi com-
posti: ipp-dgro sm. cavallo selvatico
con dopj)ia unghia; ippo-centaiiro sm.
mostro mezzo cavallo e mezzo uomo;
ippo-cdstano v. castagno; ippò-dromo
V. dromedario; ippo-grifo sm. animale
favoloso, aquila con ali nella parte B
anteriore e cavallo nella posteriore;
ippo-logia sf. scienza del cavallo; ip-
po-pòtamo sm. cavallo di fiume (pota-
mós), anfibio della grandezza d'un
bue. frequente lungo il Nilo, detto
anche cavallo marinò. Con hippos
sono formati anche molti nomi pro-
pri, p. e. Ippo-crene sf. fonte (kréne)
del cavallo Pegaso dedicata ad Apollo
e alle Muse: fig. ispirazione poetica;
Ippdrco comandante (archós) di ca- C
valleria; Filippo amante (philos) dei
cavalli ecc. Da Filippo è filippino ad.
e sm. prete dell'Oratorio di S. Filip-
po Neri; fiUpxiica sf. sottinteso ora-
zione, ciascuno dei discorsi di Demo-
stene contro Filippo re di Macedonia :
estens. discorso violento contro una
persona, invettiva. Dal tema ak-s è
il gr. oxys acuto, acido, da cui ossi-
gene e ossi-gena sm. propr. generatore
di acidi, corpo semplice gassoso che D
forma la parte respirabile dell'aria
ed è elemento precipuo dell'acqua;
combinandosi con vari corpi forma
gli acidi; ossigenare trns. saturare
qualche sostanza d'ossigeno; pp. ossi-
genato: ossigenata dicesi l'aria sana e
respirabile ; ossigenazióne sf. operazio-
ne di combinare l'ossigeno con altri
corpi. Ossido sm. nome generale delle
combinazioni dell'ossigeno con altre
sostanze quando non riescano acide, E
e principalmente coi metalli; ossidare
trns. trasformare una sostanza in os-
sido; pp. ossiddto. dicesi principal-
mente della superficie dei metalli che
si ossida per l'azione dell'aria te del-
l'umidità; ossidabile ad. che è di tal
natura da ossidarsi; ossidazióne sf. il
combinarsi dei corpi semplici con l'os-
sigeno formando gli ossidi. Gr. par-
osj-smós, concitazione, it. imrossìsmo
11
acu - asd
12-
sm. esacerbazione delle febbri conti-
nue: accesso delle febbri intermitten-
ti. Cfr. ossitono e ossimele.
Aeiìstiea sf. dottrina del snono e
dell'udito; gr. akoustiké (secondo il
Fick da aka acuto e oùs orecchio); acit-
stico ad. attenente all'acustica, al
suono, all'udito ; diacnstica sf. arte
di giudicare della rifrazione del suono
A che passa per un fluido più o raeno
denso.
Ali prep. It. si mantiene inalte-
rata innanzi a vocale, p. e. ^a'I uso,
ad onta ad-atto ad-irarsi ' : seguita
da consonante perde il d, p. e. * a me,
a Roma ' : nei comp. rende doppia la
consonante che segue, forse per in-
flusso dell'antico d, p. e. ^abbattere
affrettare allungare appurare asso-
dare arruffarsi': (in cambio di qq
B scrivesi e i, p. e. acquistare) : innanzi
a s impura rimase a, p.e. a-spettare:
divenne ar in ' arbitro argine ' : unita
all' articolo forma la prep. artico-
lata <allo al alla agli alle'. Signi-
fica direzione verso un Uiogo o un
tempo: quindi approssimazione, vici-
nanza, stato, p. e. * andare, vivere a
Roma, ai 15 giiigno, all'inverno' : sco-
po, p. e. ^ mandar a chiamare qual-
cuno' : oggetto indiretto, p. e. * donare
C un libro all'amico': relazione, p. e.
* star bene a quattrini ' : causa, occa-
sione, p. e. * riconoscere uno al ve-
stito' : ordine e distribuzione, p. e. *a
tre a tre : cinque lire al giorno ' : for-
ma un gran numero di modi avver-
biali, p. e. ^ a vapore, all' inglese, alla
spicciolata, chiudere a chiave' ecc.
Adiiiiio nome del primo uomo se-
condo la Bibbia; ebr. Adam, di terra
o terra rossa: ^ figli d'Adamo' sono
D detti gli uomini in quanto sono tutti
eguali: ' vestito d'Adamo ' scherz. nu-
dità: ^pomo d'Adamo' i^rotuberanza
nella gola ; adamitico al. di Adamo, fig.
antichissimo, semplice, rude; 'veste
adamitica' scherz. nudità; preadami-
tico ad. che era prima di Adamo: di
remotissima antichità: è attributo di
alcuni fossili : iperb. molto antiquato.
Ad<lobb:ire trns. corredare, or-
nare stanze, chiese, raram. persone:
E detto di pelli, prepararle con la pri-
ma concia. Etim. incerta. (Il vb. ags.
dubban significa battere, colpire, ed
usavasi in ])articolare di quel colpo
col quale si creavano i cavalieri. Pare
che estens. significasse poi l' abbi-
gliarsi e fare tutti gli appparecchi per
quella solenne cerimonia. Diibbau
sarebbe jiassato nel fr. alouber da
cui l'it. addobbare. Altri però lo
crede d'origine arabica). Addòbbo sm.
l'addobbare e gli arredi e le suppel-
lettili di stanze e chiese ; addobbatóre
-trice sm f. chi o che addobba ; addob-
baménto sm. l'atto e l'effetto dell'ad-
dobbare; raddobbare trns. corredar di
nuovo : raddobbo sm. il raddobbare e
oggetti con cui si raddobba.
Adentfso ad. glandulare, dal gr.
adén gianduia ; adenite sf. infiamma-
zione di glandule.
Adiiinto sm specie di pianta ac-
quatica; gr. a-dianton, non bagnato,
cioè che non ha bisogno d'essere an-
naffiato.
Àdipe sm grasso animale; It. a-
dip-em, nel tardo It. anche alipem,
che alcuni credono essere la prinia
forma, derivata o parallella al gr.
àleipha; adipóso ad. pieno di grasso,
pingue.
Adito sm. recesso, penetrale; gr.
à-dyton, im-penetrabile, da dy-ein pe-
netrare. Così indicavasi la parte più
intima del tempio, vietata ai pro-
fani.
Ad<ine sm. nome d'un bellissimo
giovine dell'antica r^itologia, inva-
ghito di se stesso; gr. Adonis, divinità
d'origine siriaca : ora significa gio-
vanedamerino: 'far l'adone' fareilga-
lante; adonto ad. e sm. versetto quina-
rio che chiude l'ode sa^ca, cosi detto
dal ritornello ' tòn Adonin, ' oh A-
done! di un antico inno ad Adone.
Adònide sf. ranuncolo dei grani.
Adulstre trns. lodare e lusingare
per interesse o per bassezza d'animo;
It. ad-\il-ari, il cui significato pri-
mitivo, secondo Nonio, sarebbe l'atto
del cane che blandisce e accarezza.
(Alcuni lo connettono al gr. ourà,
coda, altri alla rad. di vol-vere). Di-
cesi adulare anche abbellire in una
descrizione, in un ritratto: rifl. lu-
singarsi; aduìafóre-tóra-frìce sm.f. chi
o che adula; adulatòrio ad. proprio di
adulatore; avv. adulatoriamente; adu-
lazióne sf. l'azione di adulare; dim.
adulazioncèUa.
Aed-e<» sost It. tempio, camera,
propr. dove s'acceniìe il fuoco, rad.
aidh ardere : poi fabbricato; dim. ae-
dicìila, it. edicola sf. tempietto, nic-
chia per una statua, casottino dove
si vendono giornali fiammiferi ecc.
Lt. cav-aedium composto con cav-us,
it. cavèdio sm. atrio o cortile dell'an-
tica casa romana. Lt. aedilis it. edile
sni. magistrato romano che aveva
cura dei fabbricati e delle costru-
zioniiDubbliche; edilità sf. ufficio e di-
gnità di edile e il tempo in cui uno du-
rava in carica; lt. aedilicius. it. edilì-
zio ad. relativo allefabbbriche; edilìsioi
13
aed - aer
14
sf. quanto concerne le fabbriche e le
strale d'una città. Composto con la
rad. di fac-ere forma It. aedi-ficare,
it. edifìcire tms. costruire in gene-
rale: fig. promuovere in altri col
buon esempio la virtù e la i^ietà; ppr.
edificante per lo più fig. ; avv. edifi-
cantemente; It. aedificium, it. edificio
edifisio sm. fabbrica, fabbricato: fig.
organismo, sistema; edificativo ad.
atto ad. edificare: fig. atto a dare brion
esempio; It. aedificator-em, it. edifica-
tói'e-trice sm. e f. chi o che edifica;
edificatòrio ad. che s'attiene all'edifi-
care; edificami-nto sm. l'edificare; edifi-
cazióne sf. l'atto e l'effetto dell'edifi-
care: fig. impressione fatta in altri
col buon esempio. — Dalla rad. stessa
è It. aes-tatem, it. eMJte e state af. la
stagione jiiù calda dell'anno da giu-
gno a settembre: 'roba da estate'
roba leggiera e di poco valore, come
le vesti da estate: 'estate di S. Mar-
tino' i giorni sereni e caldi che so-
gliono venire intorno agli undici di
novembre, festa di S. Martino ; esta-
tdre e statare intr. passare l'estate in
un luogo fresco e d'aria sana; esta-
tdta sf. tutto il corso dell'estate; It.
aestivus, it estivo ad. di e da estate.
Dall'ad. aestivalis applicato alla cal-
zatura il Ducange trae *aestivale at-
tributo d'una calzatura da estate, it.
stivnle sm. Ciilzamento di pelle che
copre anche parte della gamba : fig.
uomo balordo : ' rompere gli stivali
aduno' fig. infastidire; dim. stiva-
létto piccolo stivale che giunge poco
sopra il collo del piede ; dim. stiva-
lettino; accr. stivalóne; pegg. stivaldc-
cio; stivaldre tms e rifl. voce di scher-
zo, porre o porsi gli stivali; stivalata
sf. colpo dato con uno stivale; stiva-
leria sf. discorso od atto da balordo.
Lt. aes-tus bollore, flvisso marino, da
cui aestiiare, aestuarium, it. estuario
sm. luogo coperto dalle onde dell'alta
marea e scoperto nel riflusso. — Dalla
rad. stessa è il gr. aith-ér, it. ètere
sm. l'aria più alta e più pura, che
gli antichi creilevano essere più calda
perchè più vicina al sole e all'empi-
reo: ora per ètere s'intende il fluido
elastico sottilissimo che riempie lo
spazio: Chim. specie di liquido spiri-
toso e infiammabile; etèreo ad. di etere.
attenente ad etere; eterizzare trns.
ridurre alla purezza e alla sotti-
gliezza dell'etere: Med. far respirare
l'etere ad vino in modo da assopirlo;
eterizzazióne sf. l'atto e l'effetto del-
l' eterizzare. Gr. aithre. aria pura,
it. ètra sm. poet. sinonimo di etere
nel primo senso. Composto con op-s,
vista, aspetto (v, occhio) forma Aithi-
ops dal viso adusto, nero, nome dei
Negri dell'Africa, it. Etiope sm. Etiò-
pia sf. il paese degli Etiopi ; \etiò])ico
ad. degli Etiopi, dell'Etiopia.
Aere sm. poet. aria ; gr. aér, lt.
a'er, rad, a soffiare; aèreo e aèrio ad.
dell'aria: che ha natura d'aria: che
sta, vive, si compie in aria: molto
alto: fig. vano, insussistente; aerino A
ad. del colore dell'aria, celeste; aeróso
ad. appartenente all'aria; aerare ae-
redre trns. ventilare, mutar l'aria ;
pp. aeredto ; aerifórme ad. che ha forma
d'aria, gassoso ; aerificazióne sf. il pas-
sare dallo stato solido o liquido al
gassoso ;«erome^;-ra sf. calcolo e misura
delle proprietà fisiche dell'aria; ae-
rografia sf. scienza che descrive le
proprietà dell'aria (v. gràphein) ; cfr.
' aerolite aerostato aerodinamico ae- B
reonauta. ' O dall'accusativo gr. aera
o da un ad. aerea venne 1' it. aria sf.
fluido trasparente che avvolge la ter-
ra: fig. aspetto, atteggiamento, con-
tegno (dove pare che aria abbia per-
corse le stesse evoluzioni di spirito,
che da fiato passò a significare e-
spressione dell' animo, poi 1' animo
stesso) : aria è anche una specie di
componimento musicale: frasi fig. 'al-
l'aria' all'insù: 'a mezz'aria' né alto C
né basso: 'parlare a mezz'aria' a
mezza voce: 'dire all'aria' senza ri-
flettere : ' campare d'aria ' stentata-
mente : ' mutar aria ' mutar paese ;
' non essere aria per uno o una cosa '
non esservi circostanze favorevoli :
' colpo d'aria ' flussione : ' castello in
aria ' disegno fantastico : ' aver l'aria '
di uno ' avere aspetto, somiglianza :
'giudicare all'aria' a primo aspetto :
'intendere per aria ' subito: 'stare D
in aria con uno'' essere sostenuto:
'esservi qualche cosa in aria o per
aria ' essere imminente, per lo più
di cosa non buona ; dim. ariétta; vezz.
ariettina canzoncina; pegg. aridccia;
arióso ad. esposto all'aria; arieggiare
trns. dare aria: intr. fig. avere qual-
che somiglianza. La stessa origine ha
il gr. dura sf. passato in lt. e in it. a
significare vento leggiero e piacevole:
fig. spirito che vivifica: 'aura popò- E
lare ' fig. favor popolare; dim. aurét-
ta. Da *ex-aurare, esporre all'aria, è
la forma sor(U"e trns. raffreddare spe-
cial m. vivande troppo calde; sarò ad.
semplice, quindi inesperto: detto di
metallo, non mescolato: d'uccello di
rapina, non ancora uscito dal nido ;
sciorinare trns. spiegare all'aria per
lo più panni: fig. mettere fuori: rifl.
aprirsi, sfibbiarsi i panni per pren-
15
dere un po' di fresco; sciorinaménto
sm. lo sciorinare. Coutratto da aura
è óra sf. post. Da un derivato * auri-
tium pare formato orézzo e rézzo sm.
venticello: poi luogo ombreggiato e
rallegrato da un venticello fresco.
Credesi rinforzata da rezzo la forma
brézza sf. venticello freddo, specialm.
quello che spira la mattina e la sera;
A (l'Ulrich lo spiega con *frictia da fri-
gère) ; dim. brezzetthia brezzolina; accr.
brezzóne. Comp. di brezza è ribrézzo
sm. tremito cagionato dall' improv-
visa sensazione del vento freddo : poi
dal freddo della febbre: fig. moto' di
ripulsione prodotto dal vedere o udi-
re o fare cose atroci. — Alla forma
participiale av-entos del vb. gr. aù-
ein, soffiare, corrisponde It. ventus ,
it. vènto sm. forte corrente d'aria:
B fig. vanità: 'nodo di vento" turbine:
' avere il vento in poppa ' navigare
con vento favorevole, fig. avere l'oc-
casione propizia: 'navigare secondo
il vento ' fig. mutar contegno secondo
le circostanze; 'pascer di vento' ali-
mentare di vane dottrine o speranze;
dim. venticello venterèllo ventolino. So-
pravvènto sm. vantaggio del vento ri-
spetto a chi sta sotto vento ; ' avere
il sopravvento " essere dalla parte
C onde spira il vento, fig, avere la pre-
minenza sopra gli altri: 'prendere il
sopravvento ad alcuno • fig. imporglisi
in modo che non contrasti più. Sot-
tovènto sm. la parte della nave oppo-
sta a quella onde soffia il vento : ' es-
sere sottovento ■ avere il vento in
disfavore. Ventare intr. soffiar vento.
^ Ventóso ad. esposto e spesso colpito
dal vento: detto di cibo, che grava;
ventosità sf. cioè aria nello stomaco e
J) negl'intestini; ventósa sf. coppetta;
avv. ventosamente vanamente. Ventola
sf. stromento con cui si fa vento al
fornello del camino; simil. arnese per
sostenere le candele che si appende
alle pareti; piccola rosta per parare
il lume di lucerna o di. candela; ven-
tàglio sm. arnese a modo di ventola
per farsi vento l'estate; ventaròla e
ventaruola sf. banderuola. Ventilare
trns. spargere al vento biade e simili
E per separarne la loppa o altra parte
leggiera ed inutile : riferito a stanza,
darle aria: fig. considerare, discu-
tere ; pp. ventilato ad. dicesi di luogo
dove circola liberamente l'ariae spira
il vento ; ventilatóre sm. apertura nei
muri o nelle porte che serve a rinno-
var l'aria nelle stanze; ventilaménto
sm. e ventilazióne sf. il ventilare : ven-
tilazione anche agitazione dell'aria;
ventilabro sm. arnese col quale si veu-
16
tilano le biade. Ventdvolo sm, si disse
il vento di tramontana, prob. da ven-
tus aquile, aquilone. Avventare trns.
scagliare una cosa con violenza, come
fa il vento: rifl. spingersi, scagliarsi,
abbracciare, apprendersi: intr. avere
della vivacità, dell'appariscenza, del-
la precipitazione ; pp. avventato, come
ad. sconsiderato, precipitato ; avv.
avventatam.énte ; avventatézza e awenta-
tdc/gine sf. impeto inconsiderato e te-
merario nel parlare e nell'operare.
Da trans-ventare *stra-ventare *scra-
ventare si formò scaraventare trns.
scagliar con violenza e con ira: rifl.
avventarsi. Sventdretms. render vano
un disegno, una macchinazione che
ti si faccia contro : rendere vuoto
l'effetto delle mine per mezzo delle
contromine; pp. sventato, come ad. che
opera all' inipazzata ; avv. sventata-
ménte: sventatezza sf. qualità di sven-
tato. Sventolare trns. agitare in aria
per forza di vento : intr. il. muoversi
di bandiere e cose simili esposte al
vento : rifl. farsi vento con ventaglio
e altro mezzo: sventolata sf. l'atto dello
sventolare o sventolarsi: dim. sven-
tolatina; sventolaménto sm. l'atto e l'ef-
fetto dello sventolare; sventolio sm.
l'agitarsi al vento di checchessia e
l'agitarsi dell'aria pel muoversi d'al-
cuna cosa. — Della stessa rad. è It.
van-nus (per * vat-nus) crivello da
ventilare biade: per somiglianza del
movimento si dissero poet. vanni le
ali degli uccelli; dim. *van "lus val-
lus, it. vaglio sm. arnese fatto di pelle
bucherata distesa sopra un cerchio
di legno che serve a pulir grano o
biade ; dim. vagliétto: vagliare scer-
nere col vaglio la biada dalla mondi-
glia: fig. esaminare minutamente: intr.
dicesi di chi cammina agitando in
qua e in là la persona come coUxi che
vaglia: i cacciatori dicono vagliare
quando i pallini sparpagliandosi non
investono l'iiccello; vagìintóre-tricesva..
f. chi o che vaglia; vagtiatiira sf. l'atto
del vagliare e la mondiglia che resta
nel vaglio.
Aes sost. It. metallo, rame, poi de-
naro. Il plur. aera, oggetti di rame
o bronzo, significò anche gettoni, poi
le poste d'un calcolo aritnietico: nel
tardo It. divenne sf. e indicò il nu-
mero da cui si deve cominciar a con-
tare ; quindi 1' it. èra sf. punto fisso
nella storia da cui si comincia a con-
tare una serie d'anni: estens. tempo
memorabile ; eróso ad. di rame, dicesi
per lo più di moneta. Lt. aeràmen
vaso di rame. it. rame sm. oggetto di
luesto metallo, poi il metallo stesso :
aff - age
18
moneta di rame: incisione in rame e
la figura espressa; diva, ramino va-
setto di rame da riscaldare acqua;
ramina sf. scaglia che fanno i calde-
rai quando battono il rame ; pegg. ra-
mdccio rame cattivo: rame di prima
fusione, non raffinato ; ramare trns.
fornir di rame, unire con rame; ra-
mato ad. coperto da uno strato di ra-
me, dicesi di metallo ; ramata sf. spe-
cie di rete di fil di rame : poi specie
di pala fatta di vinchi con manico
lungo per stramazzare gli uccelli a
frugnolo; dim. raraatélla; ramata retms .
percuotere con la ramata; ramata-
fa sf. colpo dato con la ramata; ra-
r/ìo^«ra sf. oi^erazione di coprir di ra-
me un metallo; ramaio sm. artefice
che lavora in rame ; ramaiuòlo sm.
strumento da cucina con manico per
cavare dalla pentola brodo e roba
cotta : ramaiolata sf. la qitantità che
si prende in tiua volta col ramaiuolo.
Da rame suolsi derivare anche ra-
marro sm. lucertolone verdechiaro
spesso brizzolato di nero o bigio, clie
somiglia al rame. (Al Flechia non
pare trascurabile la derivazione da ra-
marius che indicherebbe la lucertola
da alberi contrapposta a quella da
muraglia. Però anche i Tedeschi la
chiamano lucertola di rame, kupfer-
•eidechse). Lt. penum aerariumi, cassa
del danaro, it. erario sm. luogo dov'è
•deposto il denaro dello Stato e il de-
naro stesso ; erariale ad. dell'orario
pubblico. Lt. aer-uginem. it. riic/gine,
sf. ossido che si genera sui metalli
e li consuma: simil. specie di malat-
tia che consuma il grano e si mani-
festa con macchie color di ruggine:
iìg. odio, sdegno che rode 1' animo ;
rugginoso ad. attaccato dalla ruggine;
armgginire e irnigginire intr. e rifl.
pigliar la ruggine : trns. far intristire.
Lt. ob-aeratus propr. obbligato a ser-
vire per debiti, it. oberato ad. gravato
di debiti.
Amtniio sm. difficplà di respiro,
ambascia: gran fatica: angoscia, in-
quietudine; ajfannare trns. produrre
affanno, travagliare : rifl. patire af-
fanno, travagliarsi, darsi molta bri-
ga. Mlt. affannare e ahanare. lavorare
con le mani, prov. e sp. afanar, afr.
ahaner, d'origine ignota. (Il oelt.
afan è tumulto : lt. affaniae ciarle: gr.
Aphaniae era un piccolo paese citato
^er disprezzo, come ora Peretola o
Eocca Cannuccia ; taluno credette
primitivo anfanare conia rad. di ani-
ma, anelito). Pp. affannato; a.vv. fa-
fannataménfe; affannóne sm. chi si pren-
de molta briga; affannaménto sm. l'af-
fannarsi, angoscia; affannóso ad. che
jiatisce o produce affanno ; avv. affan-
nosamente. Anfanare intr. andar qua
e là spensieratamente: fi.g. parlare a
sproposito, senza concludere, (secondo
lo Storm è misto di affannare e fan-
fano); anfanaménto stn.l' anfanare; an-
fanatóre sm. ciarlone sconclusionato;
anfaneggiare intr . anfanare spesso: fig.
trns. ingannare con ciarle e arzigo- A
goli.
Africo e affrico ad. e sm. il vento
libeccio di ovest-sud-ovest; lt. africus
dell'Africa; africano ad. dell'Africa;
come sm. uomo dell'Africa.
Afro ad. dicesi di sapore e odore
che al)bia dell'acre ; vien derivato dal
fr. afre paura, ribrezzo (cfr. affreux)
che ha la sua origine uell'aat. eiver,
eipar, orrido; dim. afrétto, afrignoafri-
cògno africbgtiolo BiìquAnto afro; afréz- B
sa sf. sapore afro; afróre sm. odore
d'acido carbonico; af róso afroróso ad.
che ha afrore. Frignalo sm. (per afri-
gnolo) efricògna sf. (per africogna) in-
dicano una specie d'uva.
Afrodite sf. nome gr. della dea
Venere. S' interpreta come * splen-
dente nella schiuma' (aphrós) perchè
secondo la favola era sorta dalla
schiuma del mare. Gr. aphrodisia,
piaceri d'amore, it. afrodisia sf. età C
della pubertà ; afrodisìaco ad. attri-
buto di cibi e medicine che eccitano
la virtù generativa. Cfr. ermafrodito.
Afta sf. ulceretta bianca nella boc-
ca o nell'esofago; gr. àphthai.
Agape sf. banchetto di amici; gr.
agape, amore, poi fra i Cristiani l'a-
more del prossimo e in particolare il
banchetto cristiano, in occasione del
quale si distribuivano elemosine.
Agata sf.sorta di pietra preziosa se- D
mi trasparente; parola orientale pas-
sata in greco nella forma achàtes da
cui lt. achàtes; agatdto ad. macchiato
come l'agata; agatóso ad. di natura
simile all'agata; agatiime sm. quan-
tità di materia che hanno impasto si-
mile all'agata.
A-ger tema gr. che significa riu-
nire (secondo alcuni lo stesso che è
in gregge), da cui agorà, Ittogo di riu-
nione, nome del foro di Atene: cfr. E
fantasmagoria: poi, come conciono, si-
gnificò pure il discorso tenuto ad una
riunione di persone: quindi dem-egoria
sf. discorso fatto al popolo: appresso
questo tema significò semplicem. di-
scorso, espressione, quindi all-egonu
sf. propr. discorso d'altra cosa, fig.
ret. metafora prolungata che sotto
l'imagine di un oggetto ne adombra un
altro (V. alius): quadro in cui ciò che
19
vi è rappresentato <là ad intendere
un'altra cosa: allegòrico ad. che con-
tiene allegoria: avv. allegoricamente;
allegorizzare trns. dire o spiegare per
via d'allegoria; allegorista sm. chi sta
sull'uso delle allegorie. Gr. kat-ego-
ria, ciò che si afferma di una cosa,
predicato, donde categorìa sf. la clas-
sificazione delle cose secondo il loro
A comune predicato: Fil. ciascuno de'
supremi generi in cui si dispongono le
nostre idee, p. e. sostanza, qualità,
quantità: ora si usa anche per classe,
divisione di cose; categòrico ad. di ca-
tegoria, quindi definito, preciso; avv.
categoricamente. Dalla forma eolica
égyris è pan-égyris adunanza di tutti,
festa con grande concorso di gente,
com'erano i giuochi greci, e panegy-
rikós attributo del discorso tenuto in
B una gran festa: ìt. panegirico ad. lo-
«lativo, come sm. discorso laudativo
che si tiene in una piibblica adunanza:
lode di un santo recitata nella sua fe-
sta: fig. discorso fatto in lode esage-
rata, o per trista difesa; panegirista
sm. chi fa un panegerico : lodatore,
difensore.
Aggeocliirsi* vb. abbassarsi, umi-
liarsi; composto con gecchire*: pp.
gecchito e aggeccliito rimesso, umiliato.
C Etim. ignota. (Il Ciampi suppone un
vb. *abiectire da abiectus; il Diez ri-
corre all'aat. jehan, cedere).
Aggégrsio sm. cosa da nulla : cosa
senza forma e valore: imbroglio, rag-
giro. Potrebbe spiegarsi con agere
*agicare, o con adiectio. aggiunta: ma
più probab: è una formazione scher-
zosa; aggeggiare trns. dicesi famil. per
assettare.
Asrhei'bfno e comun. garhino sm.
D vento di siid-ovest. Etim. ignota. Pro-
bab. è voce araba.
Agrhir4!ne e comim. airóne sm. sor-
ta d'uccello che sta in luoghi palu-
dosi, pregiato per le belle penne nere
che ha in testa; dall'aat. heigir heigro;
dira, aironcèllo.
Agio sm. comodità, stato comodo:
tempo e comodità di fare checehesia.
Etim. ignota. (Il Ménage da otium; il
Ferrari da ad-aptare; il Frisch dal td.
E be-hagen, benessere; il Périon dal gr.
aisios propizio, opportuno; il Grimm
da una delle forme germ. òsi ódiazéts,
facile. Forse il It. asa per ansa, cfr.
mese da mensem, ebbe il significato
di occasione, e da quella poterono de-
rivare le forme *asia, d,a cui il fr. aiso,
e *asium da cui agio): forme avvb.
ad agio comodamente, adagio lenta-
mente: riferito a suono, sommessa-
mente: ^a mio, tuo, suo agio, a bel-
20
l'agio' con tiitto comodo; adagio sm
Mus. tempo lento e sostenuto: melo-
dia a tempo largo ; dim. adagino avv.
pian piano; agiato ad. fornito di agi,
comodo, che ha tanto da vivere co-
modamente: anche lento; dim. agia-
tello; avv. agiatamente; agiatézza sf.
comodità, condizione agiata: lentezza:
adagiare trns. posare con riguardo;
rifl. porsi a suo agio; pp. adagiato,
come ad. lento nell'operare; adagia-
mento sm. l'adagiare. Disagio sm. sco-
modo, fatica, travaglio: 'a disagio'
avvb. disagiatamente avv. scomoda-
mente; disagiare trns. scomodare: rifl.
incomodarsi; disagiato ad. che è in
disagio; disagióso ad incomodo; avv.
disagiosaménte. Malagiato ad. disagia-
to. Dal fr. mal-aisé è l'it. malescio e
malècio ad. infermiccio, di poca sa-
lute: detto di noci, della peggiorqiia-
lità; rnaliscénte a.d. alquanto ammalato,
non ancora risanato; maliscénza sf. lo
stato di maliscente. Agio si scrive
aggio quando significa il beneficio che
si trae dal barattar moneta od altri
valori; ne deriva aggiotaggio sm. spe-
culazione sul valore oscillante dei
valori pubblici o di merci: poi arte di-
sonesta che tende a variare quei va-
lori a proprio utile; aggiotatóre-trice
sm. e f. chi o che esercita aggiotaggio.
XgiogvnR» sf. lo scrivere le vite
dei santi; gr. hagio-graphia da hàgios
santo : cfr. gr.-tphein ; agiografo sm.
scrittore di vite de 'santi; agiologia sf.
discorso di cose sacre.
Agire intr. operare; It. ag-ere. spin-
gere avanti, condurre, tirare, pesare,
rad. ag: condurre una cosa passò poi
nel significato di finirla, eseguire, on-
de It. agere, it. agire intr. vale faro,
operare; ppr. agènte che agisce, che
produce un effetto: come sm. chi am-
ministra gli affari altrui, fattore: chi
compie funzioni del governo, p. e. ' a-
gente diplomatico, agente di questu-
ra, agente segroto': 'agente di cambio''
sensale di valori pubblici : ' agenti
chimici ' sostanze usate a produrre
certi effetti chimici; agenzia sf. uffizio
pubblico o privato di chi amministra
o tratta affari altrui. Lt. agenda, cose
da farsi, it. agènda sf. libretto in cui si
notano le cose da farsi o da rammen-
tare, che meglio dicesi diario. Lt. ag-
ilis propr. che può operare, it. agile ad.
svelto, che ha destrezza: detto di suono
o canto, rapido; avv. agilmente-, agilità*
sf. qualitià di agile. Lt. *agibilis, it.
agibile ad. fattibile; agévole ad. facile,
comodo: detto di animale, mansueto,
trattabile; avv. agevolmente: agevoléz-
za sf. qualità di agevole: facilitazione;
•21
22
agevolare trtis. rendere agevole, faci-
litare; agevolaménto sm. agevolazióne
sf. l'agevolare; dis-agévole e mal-agé-
vole ad. difficile; avv. disagevolmente,
malagevolmente ; disagevolézza e mala-
gevolézza sf. difficoltà. ^(/ ina* e aina*
sf. prestezza (Dante vulg. el. 1, 11);
««■?!«)•««'* vi), sforzarsi, industriarsi. *A-
ginarsi pare alterato in accianndrsi
intr. affaticarsi, adoperarsi; accia-
cindrsi intv. darsi da faro; acr.iaccindto,
come ad. che si dà gran da fare; acciapi-
narsi affaticarsi molto, arrovellarsi,
pare al Caix composto di accia(ci-
narsi e atta)pinarsi. Pp. di ag-ero è ac-
tum. it. atto sm. cosa fatta, operazione,
manifestazione d'una facoltà od at-
titudine: carta o libro clie attesti cose
fatte, contratti, avvenimenti, p. e.
*atti del Parlamento, di accademie;
di processi' : gesto, cenno: nei dram-
mi, ciascuna delle parti in cui sono
divisi: atto di fede, di speranza ecc.
formola che esxirime questi sentimenti:
la forma sp. oAito da fé usasi anche in
italiano per indicare sentenza di con-
danna contro eretici che era accom-
pagnata dall'atto di feilo e l'esecuzio-
ne stessa della condanna, per lo più
mediante il faoco: *atto pratico' eser-
cizio effettivo: ^atto di accusa' scrit-
tura con cui il pvihblico ministero
accusa gl'imputati presso il tribu-
nale: ^all'atto, in sull'atto' al mo-
mento stesso: ^prendere atto d'una co-
sa 'riservarsi di farne uso: ' darò atto'
dichiarare d'aver ricevuto: 'fare gli
atti al uno 'avviare un processo civile
contro di lui; dim. atf''rèllo atto gra-
zioso, atttlccio atto brioso od effettato.
Lt. ac-tor-era it. attóre sm. attrice sf.
chi ha parte in un atto : chi avvia
un processo: chi recita in teatro. Lt.
action-em, it. azióne sf. operazione e
la cosa fatta: » uomo d'azione ' operoso
di sua natura: l'effetto d'un agente
qualsiasi, p. e. 'l'azione della luce sui
colori:' moto, p. e. 'la macchina è in
azione ' : soggetto e condotta d' un
poema, d'un dramma, d'un romanzo:
modo di recitare: Leg. diritto di chie-
dere il proprio in giudizio e di accu-
sare altri: ' reato di azione pubblica'
qucdlo di cui accusa il piibblico mi-
nistero senza ricorso di privati: Mil.
combattimento: Mere, quota di capi-
tale impiegato in un' impresa e la
cartella chela rappresenta; <\im.azinn-
cèlla, pegg. aziondccia, spr. azióndccia
mala azione e mal garbo; azionista
sm. chi possiede azioni industriali o
commerciali ; inazióne sf. stato di per-
sona o cosa che non opera. Lt. acti-
vus, it. attivo ad. che opera e può ope-
rare molto: efficace: 'verbo attivo'
quello il cui soggetto è operante: 'ne-
gozio attivo ' produttivo, prospero :
attivo sm. patrimonio, entrata, l' u-
tile ricavato da un'imiiresa od am-
_ ministrazione; avv. attivamente; atti-
vità sf. potenza di oper.are, efficacia :
'essere in attività' in servizio effet-
tivo: detto di patrimonio o imprese, le
partite di entrata e di credito; inat- A
tivo ad. non attivo; inattività sf. non
attività; attivare trns. rendere attivo,
mettere in attività. Attuare trns. met-
tere in atto; lt. actuarius, it. atftidrio
sm. ufficiale che riceve e tiene atti
pubblici; lt. actualis, it. attuale ad. che
è in atto, effettivo ; avv . attualmente
in atto, in 'effetto; attualità sf. l'es-
sere attuale; attudbile ad. che si può
attuare; attuazióne sf. l'attuare, effet-
tuazione; Attuire trns. piegare uno B
a fare a modo proprio, indurlo a pen-
sare per noi. Atteggiare trns. disporre
le figure in modo che esprimano un
sentimento: riti, disporre la propria
faccia e la persona ad una data espres-
sione; atteggiaménto sm. l'essere atteg-
giato, movenza; atteggiatóre-trice sm.
e f. chi o che atteggia o si atteggia.
Lt. actitare, it. attitdre trus. comin-
ciare e proseguire atti giudiziari. Dal
pp. agitum derivò l'intens. lt. e it. a- C
gitdre trns. muovere fortemente, scuo-
tere: tìg. commuovere fortemente, tur-
bare: 'agitare cause, questioni' ecc.
discuterle: rifl. muoversi con forza:
tvirbarsi; pp. agitato: Mus. concitato;
agitatóre-trice sm. f. chi o che agi-
ta : arruffapopoli ; agitazióne sf. agita-
ménto sm. l'atto e l'effetto dell'agi-
tare; dim. agitazioncèlla. Re-agn'e intr.
operar contro; ppr. reagènte, come sm.
sostanza usata ad analizzare chimi- D
camento i corpi; pp. reagito; reattivo
ad. che ha potenza di reagire; reazióne
sf. azione opposta da un corpo ad un
altro che agisce sopra di esso: Chim.
azione del reagente: Polit. opposizione
al progresso e agli effetti della rivo-
luzione: il partito che fa questa op-
posizione; reazionario ad. di reazione
politica: come sm. uno del partito
della reazione. Nei composti latini
agore diviene igere; da ab-igere, con- E
dur via, lt. abigeatus it. abigeato sm.
furto di animali; abigeo sm. reo di
abigeato. Da amb-igere ambiguus, che
si può tirare da due parti (v. ambo),
it. ambiguo ad. che si può intendere
in due modi, dubbio, oscuro: detto di
persona, sospetta, da non fidarsene;
avv. ambiguamente; ambiguità sf. qua-
lità di ambiguo, dubbiezza. Lt. *co-
igere cogere adunare, costringere >
23
agi
24
pp. co-actum, it. coatto ad. fatto o
imposto per forza : Momicilio coatto'
relegazione; coattivo ad. che lia virtù
di costringere; avv. coattivamente; coa-
zióne sf. costringimento, violenza. Lt.
ex-igere. it. esigei'e trns. pretendere
cosa dovuta, richiedere : riscuotere;
ppr. esigènte, come ad. che pretende
troppo ; esigènza sf. pretensione : ciò
A che si esige ; esigìbile ad. che si può
esigere; esigibilità sf. qualità di esi-
gibile; inesigibile ad. che non si può
esigere o riscuotere; inesigibilità sf.
qualità d'inesigibile; pp. exactus, it.
esitto preteso, riscosso ; esattóre sm.
riscotitore; esattorìa sf. carica e uffi-
cio dell'esattore; esazióne sf. il ri-
scuotere : nel significato di pesare ex-
actus vale propr. pesato, di giusto peso,
it. esatto ad. conforme al vero: fatto
3 con gran cura : detto di persona, pun-
tuale, diligente: * scienze esatte" quel-
le che si fondano sul calcolo; avv.
esattamente; esattézza sf. qualità di e-
satto; inesatto ad. non esatto; inesat-
tézza sf. difetto di esattezza: piccolo
errore. Lt. *ex-agmen exàmen propr.
il pesare, poi la linguetta della bi-
lancia, it. esame sm. ponderata con-
siderazione che ha per fine un giudi-
zio : interrogazione di candidati od
O accusati ; accr. esamóne beli' esame,
spr. esamiiccio esame misero, pegg. e-
samxlccio brutto esame ; esaviinure trns.
osservare minutamente per giudica-
re; esaminando ad. e sm. che o chi de-
v'essere esaminato; esaminabile ad.
che si può esaminare ; esam iìiatóre-trice
chi o che ha ufficio di esaminare; rie-
saminare esaminar di nuovo. Dal comp.
do-examinare si formò disamina sf. l'at-
to di esaminare. Forma pop. di exa-
D men, propr. ciò che si caccia fuori, è
sciame sm. moltitudine di api che e-
migrano, o d'insetti: fig. moltitudine
di gente adimata; sciamare ìntT. rac-
cogliersi in sciame: fig. migrare. Lt.
ex-agium il pesare, it. esdgio la sesta
parte d'un'oncia, saggio sm. l'esami-
nare una piccola parte d'un tutto, p.
e. * saggio dell'oro' : esperimento, pro-
va; p. e. 'saggio di musica, di pit-
tura ' : piccola quantità da esaminare,
E p. e. ' saggio di vino, d'olio ' : norma,
paragono, p. e. * saggio dello sconto,
dell'interesse"; saggiare trns. faro il
saggio, la prova ; saggiato re -tri ce sm.
f. chi o che saggia, principalmente
i metalli nella zecca: fu anche una
bilancetta da fare saggi, donde il ti-
tolo d'un"opera di Galileo; assaggiare
trns. provare, sperimentare, gustare
lina piccola quantità di cibo o di be-
vanda per giudicarne la bontà: fig.
mangiar poco: assaggio sm. l'assag-
giare : la piccola quantità che si as-
saggia; assaggiatìira sf. l'atto di as-
saggiare. Dal significato di pesare
venne al lt. exilis, da*ex-ig-lis, quello
di misurato, scarso, it. esile ad. sot-
tile, gracile, debole; avv. esilmente;
lt. exilitat-em, it. esilità sf. qualità di
esile. Significato simile ha lt. ex-ig-
uus, it. esiguo ad. piccolo, scarso ; avv.
esiguamente; lt. exiguitatem, it. esi-
guità sf. qualità di esiguo. Lt. prod-
-ig-us che getta via, it. irròdigo ad. ohe
profonde il denaro: 'prodigo della
vita, del sangue " ecc. pronto al sacri-
fizio; orvv . prodigaménte ; prodigare trns.
spendere troppo, profondere : ' prodi-
gar cure ' prestarne in abbondanza.
Da una forma *prodigalÌ3 è l'avv. pro-
digalménte ; x>rodigalità sf. scialacqua-
mento; prodigalizzare trns. prodigare.
Qui vien riferito anche lt. prod-ig-ium
cosa posta avanti, mostrata dagli dei,
it. j)rodigio sm. cosa portentosa: (al-
tri però lo deriva da agli dire; v. ada-
gio) ; prodigióso ad. che contiene pro-
digio, straordinario; avv. prodigiosa-
mente ; prodigiosità sf. qualità di pro-
digioso. Lt. red-ig-ere, ridurre, it. re-
digere trns. raccogliere e dar forma,
compilare, dicesi di giornali processi
ecc.; pp. redactum, it. redatto; redattóre
sm. chi redige, per lo più giornali ;
redazióne sf. il redigere e il complesso
dei redattori. Lt.sub-ige-re, pp. subac-
tum. domato, poi conciato, it. sovdtto
sodtto sm. pelle concia da corregge.
Lt. trans-ig-ere condurre a traverso,
quindi a termine, spedire, it. transi-
gere intr. comporre una controversia
rinunziando in parte a quanto si pre-
tende; ppr. transigènte ad. facile a tran-
sigere : intransigènte ad. che non tran-
sige, inflessibile; intransigènza sf. l'es-
sere intransigente; pp. transatto; tran-
sazióne sf. composizione fra conten-
denti. - Dal tema ag-io sono i composti
lit-igio suffum-igio rem-èggio ecc. e da
un vb. &g-&Te rem-igure nav-igdre pur-
- (i) gare ecc. cfr. narrare. Dalla rad.
rinforzata àg è lt. amb-àg-es strade
torte, giravolte, it. ambagi sf. pi. giri
di parole che oscurano il pensiero. Lt.
ind-agare propr. spinger entro (indù),
it. indagare trns. e assi, investigare;
lt. indaginem, it. indagine ricerca, in-
vestigazione; indagabile ad. che si può
indagare ; indagamènto sm. l'atto, e
l'effetto dell'indagare; indagatóre-trice
sm. f. chi o che indaga. -Lt. co-àg-ula-
ro, it. coagulare quagliare cagliare ac-
cagliare trns. rapprendere il latte, con-
densare: rifl. rapprendersi; accaglia-
ménto sm. l'atto e l'effetto dell'acca-
25
agi - agr
26
gliare. Lt. coagulum, it. coagulo sm.
il coagiilarsi e la cosa coagulata; coà-
gulo e caglio materia che ha proprietà
di coagulare, specialm. il latte rap-
preso nello stomaco degli agnellini,
usato ad accagliare il latte; coagìild-
hile 6 quagUdbile ad. che può essere coa-
gulato; coagulabilità sf. qualità di coa-
gulabile; coagulativo ad. che ha pro-
prietà di coagulare ; coagulaménto e
quagliaménto sm. coagula::ióne si. il coa-
gulare o coagularsi. L'opposto di qua-
gliare è squagliare trns. liquefare, far
struggere, togliere la densità: rifl.
liquefarsi: fig. dileguarsi; squaglia-
ménto sm. lo squagliare e lo squagliar-
si. - Dalla rad: ag è il gr. op-àgein, ag-
giungere, ad. ep-akté, it. epdtta sf.
aggiunta, cioè il numero dei giorni
che conviene aggiungere all'anno lu-
nare per formare l'anno solare. Gr.
agóa, luogo di riunione, festa con giuo-
chi pubblici, it. agóne sm. gara, lotta,
pericolo ; agonale ad. attenente ad a-
gone; gr. agonia, propr. lotta, sforzo,
it. agonia sf. ambascia mortale : fig.
incertezza affannosa; *agoniare ago-
gnare intr. propr. lottare ansiosamen-
te, poi bramare ardentemente ; ago-
gnatóre-trice sm. f. chi o che agogna;
gr. agonizein, lottare, it. agonizzare
intr. essere nell'agonia della morte;
ppr. agonizzante vicino a morte; da a-
gonistés, lottatore ed attore dramma-
tico (perchè anche lo rappresentazioni
teatrali si facevano a gara) sono com-
posti: antagonista sm. avversario, com-
petitore; antagonismo sm. resistenza
di due forzo opposto: opposizione: emu-
\SiZÌoi\e- protagonista sm. primo attore:
fig. personaggio principale d'un dram-
ma, d'un poema, d'un fatto qualsivo-
glia; agonistico ad. relativo all'agoni-
stica sf. cioè all'arte degli antichi atle-
ti. L'ad. gr. àxios indicò da prima che
ha un dato peso o valore, poi degno,
quindi axioùu stimare, apprezzare,
da cui axioma la stima che si fa di
una cosa, poi principio evidente, it.
assiòriia sm. verità evidente, massima
certa; assiomatico ad. che ha qualità
d'assioma; avv. assiomaticamente. Con
la rad. raddoppiata è agógós, chi con-
duce: cfr. demagogo e pedagogo. Com-
posto con anà. sopra, è gr. an-agogé,
elevazione, sublimazione, it. anagogia
sf. l'elevarsi a cose sublimi: senso e-
levato e mistico di scritti sacri; ana-
gògico ad. mistico, attributo di senso ;
avv. anagogicamente. Gr. eis-agogó, in-
troduzione, it. isagòge sf. discorso in-
troduttivo; isagògico ad. attenente ad
isagoge. Gr. par-agogé, iirolungamen-
to, it. lìaragòge sf. aggiunta di una o
più lettere al termine d'una parola;
paragogico ad. attributo di suono ag-
givmto. Gr. syn-agogé, advinanza, it.
sinagòga sf. adunanza dei dottori e-
brei: luogo dove gli Ebrei si riunisco-
no per uffici religiosi. Da àg è gr. he-
■gemón, condottiero, da cui egemonia
sf. predominio, signoria. Gr. strat-
egòs condottiero di esercito (stratós),
da cui gr. e it. strategia sf. arte di con- A
durre eserciti; strategico ad. attenente
a strategia; avv. strategicamente ; stra-
tagema sm. propriam. atto strategico,
poi inganno militare: fig. astuzia per
deludere alcuno. Gr. ex-égesis, it. ese-
gesi sf. esposizione, spiegazione ; ese-
getico ad. di esegesi ; ep-esegesi sf. spie-
gazione aggiunta, parola o frase ag-
giunta a spiegarne una precedente.
Aglio sm. pianta il cui bulbo serve
a condire vivande; lt. allium (che B
alcuni spiegano con *an-lium pel suo
forte odore: cfr. esalare; altri con
*aglium, gr. àglis spicco d'aglio); dim.
agliétto agliettino aglio fresco che non
ha fatto il capo ; agliaio sm luogo
piantato d'aglio; agliata sf. savoretto
fatto con aglio aceto ed altri ingre-
dienti.
AgnocAsto sm. sortadi pianta det-
ta anche vótrice; lt. agnuscastus. Il
nome gr. è àgnos, il quale o fu con- C
fuso con hagnós puro, casto, e -agnu-
scastus sarebbe la parola greca con
la sua traduzione: ovvero castus t\\
aggiunto in lt. perchè gli antichi at-
tribuivano a questa pianta la virtù
di conservare la purezza e la castità.
Agnus sost. lt. il iiarto della pe-
cora (che alcuni raccostano ad agore,
perchè, si conduce al pascolo: altri
al gr. amnós) : rimane in agnusdei sm.
imagine in cera dell'agnello di Dio. D
cioè di Cristo in tv)rma d'agnello; l'it.
agno trovasi in poesia; comun. iisasi
la forma dim. agnello sm. parto della
pecora nel primo anno dalla nascita :
fig. uomo niansueto: 'agnello pasquale'
quello che si mangia a pasqua; dim.
agnelletto agnellino: agncllòtto agnello
né troi^po giovine né troppo adulto ;
agnino ad. di agnello; agneìldio sm.
venditore di agnelli e d'altre bestie
minute; agnellatura sf. il tempo della E
figliatura delle pecore.
Agra sost. gr. il prendere, caccia;
dura nei comp. chir-dgra sf. gotta che
coglie e lega le mani (cheìres) spe-
cialm. le giunture delle dita; chiragróso
ad. di chiragra: come sm. affetto di
chiragra; pod-dgra sf. gotta ai piedi
(pòdes) specialm. alle giunture; 2>o<?«-
gróso ad. e sm. affetto da podagra;
composto ibrido con pelle è pell-dgra
agr - ala
28
^f. malattia del genere delle impeti-
gini che si manifesta nella pelle, spe-
cialm. sul dorso delle manie dei piedi;
pellagróso ad. e sm. affetto da pellagra.
.\.gro sm. campagna, territorio :
usasi nell'unione ^ agro romano'; It.
ager agrum (cfr. gr. agrós, td. aeker)
che gli antichi spiegano 'a pecore
agendo'. Trovasi anche nei conujosti
A 'agricolo agricoltore agrimensore e
gr. agronomo agronomia" ecc. Agrario
ad. attenente ai campi e alla loro
coltivazione; agraria si', l'arte e la
scienza di coltivare i campi. Lt. agre-
stis, it. agrèste ad. villereccio, selva-
tico; avv. agrestemente ; agrestézza sf.
selvatichezza. Lt. jieregri e peregre,
pei campi, lontano: peregrinus chi
viaggia e vien di lontano, it. peregrino
ad. forestiero, straniero: fig. singolare,
IB elegante; a,w. peregrinarnénte; lt. pe-
regrinitat-em, it. peregrinità sf. qualità
di peregrino: eleganza singolare. Lt.
peregrinari, it. peregrini' re ìntr. andar
viaggiando; lt. peregrination-em, it.
peregrinazióne sf. il peregrinare, viag-
gio. Mlt. pelegrinus, it. pellegrino sm.
chi viaggia e specialm. chi va a visi-
tare i luoghi santi; pellegrina sf. donna
che visita i luoghi santi: veste da pel-
legrino: bavero grande simile al sar-
C Tocchino dei pellegrini; pellegrinàggio
sm. viaggio lungo specialm. ai luoghi
santi.
Agròtto e gròtto sm. uccello palu-
stre più grande del cigno; è alterato
dalgr. onokrótalos. Alcuni assegnano
la stessa origine allo sp. alcatraz, da
cui it. albatro sm. grande uccello ma-
rino; altri credono alcatraznome ono-
matopeico, imitante la voce di que-
st'aniniule.
D Aio sm. precettore di giovinetti
nelle famiglie signorili; fem. dia; dal-
lo sp. ayo maestro di casa, aya bam-
binaia, d'origine incerta. (Gli Spa-
gnuoli lo derivano dal gr. agós, con-
duttore; il Diez dal got. hagjo cura-
tore o heio custode; il Larramendi
dal basco ayoa chi segue o aspetta:
il Wackernagel sospetta che derivi
dal lt. avia, nonna).
Ajo da *ag-io vb. lt. dico, rad. agli,
E che si trova anche in ad-agium, it.
adagio sm. propr. detto aggiunto, ap-
plicato ad una cosa, quindi sentenza
proverbiale. Composto con la nega-
zione, *agio diviene *ne-ig-o nego, dir
no, it. negare trns. e assi, affermare
che una cosa non è, non ammetterla,
non concedere, rifiutare; niégo sm. il
negare; negabile &à. che si può negare;
opp. innegàbile ad. che non si può ne-
gare; avv. innegabilmente ; negativo ad.
che nega, vieta, contradice: 'quantità
negativa' Mat. quantità da sottrarre:
negativa sf.il negare, il rifiutare: nella
fotografia è la lastra in cui rimane
impressa la figura, oscura nelle parti
luminose e luminosa nelle oscure;
avv. negativamente ; negatóre-trice sm.
f. chi o che nega; negathrio ad. appar-
tenente a negazione; negazióne sf. l'at-
to del negare: parola che ha valore
negativo. Dal lt. ab-negare è abnega-
zióne e annegazióne sf. il rinunziare
alla propria volontà, agli affetti, agli
interessi, pel bene altrui. Denegare
trns. negare la verità di un fatto, di
un debito eoe; denegazióne sf. l'azione
del denegare; diniègo sm. rifiuto. Bin-
negare trns. abbandonare la propria re-
ligione o la patria od altra cosa o
persona da amare e rispettare; pp.
rinnegato, come sm. chi ha rinnegato;
rinnegamento sm. il rinnegare; rinne-
gafóre-trice sm. f. chi o cTie rinnega.
AI» sf. organo del volo degli uc-
celli e di alcuni insetti; lt. ala da
*ax-la, spalla, ascella, ala (che alcuni
rapportano ad ag-ere o ax-is): estens.
pinna dei pesci: fig. lato, parte late-
rale di edifizi, eserciti ecc. quindi
'faro ala' disporsi in fila dall'una e
dall'altra parte per fare onore a per-
sonaggi che passano: vale anche pro-
tezione nella frase 'sotto le ali di
uno"; dim. alétta: 'aletta dei pesci'
pinna : alette si dicono anche certe
sprangliette di ferro che conficcate nel
muro od altro servono a reggere qual-
che cosa; accr. alóne sm. simil. l'au-
reola luminosa della luna e dei pia-
neti quando splendono attraverso una
atmosfera vaporosa; alato ad. fornito
d'ali; alata sf. colico di ali. percossa
data con le ali; alarlo sm. soldato
che sta ai fianchi dell'esercito, ausi-
liario; aligero ad. che porta ali (cfr.
gerere); aleggiare, alleggiare, alivreìntr.
muovere le ali, per lo più intorno ad
un luogo: fig. aggirarsi; alerióne sm.
aquilotto senza becco e senza piedi
con ali distese negli stemmi di nobiltà.
Sono ad. poet. alinéro alidordto aline-
vósiì con ali nere dorate candide, ali-
velóce con ali veloci. Dim. di *axlaè
axilla, it.ascélla sf. concavo che è sotto
il braccio nella sua appiccatura colla
spalla: 'stare con le mani sotto lo
ascelle' fig. stare in ozio; ascellare
ad. doll'ascella.
Alah^stro sm. pietra bianca e tra-
sparente, pii'i tenera del marmo ; pa-
rola orientale che conosciamo nella
forma gr. alàbastros, da cui lt. ala-
bastcr e alabastrum. Gli antichi la
dicevano comun. alabastrite e alaba-
29
ala - alb
30
strum iudicava piuttosto una scatola
d'alabastro per unguenti : ora alaha-
stì'ite sf. è una specie di falso alaba-
stro; alabastrino ad. d'alabastro; aZa-
basfrdio sm. lavoratore in alabastro.
Alacre ad. pronto nell' operare ;lt.
alacrem; avv. alacremente; alacrità sf.
prontezza e vivezza nell'operare. Ala-
cre uell'afr. divenne halaigre, da cui
it. all'ègro ad. che dal significato di
brioso passò a quello di lieto, giulivo,
che manifesta gioia; fig. ^ uomo alle-
gro' un po' ubriaco; * donna allegra'
poco onesta: come sm. usasi nella mu-
sica ad indicare un tempo alquanto
rapido e il componimento in. qtiesto
tempo; dim. allegrétto allegritio allegrìic-
cio ; allegròccio, gustosamente allegro;
avv allegramente : allegria sf. gioia pa-
lese, tripudio; allegrezza, sf. l'essere
allegro ; allegrare e rallegrare trns.
render lieto, confortare; rallegrarsi,
rendersi lieto: congratularsi, donde
la frase ^ dare il mi rallegro' per con-
gratularsi ; allegraméntn e comun. ral-
legraménto sm. il rallegrarsi; rallegra^
tóre- trfce sm. e f. chi o che rallegra;
rallegratììra sf. l'aspetto sorridente di
colui che è allegro.
Alaiu^ro. sm allacciatura che con-
siste in un occhiello di passamano o
cordicella in cui entra il riscontro,
che suole aver forma d'olivetta co-
perta della stessa materia; sp. alamar
dall'arb. al 'amara.
Alitilo ad. e sm. specie di cane gran-
de e gagliardo. Il Ménage vorrebbe
dimostrare che alanus si disse per al-
baniis, d'Albania, e corrisponderebbe
al molosso dogli antichi, nominato dal
popolo dei Molossi clie abitavano l'E-
piro ; ma è più semplice considerarlo
come il nome del popolo degli Alani.
Alatèrno sm. sorta di frutice; It.
alàternus; ammettendo l'abbreviazio-
ne dell'a potrebbe essere ad. di Ala-
trium, oggi Alatri, nella provincia di
Roma. Fu alterato anche in l interno.
Albagia sf. boria, vanità pomposa.
Etim. ignota. (Nel mlt. trovasi alba-
gia che pare significhi sicurezza, ma
è d'origine ignota. Forse può racco-
starsi al It. albus, bianco, albatiis,
imbiancato: cfr. albasius in albo, e
in tal caso avrebbe significato in ori-
gine la vanità di chi è vestito sfarzo-
samente di bianco. Men verisimile è
la connessione col td. albern, fatuo).
Albagióso, ad. brioso, vanitoso.
Albèrgo sm. casa in cui per prez-
zo si alloggiano forestieri ; poet. do-
micilio, ricovero; dall'aat. hari-berga
ricovero (berg-en) dell'esercito (harji,
mod. heer), quindi nel primo senso ac-
campamento, alloggiamento; dim. al-
berghétto; albergare trns. dare alloggio:
poet. dar ricetto: intr. prendere o a-
vere alloggio; albergatóre-trice sm. e
f. chi o che dà alloggio per prezzo.
Albero snì. pianta con tronco e
rami; It. arb-or-em, rad. ardh alzarsi:
(alla forma it. pare che abbia contri-
buito la voce albaro, v. albo): estens.
palo delle navi che regge le vele: asse A
d'una ruota: < albero genealogico' de-
scrizione grafica della discendenza di
una famiglia rassomigliata alle rami-
ficazioni d'un albero ; dim. alberétto
alberino, accr. alberóne; alberòfto albero
di media grandezza; spr. alberbzso,
pegg. alberacelo ; alberata alberéta sf.
alberéto sm. luogo piantato d'alberi;
alberile sf. pietra in cui veggonsi effi-
giati alberi; alberare trns. piantare
alberi, fornire d'alberi; pp. alberato; B
alberatura sf. tutti gli alberi di una
nave; inalberare trns. alzare, elevare:
rifl. l'impennarsi del cavallo: adi-
rarsi, inorgoglirsi; inalberaménio sm.
l'inalberare e l'inalberarsi; disalbe-
rare trns. levare gli alberi da una na-
ve. Arbordre in4:r. l'inalberarsi del
cavallo; pp. arborato e ina rbor ato ]pìan-
tato d'alberi; «ròòreo ad. che ha qua-
lità e forma d'albero; arboréto sm. al-
bereto, vivaio d'alberi ; arbori/ero ad. C
ferace d'alberi; arborizzato ad. attri-
buto di nainerale che ha venatura a
iorma d'albero; arborizzazióne sf. di-
sposizione a forma d'albero. Dal It.
arborescere, ppr. a/'òo/'esc('»/echepren-
de forma o giunge ad altezza d'albero;
arborescénza sf. disposizione di certi
cristalli a foggia d'alberi. Lt. arbus-
tum, it. arbusto sm. albero di basso
fusto che getta rami dalla base; dim.
arboscello piccolo albero (probab. da D'
arbustello; altri da arbuscula o da
arbor-cello). Dall'uso di cantare in
maggio portando attorno un arboscel-
lo adorno di fiori, *arbuscello mutato
in bruscello sm. prese il significato di
rappresentazione o farsa popolare:
' cantare il bruscello ' cantar maggio.
Lt. arb-iitus, it. albatro sm. l'albero
detto comun. corbezzolo; il suo frutto
è albatra sf. ; albatrìno ad. attributo
del vino di corbezzolo. Dalla rad. E
stessa è lt. ard-uus, it. arduo ad. alto,
erto: fig. difficile; avv. arduamente;
ardtdtù sf. qualità di arduo, difficoltà.
Albo ad. bianco pallido, per lo più
attributo d'una specie di fichi bian-
chicci e della pianta che li produce;
lt. albus. Il neittro album come sost.
era la tavola gessata in cui il pre-
tore romano pubblicava i suoi editti:
poi gener. registro, catalogo ; it. albo
31
ale - ale
32
sm. libro in cui sono registrati i nomi
dei membri di un'accademia od altre
società o collegi: la forma album si
conserva ad indicare un libro elegante
in cui sono raccolti versi o motti o
ritratti o disegni di più persone : ^ do-
menica in albis' sottinteso vestibus,
dicesi ancora la prima domenica dopo
la pasqua, perchè nei primi secoli
A del Cristianesimo in quel giorno si
battezzavano i catecumeni vestiti di
bianco. Lt. luce alba, it. alba sf.
l'imbiancare del cielo qtiando cessa
la notte e quell'ora del mattino; al-
bóre sm. lo splendore bianco del cielo
allo spuntar del giorno; lt. e it. al-
bicare* biancheggiare, it. albenyiare
intr. lo spuntar dell'alba; albeggia-
ménto sm il biancheggiare; lt. *alhi-
tius, it. albìccio ad. bianchiccio: lt. al-
B bedin-em, it. albedine sf. color bian-
castro; albino sm. uomo con la pelle
bianca coi peli quasi bianchi e gli oc-
chi rossi; albdno sm. sorta di vitigno
che produce Valbfìna sf. specie d'uva
bianca; albanèlla sf. specie d'uccello
detto falco bozzago. Lt. albtimen, it.
albume sm. il bianco dell'uovo; albu-
mina sf. sostanza principale dell'al-
bume ed elemento degli organismi
animali e vegetali; album iniiria sf. la
Q presenza dell'albuminanell'urina. Lt.
albugin-em, it. albugine sf. macchia
bianca dell'occhio che pare albume
coagulato, quando la cornea perde la
trasparenza: albuglneo ad. dicesi di tes-
suto animale affetto da albugine. Dal
lt. albarium . il bianco che si dà alle
pareti, mediante uu ad. *albariensis
è formato alberése sm. sorta di pie-
tra da far calce o pietre da mulini e
il terreno die ne è fornito. Lt. al-
•p. bare, it. inalbare e innalbdre intr. di-
cesi di liquore che diventi torbido e
albiccio. Lt. ex-albare, it. scialba-
re trns. imbiancare le pareti : into-
nacare i muri ; scialbo ad. bianco pal-
lido; scialbatura sf. l'imbiancare pa-
reti. Mlt. albasius, it. albdgio sm.
sorta di panno grosso per lo più bian-
co. - Dal dim. albulus ha probab.
origine dlbaro albero alberello albuccio
pioppo bianco; alberella sf. specie di
-, pioppo detto anche tremttla: albaióne
sm. rialto di sabbia presso la riva del
maro. Albdtico sm. varietà d'uva nera
buona a colorire il vino bianca.
.llcilico ad. gr. alkaikós, attri-
buto d'un antico metro poetico, deno-
minato dal poeta Alceo.
Alcali sm. sale liscive di sapore
acre; arb. al-qali; alcdlico e alcdlino
ad. di alcali; nlcalizzdre trns. ridurre
allo stato di alcali.
Alce sm. specie di cervo; parola
che appare nel gr. àlke, lt. alce e al-
ces, ed è incerto se sia d'origine ger-
manica o celtica.
AlcióiK* sm. ucccello di mare detto
comvm. gabbiano: gr. alkyón; alciònio
sm. prodotto di polipi marini di cui
credevasi che gli alcioni facessero il
loro nido.
Alcool sm. spirito di vino ; dall' arb.
al-kó"hl che significa una polvere
finissima da annerire le ciglia: poi fu
dato questo nome, ma non presso gli
Arabi, allo spirito di vino per la qua-
lità della finezza; alcoòlico ad. che ha
dell'alcool; nlcoolizzdre trns. ridurre
in istato d'alcool; alcooUsrno sm. ma-
lattia cagionata dall'abuso di bevande
alcooliche.
Alcòva sf. parte d'una stanza se-
parata dal resto, dove si pone il letto;
arb. al- qobbah. la vòlta. (Qitesta pa-
rola passò dallo sp. nelle altre lingue
d'Europa, onde non è verisimile l'ori-
gine germanica da vin supposto *alah-
kovo, arco del tempio, attribuitale dal
Grimm ed altri).
Aldo sm. servo destinato al la-
voro della terra sotto i Longobardi;
mlt. aldus, (che alcuni interxiretano
come altus, alimentato, mantentito,
altri riferiscono a,! td. halten. tene-
re). - Aldo è anche n. pr. . probab. ab-
breviato da Rinaldo o Arnaldo o si-
mile . Da Aldo Manuzio . famoso ti-
pografo, l'ad. aldino divenne attributo
di testi ed edizioni pubblicate da lui.
Alea sf. giuoco d' azzardo: fig. ri-
schio; lat. àlea, dado, ( *as-loa ? ax-
lea?). Aleatòrio ad. soggetto a rischio,
dipendente da avvenimenti incerti.
Alesitico sm. specie d'uva o di vino
nero squisito; pare ad. di un nome
proprio, come sarebbe p. e. Alia, bor-
gata in provincia di Palermo.
Alenisfiino sm. sinonimo di tedesco;
got. alamanna, che Asinio Quadrato,
citato dallo storico Agathias 1, 6, in-
terpetra con frammisti. Il Zouss pone
a riscontro il derivato alamannida,
comunione.
Alére vi. lt. nutrire, rad. ni cre-
scere, far crescere. Lt. alimentum. it.
aliménto sm. tutto ciò che nutro e con-
serva in vita animali e vegetali: ciò
che è necessario per vivere: fig. mezzo
per conservare e far prosperare ima
cosa^ alimentdre aUmentdrio alimentizio
ad. che serve di alimento o all'alimen-
to; alimentdso ad. nutritivo; alimentdre
trns. dare il cibo, nutrire, mantenere;
alimentatóre-trice sm.ef. chi o che ali-
menta; alimentazióne cf. l'atto e l'ef-
fetto dell'alimentare. Lt. almus, it.
33
ale
34
almo ad. poot. che dà vita e alimento,
quindi eccellente, divino. Lt. alum-
nu3 Me *alnminiis)nomo o animale che
si alleva, it. alunuo sm. allievo, sco-
laro, praticante in un ufficio; alunna-
to sva. condizione di praticante e il tem-
po ch'essa dura. Lt. al-vus, it. divo sm.
hasso ventre, in quanto nntre il corpo o
è nutrito: estens. utero: fig. la parte
di mezzo d'una cosa; alvtììo ad. del
ventre. Per somiglianza col ventre nel-
la forma cava è il lt. alveus, fossa, it.
dlreo sm. letto di fiume, di torrente;
dim. alvèolo celletta dove l'ape depone
il miele: cavità dov'è inserita la[radice
dei denti; da un dim. *alvoolellus pare
formato atóerèHosm. vasetto, barattolo;
dim. alberellétto aìberellino albereìlitzzo ;
a/r('f(/-e cassetta per le api, arnia; inal-
veare trns. scavare un canale per im-
mettervi un fiume o lago, facendogli
abbandonara il letto anteriore; inalvea-
zióne sf. l'atto d'inalveare; disalveare
trns. deviare un fiume dal suo alveo.
Pp. di alere e altus, it. «/fo ad. propr.
nutrito, cresciuto, poi elevato, eccelso:
fig. di stato o condizione, grande, no-
bile: d'animo ingegno proposito, forte,
generoso: di libro, grosso: di panno,
largo: di mare, profondo, lontano dal
li lo: di fiume o pozzo, profondo: di fiu-
me, anche vicino alla sorgente; di pae-
se, dov'è più sollevato dal mare: di
prezzo, caro: di voce, acuta e forte,
(quindi contralto sm.voce bassa di don-
na contrapposta all'alto o soprano;
dim. e vezz. contrai! ino:) di consiglio,
imperturbabile: come sm. cielo. Dio:
* fare alto e basso' fare da padrone:
'guardare d'alto in basso' disdegno-
samonte: 'avere alti e bassi ' dicesi di
malato che abbia miglioramenti e peg-
gioramenti: ' alto alto • avv. a un di-
presso; dim. altt'tto: alferello altìccio un
l>ò alterato dal vino: alfòccio alquanto
alto; sviperl. altissimo, come sm. Dio;
avv. altamente in alto luogo: in tono
elevato: fig. francamente: in modo ri-
sentito ; riulto sm. luogo rilevato da
terra: ricamo che molto si rialza sul
drappo; altóre-trìce sm. e. f. poet. chi
o che nutre e fa prosperare; altura sf.
luogo elevato: fig. superbia; dim. altii-
réita; altézza sf. 1' essere alto: luogo
alto : distanza dal basso in alto: di-
mensione: detto di panni, larghezza:
fig. grandezza, nobiltà, magnanimità:
titolo d' onore dei principi; altezzóso
f.l. superbo o sprezzante; avv. altezzosa-
mente; altana sf. loggia sul tetto della
casa; altèro e altièro ad. sui^erbo e digni-
toso; avv. alteramente altieraménte; alte-
rézza sf. alta estimazione di sé; nJte-
rif/ia sf. esagerata opinione di sé con
disprezzo degli altri; altare sm. mensa
elevata dal suolo nella chiesa, in cui
si fanno funzioni sacre: ' sollevare al-
l'onore degli altari' dichiarare santo:
' mettere sull'altare ' fig. lodare ecces-
sivamente; 'vivere dell'altare" cam-
pare cogli emolumenti della chiesa ;
dim. altarino altarétto . Lt. ex-altare ,
it. esaZf ''re trns. elevare a dignità: ma-
gnificare con lodi; pp. esaltato, come A
ad. riscaldato la fantasia; esaltatdre
-trice sm. e f. chi o che esalta; esalta-
ménto sm. esaltazióne sf. l'esaltare: l'es-
sere esaltato, riscaldato. Alti-metro
sm. strumento che misitra le altezze;
altimetria sf. arto di misurare le al-
tezze; alti-piano sm. paese piano molto
elevato sul livello del mare; alti-so-
nante ad. poet. che risuona grande-
mente ; alti-tonante ad. che tuona in
alto o dall' alto, attributo di Giove. B
Da un derivato *altiaro venne alzare
inalzare e innalzare tvns. levare in alto:
costruire dal suolo: promuovere: detto
di prezzo, aumentare : di voce, ren-
derla più forte: 'alzar la voce' fig.
sgridare: fare l'arrogante: balzar le
spalle ' fig. mostrare noncuranza, di-
sprezzo : ' alzare il gomito ' fig. bere
troppo: rifl. rizzarsi in piedi : levarsi
in alto; pp. alzato: come sm. Ardi, parte
del disegno d'un edifizio dal lato ester- q
no; benalzdto parola di buon augu-
rio a chi si è alzato da letto; alzatasi.
l'atto di alzare: 'alzata di terra ' ar-
gine o ripari di terra: ' alzata di scudi '
il prender l'armi, ribellione; dlzo sm.
l'alzare: la misura dell'alzare: pezzo
di cuoio sovrapposto alla forma della
scarpa per ridurla a giusta misura :
paletto mobile nel fucile e nel cannone
per alzare la mira; alzaménto innalza-
ménto sm. l'alzato o elevare; rialzare jy
trns. alzar di nuovo: fig. rinvigorire;
rialzaménto sm^. il rialzare. Dell'incoa-
tivo co-alescere dura il i^jìt. caulescènte
crescente insieme, che si unisce ; coale-
scènza sf. unione di parti separate che
ricevono lo stesso nutrimento ed in-
cremento; pp. coalTtus, da cui coali-
zióne sf. unione od alleanza di più stati
o di più partiti per tm fino comune. -
La stessa rad. oscurata in ol forma
il vb. olescere nei composti: lt. ad- e
olescere, crescere, ppr. adolescente ad.
giovinetto o giovinetta che cresce; a-
dolescénza sf. età fra la puerizia e la
giovinezza; pp. adultus, it. ar?((/^o ad.
giunto a perfetto sviluppo : 'sm. chi
ha varcato 1' adolescenza. La rad.
stessa è nel lt. ind-ol-es propr. ciò
che cresce dentro, che è connaturale,
it. indole sf. qualità e disposizone na-
turale dell'animo; It.'pro-ol-esproles,
2 - Zamiìaldi. Vocab. Etim.
35
ale - ali
36
germoglio, progenie, it. pròle sf. figlio-
lanza; proU-flco ad. che feconda : che
fa molta prole: It. proletarius chi nel
censo registrava solo la prole, citta-
dino povero, it. proletario sm. povero
dell'infima classe; jrroìetaridfo sm. con-
dizione dei proletari: tutti insieme i
proletari.
Ales.«aii drillo ad. di Alessandria
A espeeialm. di quella d'Egitto fondata
da Alessandro il Macedone: ^lettera-
tnra alessandrina' quella che fiorì
in Alessandria sotto i Tolomei : ' verso
alessandrino ' verso composto di due
settenari, detto anche martellidno per-
chè trasportato nella poesia italiana
da Pier .Jacopo Martelli.
Alfenitc conaposizione metallica
che imita l'argento : dal nome de'
suoi inventori, gli Halphen.
B Alfière sm. dice vasi il portaban-
diera negli eserciti: sp. alferez dal-
l'arb. al-fàris cavaliere. (Più vicina
per il senso ma meno verisimile per
la forma è la derivazione dal It. aqui-
lifer portatore d'aquila, cioè dell'in-
segna negli eserciti romani.) Dicesi
alfiere anche un pezzo nel giuoco de-
gli scacchi.
Alga e dlifja sf. specie d'erba mari-
na; It. alga d'origine ignota. (Isidoro
C la connette con algore o alligare, ma
forse va riferita al gr. hals. sale ,
mare). Algóso ad. pieno o coperto di
alga.
Algebra sf. scienza della quantità
considerata in modo generale; dal-
l'arb. al djaber, l'arte di ricomporre
cose sconnesse. (Quindi in chirurgia
significò l'arte di aggiustare le mem-
bra lussate o fratturate). Algebrico
algebrdico ad. d'algebra, attenente ad
D algebra; avv. algeòricaméìite secondo
le regole e i procossi dell' algebra;
algebrista sm. dotto in algebra.
Algtire sm freddo intonso, It. alg-
or-eni; algido ad gelido, ghiacciato;
da dlgere* è il ppr. algente.
Alice sf. sardella. Etim. incerta.
(Vien derivato dal It. lialec, salsa di
pesce, it. alèce sf. , e questo, secondo
il Diefenbach, sarebbe dal celtico ala-
usa. Altri vedono in alice e in halec il
E gr.halyké o halykis salamoia, da hal-s
sale). Dim. alicétta. Con halec vuoisi
spiegare anche Meda sf. sorta di pesce
detto comun. chiappa.
Alisèi sm. pi. venti tropicali che
hanno sempre la stessa direzione;
dallo sp. alisios, della cui origine
molto si disputa. (Chi lo deriva dal-
l' it. alito, chi dal It. electi venti,
scelti, ohi dal bbrt. avel eleiz. vento
in pieno, chi dallo sp. alizar. lisciare,
cioè venti piani, costanti; il Littrè
propende per l'afr. alis, unito, poi re-
golare).
Ali-US pron. It. di cui s'usa ancora
avvb. l'acoiis. pi. fem. alias, altri-
menti, con altro nome. Xe derivano:
It. alienus. it. alièno ad. che appartie-
ne ad altri: estraneo: avverso ad una
cosa: alienare trns. rendere d'altri,
trasmettere la proprietà, vendere: fig.
distaccare l'animo, rim.viovere l'af-
fetto, la stima; pp. aliendto, come ad.
anche uscito di senno, matto; alie-
nabile ad. che si isuò alienare, ven-
dere; inaliendbile ad. che non si può
alienare; avv. inalienabilmente; ina-
lienabilità sf. qualità d'inalienabile;
alienatóre-trìce sm. f. chi o che aliena ;
alienaménto sm. alienazióne sf. l'alie-
nare: ^alienazione di mente' follia;
avv. alienataménte follemente; alieni-
sta medico dei pazzi. Forma compa-
rativa di alius è ai-ter, un secondo,
it. dltro pron. diverso : come sm. al-
tra cosa: altri sm. taluno, taluni:
'l'altro' vale anche il rimanente: ^'al-
tro giorno, l'altr'auno ■ uno antece-
dente indeterminato, di raro uno se-
guente: 'un'altra volta' una seconda
volta : significa pure stretta somi-
glianza, p. e. ' Firenze fu un'altra
Atene': la forma It. alter ego, un altro
io, usasi ancora per vicario, sostituto:
modi avvb. 'per altro' però: 'senz'altro'
certamente, senza indugio: 'altro che'
se non che; avv. altramente e altri-
ménti in diverso modo : in caso di-
verso. Si notino i composti altrettale
altrettanto altróve altrónde altresì; al-
trùi, (alter-huic? cfr. lui) vale di al-
tri, ad altri, altri come oggetto: 'l'al-
trui ' sm. la roba d'altri ; It. e it. al-
terare trns.. rendere altro , diverso,
imitare, contraffare: rifl. anche tur-
barsi; adirarsi; pp». alterdto, dina, al-
teratétto; inalterato ad. non alterato,
sempre eguale; alterabile ad. che si
può alterare: di persona, facile a tur-
barsi: alterabilità sf. qualità di alte-
rabile; inalterabile ad. che non si può
alterare, immutabile; avv. inalterabil-
mente; inalterabilità sf. qualità d'inal-
terabile; alteraménto sm. l'alterare;
alteratóre-trice sm. e f. chi o che al-
tera; alterazióne sf. l'alterare e l'alte-
rarsi; dim. alter azioncèlla. Lt. alter-
nus, it. alterno ad. avvicendato, vi-
cendevole ; avv. alternamente; lt. e it.
alternare trns. avvicendare, scambia-
re : rifl. scambiarsi, succedersi a vi-
cenda ; alternaménto sm. l'alternare;
alternativo ad. clie alterna o si alterna:
'moto alternativo' che va in un senso
poi nel senso opposto; alternativa sf.
■37
ali - alo
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avvicendamento: condizione di sce-
gliere fra due cose: avv. alternatamente
alternativatiiénte in modo alternato;
alternazióne l'alternare e l'alternarsi.
Lt. altercari jjarlare alternativamen-
te, poi contendere a parole, it. altercare
litigare a parole; alterco sm. e alterca-
zióne sf. contesa di parole; alterato
da altercare è taracciire iutr. uscire
in parole di stizza. (Proliab. d'altra
origine è tarocco sm. specie di giuoco
di carte detto anche mincliiate). Com-
posto di alter è lt. ad-ulter, it. adultero
che si dà ad altri rompendola fede con-
iugale: adulterio sm. violazione della
fede coniugale: adulterino ad. falso,
falsificato, nato da adulterio; adulte-
rare trns. alterare, falsificare; ad^il-
teratóre-tóra-trice sm. e f. chi o che
fluiterà; adulferaménto sm. adultera-
zióne sf. il falsificare; dim. adultera-
zioncella. - La forma gr. di alius e
AUos, che trovasi in alcuni composti,
come allegoria, allopatia ecc. - La
stessa origine ha il tema gr. allag-
scamVnare, mutare, da cui en-allagé,
it. en'ìllage sf. figura grammaticale
por cui si usa una parte del discorso
o una forma verbale per un'altra; gr.
hyp-allagé, it. ipuUage sf. figvira gram-
maticale per cui si usa un caso o xvn.
modo per un altro. Gr. par-àllaxis
deviazione, it. paraHósse sf. angolo
formato da duo linee che partono dal
centro d'un astro andando l'una al cen-
tro della terra, l'altra verso l'occhio
dell'osservatore: la diversa posizione
dell'astro osservato dai due punti;
2)Hralldtico ad. attenente a parallasse.
Grr. syn-àllagma, scambio reciproco,
contratto, donde l'ad. sinalla<imdtico
attributo di contratto o trattato che
contiene obbligazioni reciproche. Il
tema raddoppiato all-all-o in greco
significa l'un" l'altro, scambievole:
quindi par-nllèlo ad. dicesi di linea o
piano che in tiitta la sua estensione
sia equidistante da un altro: 'circolo
parallelo' nella sfera terrestre dicesi
ogni circolo minore parallelo all'equa-
tore: fig. messo a comparazione: come
sm. riscontro, comparazione; 2^<'ralRla
sf. Mil. linea, di fortificazione che cir-
conda la fronte dei lavori d'assedio;
avv.pa rallelaménte; parallelismo sm. sta-
to di due linee o due piani paralleli :
fig. corrispondenza fra due cose.
X\ì.ai.t.Ap«* trns. stancare: dal-
l'aat. lezian, got. latjan.
Allelitia sm. inno d'allegrezza a
Dio: l'introdusse in lt. S. Girolamo
dall'ebr. halelu iah, lodate Dio.
Allòillo sm. terreno libero da ogni
peso o servitù feiidale. Il Grimm sup-
pone un composto aat. *al-6d tutto
libero e finora non si trovò etimologia
migliore. Allodiale ad di allodio.
Allòfiola e Ibdola sf. piccolo e sa-
porito uccello; è il dim. del lt. alauda,
che Plinio e Svetonio danno per parola
gallica; dim. allodolétta lodolétta.
Alliìine sm. sorta di minerale, che
è un sale astrigente; lt. alumen, (che
Isidoro vuol derivato da lumen per- A.
che dà lucentezza ai colori, ma pro-
babilm. è connesso alla ral. hai sale);
allumare trns. dar l'allume alla pelle;
allumiera sf. cava d'allume; allumina
sf. ossido d^aUvminio sm. metallo che
si trae dall'argilla; alluìninóso ad. che
contiene allume: alluminare trns. dare
Vallxime; alluminafHra sf.il dare l'allu-
me alle stoffe per prepararle alla tin-
tura. Probab. contratto da *allumida è
nitida sf. cuoio conciato con allume. ^
Alniandcco sm. libro che indica
i giorni dell'anno, le feste, le fasi
lunari, le eclissi ecc. e fa pronostici
sul tempo. Etim. incerta. (La sillaba
al, che è l'articolo arabo, indusse a
riguardare questa parola come araba
e si derivò da mana'ha, numerare, che
del resto è voce ebraica. Altri ricor-
sero ad al-mana'h, dono ; ma fra gli
Arabi gli almanacchi non si dona-
vano, come ora, e poi hanno il nome C
di taquìm. Il Mahn crede che Arabi ed
Ebrei, primi falibricatori di calen-
dari, abbiano formato questo nome
dal gr. ménachos. il giro della luna,
da men luna - cfr. mese - ch'era in-
dicato nell'orologio a sole. Almanac-
care ìntr.c0Tca.T d'indovinare il tempo:
fig. ftintasticare, far disegni in aria;
almanacchio sm. 1' alnianaccare fre-
quente; almanaccóne-óna sm. e f. chi
suole almanaccare; almanacchista sm. ^
scrittore d'almanacchi.
Alno sm. specie d'albero d'alto
fusto; lt. alnus (che alcuni raccostano
alla rad. di alto, altri interpetra da
*als-nus). Ora dicesi comun. ontano, .
che presuppone una forma *alnetanus
♦aunetanus da alnetum. luogo piantato
d'alni.
Aloè sm. erba medicinale amaris-
sima, nativa dell'Africa; è paroln,
semitica, venutaci attraverso il gre- E
co aloe.
Alpe sf. per lo più pi. Alpi, alti
monti e in particolare quelli che ri-
cingono l'Italia a settentrione; lt.
Alpes, (che Festo crede la fórma sa-
bina alpus, lt. albns, bianco, perchè
sempre biancheggianti di neve; ma
Servio attesta che è parola gallica;
celt. alp significa rupe). Alpino ad.
dell'Alpi; alpestre-èsfro ad. montuoso:
39
alt - ama
4a
fig. rozzo, zotico; da una forma *al-
pensis *alpensianus è alpigiano ad.
dell'Alpi: come sm. abitatore delle
Alpi, montanaro ; alpinista sni. chi
per stiidio o per diletto si propone
di salire i più alti monti; alpinismo
sm. l'occupazione degli alx'inisti; sub-
alpino ad. dicesi di luogo o popolo
che sta a piedi delle Alpi ; cis-alpino
A e trans-alpino ad. che è al di qua (cis)
o al di là (trans) delle Alpi. Probab.
alia stessa origine vuole riferirsi Al-
bióne, sf, nome poet. dell'Inghilterra.
Altèa sf. malva selvatica usata in
medicina: gr. althaia, che appartiene
ad àlth-esthai sanare.
Alto sm. fermata, nella frase ^fare
alto' fermarsi; td. halt, vb. halten
tenere, rattenere. L'interiezione alto!
alto là ! con la quale s'intima ad altri
B di fermarsi, è halt, imperativo del
vb. halten.
Amaca sf. letto sospeso. Alcuni lo
" derivarono dall'ol. hang-mat o hang-
mak; ma i:ioi si vide che è parola
della lingua Guarani'conosciuta dagli
Spagnuoli fino dal 1525.
Aiuiii'aeo sm. specie di pianta aro-
matica; nome orientale che conoscia-
mo della forma gr. amàracos ; amara-
cin-o ad. di amaraco. La forma popo-
C lare maiorana e maggiorana sf. dev'es-
sere alterata da un derivato *ama-
rucana.
Aiuare trns. aver caro, portare
affetto, essere invaghito ; It. am-are
(che alcuni rapportano all' ind. kam
bramare, amare) : riferito a cosa vale
desiderarla, prenderne diletto: col sog-
getto di cosa, richiedere, p. e. *gli
studi amano la quiete': ^ amar più o
meglio ' preferire ; ppr. amante per lo
P più come ad. ' amante di una cosa ' :
come se. chi è invaghito di persona
d'altro sesso; arndnsa* affetto, desi-
derio, anche donna amata. Probab.
da amante premesso s dispregiativo,
derivò *smanziere *smanzeria sman-
ceria sf. atto lezioso, blandizia, lu-
singa.; (meno verisimile è la deriva-
zione dall'aat. snieih. mod. schmeich-
elei blandizia, adulazione); smance-
róso ai. lozio.so. Pp. amato: amata sf.
■£ la donna di cui altri è invaghito. Lt.
ania'jili.s, it. amabile ad. che nierita
di essere amato: fig. soave, temperato:
detto di sapore, che trae al dolce;
opp. i;>a>i-dl'ilc non amabile; avv.|<inìa-
bàménte; amahilità sf. qualità di ama-
bilo: amatóre-tóra-frice sm. o f. chi o
cho pima: chi ha intelligenza e gusto
])er una cosa: chi coltiva un'arte senza
farne professione; lt. amatorius it.
amatòrio ad. che si attiene ad amo-
re. Tiis-amdre trns. cessar d' amare,
non amar più. marnare trns. amar di
nuovo: corrispondere all'amore al-
trui. Lt. amor-em. it. amóre sm. af-
fetto vivo verso persona o cosa : pra-
tica amorosa: desiderio ardente: cura,
riguardo: 'amor proprio' desiderio
di lode e di approvazione: 'amor pla-
tonico' amore ideale jsenza mistura
di sensualità, secondo la teoria del
filosofo Platone: 'il sommo e l'eterno
Amore' Dio: 'per amore di Dio'
per grazia; 'far all'amore" aver prati-
ca d'amore, dim. amorétto amor ge-
niale e leggiero; amorino figuretta del
dio Amore: fig. bel bambino: specie
di sofà per due persone in forma di
S da stare a tu per tu: una pianta
di giardino: amoruccio piccolo e leg-
giero amore; pegg. amorazzo amoret-
tdccio amore passeggero e disonesto.
Amoróso ad. attenente all'amore: che
sente amore : che ha buon cuore :
come sm. e amorósa fem. l'uomo e la
donna che si ama: attore o attrice
che In teatro fa le parti di amante;
dim. amorosétto amorosino; avv. amoro-
samente. Da un vb. *amorare, che dura
in qualche composto, è *amorabil&
amorévole ad. benevolo, cortese ; accr.
amorevolóne; avv. amorevolmente; amo-
revolézza sf. r essere amorevole. In-
namorare trns. inspirare amore: riii
accendersi d'ancore; pp. innamorato
-dia come sost. l'amante; dim. inna-
moratìccio innamorato tanto e quanto j
innamoraménto sm. l' innamorarsi e
l'essere innamorato. JJisamordre trns.
spegnere in altri l' amore, alienare
l'animo; pp. disamorato; avv. disamo-
ratamente senza amore; disamorévole
ad. non amorevole ; disamar evolézza sf.
l'esser disamorevole; disinnamoraménto
sm. l'essere disamorato. Amoreggidre
trns. fare all'amore, ma più per pas-
satempo che per affetto; amareggia-
ménto sm. l'amoreggiare. - Dalla rad.
stessa è lt. am-icus, it. amico ad. che
ama, benevolo, caro, poi accetto, pro-
spero; come sm. chi è legato ad al-
tri da consuetudine affettuosa : fem.
amica, vale anche donna con cui uno-
ha pratica non onesta; dim. amichétto,
accr. a niiCoHC grande amico; avv. ami-
camente: amicdre trns. rendere ami-
co: pacificare; riamicare trns. for tor-
nare amico; amichévole ad. da amico:
' all'amichevole ' di buon accordo ;
avv. amichevolmente; amicizia sf. be-
nevolenza e famigliarità di amici :
'in amicizia ' in confidenza : ' per ami-
cizia ' per piacere. Lt. in-iinicus, it.
inimico nimico e nemico ad. avverso,
contrario, odiato: come sm. chi odia
41
ama - amb
42
■e cerca il male della persona odiata:
esercito avversario: chi ha avver-
sione ad una cosa; avv. nimicaménte
nemicainénte; inimicare nimicdre nemi-
care trns. rendere nemico: trattare
nno da nemico o in modo da render-
lo nemico; nimichévole nemichévole ad.
fiero: da nemico; avv. nimichevnìménte
nemichevohnénte; iniinici-ia e mon co-
mune nemictzia sf. l'essere nemico. Sin-
copato da amicitat-em è amistà sf.
jioet. amicizia ; nimistà sf. poet. inimi-
cizia. Lt. amoenus, a. ameno ad.propr.
amabile, dicesi per lo più di luogo
che allieta l'occhio e ricrea l'aninio:
fig. gentile, dilettevole; ^capo ameno'
uomo sollazzevole; avv. amenamente;
amenità sa. tiMBlìtk di ameno; inamèno
e disamèno ad. non ameno.
Aliterò ad. di sapore contrario al
dolce ; lt. am-arus : tig. spiacevole, do-
loroso: come sm. anche risentimento;
dim. amarétto e amarino: come sm. in-
dicano una pasta dolce con mandorle
amare; amarogno amarognolo amanccio
alqvianto amaro; amarub'nto che sa di
amaro; j^egg. amaruccio ; avv. amara-
mente; lt. amarities amaritudinem, it.
aviarézza amaritildine, st'.ìt.nniaror-om,
it. amaróre sm. qualità di amaro, sapo-
re amaro: * amarezza ' fìg. cosa spia-
cevole: sentimento doloroso ; amardme
sm. insieme di cose in cui prevale il
.sapore amaro ; amarizzdre trns. ren-
dere leggermente amaro ; amareggiare
fig. turbare, affliggere; amareggiaménto
sm. l'atto e l'effetto dell'amareggiare;
inamarire trns. rendere amaro, fig. af-
fliggere. Lt. e it. amaricdre,* it. ram-
maricarsi vh. dolersi, lamentarsi; ram-
marico sm. il rammaricarsi: il rinno-
vare l'amarezza; rammaricìiio sm. il
lungo e prolungato rammaricarsi; a-
maricdnte ad. detto di succhi d'erbe e
d'altre sostanze di sapore amaro. Dal
sapore amarognolo una specie di ci-
liegia dioesi amarasca marasca aniari-
na amarena marineUa ; vino amarascato
vino fatto con amarasche; amarascM-
no e maraschino sm. rosolio che ha sa-
pore d'amarasca. Amareìln sf. specie
di camomilla; amardcciola sf. sorta
di ginestra coi rami di sapore amaro.
Ainsirra sf. fune con c\\\ un ba-
•stimento è legato a terra. Etim. in-
•certa. (Secondo il Pougens è dall'arb.
marra torcere una fune, marr fune;
il Diez propende per l' ol. marren,
ant. merren, legare, saldare). Amar-
i-are trns. tener fermo un bastimento
coU'amarra.
AiuaiirAsi sf. indebolimento della
retina e del nervo ottico che fa perdere
la vista, comun. gotta serena; gr. a-
maVirosis accecamento da amaurós
cieco (forse connesso a maùros moro,
scuro). Amauròtico ad. di amaurosi :
comesm. persona colpita da amaurosi.
Amsizzone sf. donna che abbia a-
nimo a consuettidini virili: in parti-
colare donna che va a cavallo ; gr.
Amazon. Le Amazzoni erano un po-
polo favoloso di donne guerriere, che
abitavano in Cappadocia sul fiume A
Termodonte. I Greci interpretavano
falsamente questo nome da a-mazós,
senza mammella, perchè favoleggia-
vasi ohe abbruciassero alle bambine
la mammella destra che era d' impe-
dimento in guerra. Probah. Amazónes
è una storpiatura greca d' un nonie
orientale. '^ Abito da amazzone' o sem-
plicem. * amazzone ' è il Umgo abito
nero che le donne usano nel cavalcare.
Amazzbnio ad. di o da Amazzoni. B
Aiubasciìita sf. ciò che si manda
a dire altrui per mezzo di terza per-
sona. In lt. v'è ambactus, iiomo di
servizio, che Feste dà per parola gal-
lica. (Alcuni vogliono riconoscerlo nel
celt. amaeth per ambaeth operaio,
contadino; il Mahn nel celt. ambi in-
torno e nell'armorico aketuz premu-
roso, diligente. All'opposto ilCrrimm.
r interjireta dal got. and-bahts che
sta dietro le spalle, ant-bak, servo). C
Da ambactus derivò il mlt. ambactia
e dalla ijronimzia fr. ambascia il vb.
ambasciare, portare un messaggio, da
cui ambasciata, messaggio : poi lega-
zione di maggior grado che uno stato
mantenga presso iin altro: le persone
che la compongono : il luogo dove ri-
siede. Nel primo senso dicesi anche
imbasciata, dim. imbasciafina. Ambascia-
tóre sm. chi porta un'ambasciata: mi-
nistro a capo d'un'ambasciata; feni. D
ambasciatrice-tóra moglie d'un amba-
sciatore; ambasceria sf. i personaggi che
il capo d'uno stato manda ad un altro
per cagione d'onore o per altro fine.
Aiubo ad. num. l'uno e l'altro; lt.
ambo, antico duale, rad. ambh tenere
insieme, abbracciare. Dicesi anche m.
ambi e fem. ambe. Come sm. ambo indica
due numeri che si giuocano al lotto o
due numeri collocati nella stessa fila
in una cartella della tombola; dim. E
ambnccio. E usato come prefisso nelle
forme ambi amb am an e significa dal-
l'una e dall'altra parte, intorno, p.
e. ^ ambi-destro, amb-agi am-putare,
ancipite ' : unito a due, forma ambidue
ambedue amendue tutti e due. Da in-
ter-ambo si formò entrdmbil'iino e l'al-
tro. Ad ambi corrisponde il gr. amphi,
che trovasi in *anfi-teatro anfi-bio '
ecc.
43
amb - amu
44
-imbra sf. sostanza resinosa, tra-
sparente, giallognola: unti qualità è
anche grigia; dall'arb. anbar, anb'r
che però non sembra d'origine ara-
bica. Dim. ambrétta pianta detta cen-
taurea moscata : sorta di fiore assai
odoroso: pelle conciata con odore di
ambra. Cfr. elettro.
Ambulsire vb. It. intr. andare in-
A torno, passeggiare. (Credesi derivato
da amb, dall'una e dall'altra parte:
V. ambo; altri però legge am-bu-lare
e vi trova la rad. ha camminare ; v.
base). In it. usasi scherzosamente nel
senso di andarsene per evitare un pe-
ricolo. Il pres. ambulo Rivenne sm.
nellefrasi ^prender l'ambulo ' andar-
sene, 'dare l'ambulo' mandar via.
Ppr. ambulante, come ad. che non ha
sede fissa, girovago: < ufficio postale
B ambulante' il vagone postale che viag-
gia nei treni delle strade ferrate : ^o-
spedale ambulante ' ospedale provvi-
sorio per le prime cure ai feriti in
guerra: 'cadavere ambulante' fig.
uomo rifinito, morto che cammina;
ambulanza sf. il servizio sanitario d'un
esercito in campagna; ambulatorio ad.
che non ha sede fissa: come sm. luogo
da passeggiare: spazio ricinto negli
editìzi : Med. luogo dove gli ammalati
C poveri vanno a farsi visitare gratui-
tamente dal medico. Sonn-dmbulo e not-
t-dìitbulo sm. colui che dormendo si le-
va e cammina e fa cose che suole fare
'veglìa.ndo; sonnambulismo sm. aftezione
delle funzioni cerebrali per cui uno
è sonnambulo. Fundmbulo sm. chi balla
sulla fune, acrobata. Lt. prae-ambu-
lus chi cammina innanzi agli altri,
it. predmbok) sm. introduzione ad un
discorso; dim. preambolétto. Forma pop.
D di ambulare *amb'larefu ambiare* am-
biei/tjiare* da cui dmbio sai. ambiatura sf.
quel passo affrettato dei cavalli degli
asini dei muli che non è ancora trotto:
' prender l'ambio ' fam. andarsene da
un luogo con una certa fretta.
Amen cosi sia, parola affermativa
ebraica.
Aiu«iista e amatista sf. pietra pre-
ziosa di color violetto; gr. a-méthy-
stos, daméthy, vino, methyein, ubria-
H carsi, con a privativo. Gli Antichi
attribuivano a questa pietra la pro-
prietà di attirare i vapori del vino e
liberare dall' iibriaohezza; quindi il
suo nome di lithos améthystos, pie-
tra contro l'ubriachezza; ametistino ad.
del color dell'ametista, leggermente
violetto; ametistina sf. pianta con fiori
d'un ceruleo vivissimo.
Ainmiiiicolo e ammenicolo sm. so-
stegno, appoggio: fig. aiuto, artifizio.
ripiego, cavillo ; lt. ad-min-iculum,
(che alcuni derivano da manus e sa-
rebbe ciò a cui la mano si appoggia,
altri da una rad. min sostenere, alfine
a mun-ire). Amminicoldre e ammenico-
Idre trns. sostenere con ammenicoli :
fig. usar cavilli: fantasticare ; amme-
nicolio sm. l'ammenicolare frequente
e continuato ; ammenicoló>ie-ó)iasxu .et'.
cavillatore, imbroglione.
Aiuniouiac:» sf. sostanza di acu-
tissimo odore e di sapore acre; gr.
ammouiakà ad. pliir. così detta dal-
l'oasi del deserto di Libia, dove sor-
geva il tempio di Giove Ammone e si
trovava questa sostanza ; ammoniaco-
ad. attributo d'una specie di sale e
e d'una specie di gomma resina; am-
moniacdle ad. di ammoniaca : ammo-
niacdto ad. che contiene o è preparato
con ammoniaca.
Aniuio sm. la membrana interna
in cui sta ravvolto il feto; gr. amuion,
ch'era anche la coppa in cui racco-
glievasi il sangue delle vittime; vien
riferito alla radice di emere, racco-
gliere.
Amo sm. uncinetto d'acciaio in
forma di piccola àncora, che serve a
pigliare i pesci; lt. hamus (ac-mus?
o gliam, gr. chamós?;. L'amo si rico-
pre con l'esca e «luindi usasi fig. per
lusinga, seduzione, inganno : ' mordere
all'amo' lasciarsi adescare dalle ap-
parenze. Amato ad. uncinato a guisa
d'amo. Da un dim. hamicinus pare
formato ancino sm. sinonimo di un-
cino.
Amdscino sm. specie di susino;
ambscina sf. il suo frutto. In lt. è pru-
nam damascenum, cioè pruno di Da-
masco, sicché coniun. amoscino è spie-
gato come un'alterazione di *dama-
scinum. Il Caix preferisce il port.
ameixa, prugna, alterato dall'arb. al-
mesmas.
Ampelos sost. gr. vite (forse con-
nesso ad ank curvare; v. ancorai: u-
sasi nel comp. amxjeloijrafia dottrina
della cultura della vite; ampelògrafo
sm. chi è dotto in questa cultura;
ampelogrdfico ad. attenente ad arape-
lografia; ampelidee sf. pi. famiglia di
pianto a cui appartiene la vite; am-
pelite sf. schisto che ponevasi per in-
grasso a piedi delle viti.
Amuléto sm. qualunque oggetto
si porti in dosso per superstizione
come preservativo da pericoli, malat-
tie o malie; lt. amuletum, (che il For-
eellini interpetra per amoletum da
a-moliri allontanare. Meno inverosi-
mile sarebbe il gr. àmylon. specie di
focaccia, quali sappiamo che si offri-
45
amu - ano
46
vano sugli altari e sullo tombe per
propiziarsi gli dei, e gli spiriti dei tra-
passati. Ma proli, è parola straniera).
Anidrca amórca e comun. mói'chia
sf. feccia dell'olio; It. amurca e aniur-
ga dal gr. amórge, tema merg staccare;
morclii'Uo ad. attributo d'olio che fa
molta mordila; morchióso mi. ipiono di
morchia.
Anacreóntico ad. attributo di ver-
so, stile, componimento simile a i^uelli
ilidl'antico poeta greco Anacreonte;
anacreontica sf. canzonetta di genere
anacreontico.
Anan^isso sm. pianta e frutto ve-
nuto col suo nome ananas dalle An-
tille.
Anatra e ànitra sf. specie di uc-
cello aquatico; It. anat-em con r in-
serito. (La forma gr.néssa da *net-ja
condurrebbe alla rad. di nat-are, nuo-
tare, e sarebbe la nuotante.) Dim. a-
natrella anitrella, anatrino-ina anatròt-
to , anatrocco anitròccolo ; anitrdia sf.
luogo dove si tengono le anitre; ani-
trina sf. pianta palustre onde volen-
tieri si pasce l'anatra; anatrdreiwtr.
fare il verso degli uccelli detti ger-
mani, che sono della specie delle ana-
tre.
.inca sf. l'osso che è tra il fianco
e la coscia. Etim. incerta. (Alcuni
la considerano come il foni, del It.
ancus, curvo; altri lo traggono dal
gr. ànke, piegatura; altri dal td. an-
ke, aat. ancha, nuca; meglio il Btigge
dal td. hanke, femore, coscia): 'bat-
tersi l'anca' fig. mostrar dolore, di-
sperazione; ancdre intr. batterò il fian-
co nel respirare; ancacciuto ad. che ha
grosse anche. Da una forma *ex-an-
care viene sciancato ad. che ha rotta
o guasta l'anca, zoppo; sciancarsi vb.
divenire sciancato.
-Vncla sf. imboccatura o linguella
di vari strumenti a fiato; dal fr. han-
che. canna (che il Ménage deriva dal
It. ames aniitem forcella, ma pare in-
vece l'aat. ancha tibia della gamba).
Ancora sf. strumento di ferro con
«lue raffi uncinati, con cui si ferma
la nave al fondo; It. ancora dal gr.
ankyra, rad, ««/e curvare, piegare; dim.
ancorétta; ancoròtto sm. piccola ancora
che serve per tonneggiare; spr. anco-
r uccia; ancorare trns. e rifl. gettare
l'ancora, fermar la nave; pp, ancorato
come ad. fatto a foggia d'ancora; an-
coratijre sm. chi sa ancorar bene; an-
cordio sm. chi fa ancore; ancoraggio
sm. l'ancorarsi: dazio che si paga per
ancorare in un porto. Dalla rad. stes-
sa è gr. ankylos, ricurvo, da cui an-
k.vlosis, it. anchilòsi e ancilòsi sf. l'irri-
gidirsi di un'articolazione; anchilope
sm. gonfiettiuo al canto interno del-
l'occhio (gr. op-s); ancilotoima sf. ta-
glio del freno della lingua. Gr. an-
kón piegatura, insenatura, da cui il
nome di Ancóna. Qtii il Bezzember-
-gar riferisce anche gr. àngos, vaso,
dim. angion, da cui angioite sf. infiam-
mazione dei vasi sanguigni del corpo
limano; angio-logia sf. parte dell'ana- A
tomia che tratta dei vasi sanguigni.
- La stessa rad. è uell'ant. It. ancus,
curvo, col braccio rattratto, e forse
anche nel sost. ancus servo, soggetto,
da cui dim. ancilla, it. ancella fante-
sca. Una formazione corrispondente
al gr. ankylos pare It. angulus (ben-
ché altri lo connetta ad aiig stringere;
V. angere) it. angolo sm. l' incontro di
due linee: fig. cantone, luogo riposto:
'angolo facciale' quello formato da B
due rette che partendo l'una dal pun-
to più sporgente della fronte, Taltra
dal buco dell'orecchio, s'incontrano
nei denti incisivi superiori ; dim. an-
golétto angolino angolettlno angoliiccio ;
angoldre ad. posto ad angolo: che ha
angoli ; avv. angolarmente ad ango-
lo; angolarità sf. qualità di angola-
re; angoldto ad. che è a forma d'an-
golo; angolóso ad. che ha angoli; ango-
lino ad. che ha più angoli. Triangolo C
sm. figura con tre angoli e tre lati;
dim. triangolétto trianqoUno ; triango-
lare triangolato ad. che ha tre angoli;
avv. triangolarmente ; triangolarità sf.
l'essere con tre angoli, l'aver figura
di triangolo; triangolazióne sf. serie di
operazioni geodetiche che hanno per
fine di rilevare un terreno e misurare
distanze mediante grandi triangoli
concatenati; quadrangolare ad. che ha
quattro angoli; rettangolo ad. che ha D'
angoli retti: sm.-figura di quattro lati
con angoli retti; dim. reftangolétto ;
reitangoldre ad. che ha angoli retti;
equiàngolo ad. attributo di poligono che
abbia angoli eguali; acutàngolo e ottu-
sàngolo ad. attrib. di figura con angoli
acuti od ottusi. Dalla rad. stessa è
It. uncus che dura nel comp. adunco
ad. ritorto in punta. Forma dim. di
uncus è uncino sm. piccolo strumento
per lo più di ferro, ritorto e aguzzo: E
fig. occasione, appicco; dim. uncinétto:
uncinèllo quello usato dalle donne per
agganciarsi le vesti ; uncinare tms.
pigliare con uncino; auncindre trns.
curvare a guisa d'uncino; uncinato ad.
che è a forma d'uncino. - Una forma
più semplice della rad. stessa è ale, da
cui It. *ac-nus ànus propr. cerchio,
it. ano sm. l'orifizio esterno dell'inte-
stino retto; anale ad. dell'ano; dim.
47
and - ane
43
anello sm. cerchietto di metallo che
si i>orta nelle dita per ornaniento: es-
sendo usato nel matrimonio, ^dare o
prendere Tanello' vale sposare: og-
getto piegato in cerchio p. e. anello
delle chiavi, delle forbici, dei capelli
ecc.; ^ anello di Saturno' cerchio lu-
minoso intorno a questo pianeta: an-
ticamente usavasi l'anello come sug-
A gello, quiiitli ' anello del Pescatore '
un sigillo della curia romana conl'i-
magine di S. Pietro; dim. anellétto anel-
lino, spr. andluccio, anelliizzo, accr.
anellóne: aneUòtti poi agnellòtti sm. pi.
specie di pasta da minestra fatta ad
anelli; anellóso ad. fatto ad anelli;
anellide sm. animale d^ genere dei
vermi che pare fatto ad anelli, come
la mignatta; aneUare e comun. inanel-
lare trns. dare forma di anelli, dicesi
B specialm. dei capelli; pp. anelldto ina-
ìwìlato; anellatiìra sf. il modo di anel-
lare i capei ;i. Dim. It. amìlus. da etti
anulare ad. attributo del quarto dito
della mano, in cui suolsi portare l'a-
nello, della pietra incastonata nel-
l'anello, dell'eclissi che copre il cen-
tro del sole lasciando visibile un cer-
chio luminoso all'intorno.
Andare intr. muoversi da un luogo
all'altro, camminare, procedere, av-
C viarsi. Etim. ignota. (Congetture mol-
te : i più da ad-nare annare. mlt. a-
nare, nuotar verso, corrispondente
ad ad-ripare arrivare ; il Muratori da
ad-itare aud'tare, come audito da adi-
tus; il Grober da amb-itare; il Thom-
sen da ambulare; il Langensiepen da
addere poi *addare, sottinteso gra-
dum; il Settegast da addere *addare
per admovere; il Forster da (v)ade-
re; il Cornu da enatare 'anatare *ani-
D tare *anidare. Potrebbesi aggiungere
*ant-are da ante ; cfr. avant-iare a-
vauzare da ab ante). Andare è difet-
tivo o mescolò la sua coniugazione
con le forme di vadére; la somiglianza
col vb. dare produsse il perf. ^andiedi '
parallello ad 'andai '. Andare fu tra-
sjjortato avari movimenti, comequel-
li delle macchine, dell'orologio ecc.
fig. significa tirare avanti, durare,
proceder bene, riuscire: detto di mo-
E nete e carte di valore, aver corso:
poi convenire, essere adattato, pia-
cere, occorrere, bisognare ecc. rifl.
partirsi, dileguarsi: «andare a male:
al diavolo" rovinarsi: «andare a ge-
nio, a sangue, a' versi' piacere: «la-
sciar andare' non curare: «andar nel
numero dei più' morire: «andar su'
detto d'opera teatrale, essere posto
in scena: col gerundio dei verbi in-
dica azione continua, p. e. «andar fa-
cendo dicendo" ecc. Come sm, andare
è l'atto e il modo di chi va: lìg. mo-
do usanza consuetudine stile: anche
viale, viottolo, corridore, corsia, mar-
ciapiede: «a lungo andare' seguitan-
do per molto tempo : « a tutto an-
dare' di gran passo, senza intermis-
sione; dim. andarino piccolo viale.
Andiri-viéni (assimilato da andari-vie-
ni) sm. l'andare e venire di gente per
la medesima via. Ppr. andante che
va, continuo : detto di mese ed anno,
presente : di persona, non rigoroso,
alla buona: di lavoro fatto, ordinario,
senza diligenza: di stile, facile, senza
studio : Mus. dicesi del movimento
fra l'adagio e l'allegro, ed usasi an-
che sost. ; dim. andantino ; avv. andan-
temente senza interruzioni o difficoltà;
andantczza sf. scioltezza, affabilità,
disinvoltura; pp. andato, vale anche
speso, perduto, rovinato; andata sf.
l'essere andato : modo di andare: «da-
re l'andata " lasciar libero; pegg. an-
datacela; andatura sf. maniera di an-
dare, di camminare; andaménto sm.
l'andare: fig. modo di procedere di
cose e di persone: Mus. movimento
richesto dal carattere del comiioni-
mento; andana sf. spazio di terreno
per il quale i funaiuoli vanno, ingiù
e in su per torcere o filare la canapa;
andazzo sm. usanza ricevuta da molti
ma di poca durata, Bi-anddre intr.
andar di nuovo : trns. ripercorrere
con la memoria : esaminare di nuovo :
rileggere; riandaménto sm l'atto e -'ef-
fetto del riandare. T ras-andare trns.
omettere, trascurare ; pp trasandato,
come ad. trascurato; trasandaméntosm.
il trasandare. Mal-andare intr. gua-
starsi, corrompersi. Unito a via è
viandante sm. chi va per via, chi viag-
gia.
Andróne sm. audito che dalla porta
di casa mette al cortile interno. Al-
cuni lo interpretano come antróne
accr. di antro; ma è più verisimile
che sia il gr. andrón, sala e parte
della casa antica destinata agli uo-
mini (àndres) ch'era appunto vicina
alla porta, laddove il gineceo era nella
partf interna.
Anéiuoiie e anemolo sm. sorta di
fiore jierenne a colori vari e vivaci ;
gr. anemone, probab. parola straniera.
Aneroide ad. attributo di barome-
tro senza li(|uido ; è formato dalle pa-
role gr. a-nero-eidés. cioè d'a pri-
vativo, nerón acqua, eidos aspetto.
Aneto sm. pianta simile al finoc-
chio; gr. ànèthon; anelino ad. fatto
con infusione di aneto.
Aneiirism:» sm. dilatazione mor-
49
ang - anc
50
bosa delle arterie o della cavità del
cuore; gr. an-eùrysnia, da eury-nein,
dilatare; aneurismatico ad. attenente
ad aneurisnia.
Aliselo e angiolo sm. spirito di
quelli che s'imaginano fare corona a
Dio ed essere suoi messaggeri e so-
gliono rappresentarsi in figura di gio-
vani alati; gr. àngelos nunzio mes-
saggero (rad: gal? cf. gallo) : fig. per-
sona piena di dolcezza e bontà: bam-
bino morto: ^angelo custode' l'angelo
che secondo la dottrina cristiana ve-
glia su ciascun uomo: fig. protettore,
guida: anche nome proprio, fem. An-
gela: ^ pesce angelo' il pesce reina
o spada; dim. angelétto-étta angelino
angioUno- ina, avgelùccio; angelico .ad.
d'angelo: che è a guisa d'angelo, bel-
lissimo |o buonissimo; avv. angelica-
mente. Gr. eu-angélion buona novel-
la, it. evangelio, e vangèlo, sm. cia-
scuno dei quattro scritti del Nuovo
Testamento che narrano la vita ed
espongono la dottrina di Gesù, re-
cando agli uomini la buona novella
della loro redenzione ; evangèlico ad.
dell'evangelo, conforme ad esso: 'chie-
sa evangelica' è una confessione pro-
testante che tiene per regola di fede
soltanto gli evangeli : i suoi membri
sono detti 'evangelici'; avv. evange-
licamente: evangelizzare trns. iiisegnare
la dottrina di Cristo; evangelista sm.
ciascuno dei quattro scrittori di evan-
geli ; evangelizzatóre sui. chi o che
evangelizza; evangelistdrio sm. libro
o codice in cui sono stampati o scritti
i vangeli da recitare nelle messe del-
l'anno.
AiiKPi*e vb. It. da una rad. angli
stringere, soffocare: fig. affannare: in
it. sene trova qualche forma in poesia.
Ne derivano: angore sm. passione che
stringe l'animo; angina sf. infianima-
zione della gola che stringe le fauci ;
anginóso ad. d'angina, attenente ad
angina. Lt. angustus, it. angusto ad.
stretto: fig. misero, limile; angustia
sf. strettezza: mancanza di spazio e
di tempo: fig. affanno, miseria, inquie-
tudine, incapacità; angustiare trns.
dar motivo d'inquietudine, di trava-
glio; angustiéso ad. pieno d'angustia:
che cagiona angustia; avv. angustio-
saménte. Forma pop. di angustia è an-
gòscia sf. difficoltà di respiro, amba-
scia: fig. grave a,f(anno;angoscidretrns.
cagionare angoscia; angoscióso ad. che
dà o sente angoscia; avv. angosciosa-
mente. Lt. angi-portum. it. angipòrto
sm. viuzza stretta. Lt. anxius. it. dn-
sio ad. affannato, sollecito, timoro-
so: ansili sf. agitazione d'animo : bra-
mosia irrequieta ; ansietà sf. agita-
zione grande cagionata da un male
che si teme: desiderio ardente; ansióso
ad. che vive in ansia: bramoso; avv.
ansiosamente ; lt. anxiare, it. ansidre e
ansdro intr. respirare affannosamente;
- ppr. ansante clie ansia, trafelato; an-
saménto sni. l'ansare. Da ansia nella
forma pop. axia il Caix deriva am-
bascia sf. difficoltà di respiro : affanno A-
prodotto da soverchia fatica : fig. af-
flizione gravissima. (Non è verisimile
la derivazione dell'Erich dal gr. am-
phasia per a-phasia, il non poter par-
lare, mancanza di voce derivata dal-
l'affanno). Trambascidre intr. essere in
grande ambascia; yì'p. trambasciato, co-
me ad. pieno d'ambascia: fig. agitato
da grave afflizione ; trambasciaimnto
sm. il trambasciare.
Aiislicria angaria sf. violenza B
usata ad altri senza ragione : aggra-
vio: cattivo trattamento; è parola per-
siana, passata nel gr. angareia. Gli
àngaroi erano corrieri dello stato,
posti di stazione in stazione ^jel vasto
impero dei Persiani, i quali avevano
facoltà di requisire e d'imporre alla
popolazione tutto ciò che occorreva
al loro servizio. Cosi angareia prese
il significato di prestazione forzata e
gratuita, e poi, dagli abusi che com- O
mettevano gli angari, anche di estor-
sione, violenza, sopruso. Angariare
trns. opprimerò con angherie; anga-
riatóre-frice sva.t. ohi oche usa angherie.
Angli» sf. nome dato all'Inghil-
terra dal popolo germanico degli An-
gli, che la invasero dopo i Sassoni.
Anglicano ad. che professa la religione
riformata dominante in Inghilterra,
detta chiesa o confessione anglicana ;
anglicanismo e anglicanèsimo sm. quel D
sistema religioso'. Dalla pronunzia lo-
cale ili english viene inglese ; tradotto
da England è Inghil-térra cioè paese
degli Angli.
Angue sm. anfibio squamoso: poet.
serpe; lt. anguis (che alcuni racco-
stano ad ang-ere, stringere, altri al
gr. éch-is ed óph-is). Ad. poet. angui-
chiomato angidcrinito che ha serpi per
capelli; anguimano fu detto l'elefante
per la proboscide. Dim. lt. anguilula, E
it. anguilla sf. pesce simile all'angue;
dim. anguillétta, anguillina; anguillaia
sf. e anguilldre sm. luogo pantanoso
dove si prendono anguille; di qui il
paese AqW Anguillara presso Roma.
Angdria sf. pianta e frutto sottile
e torto come i cetriuoli, di colore
giallognolo: anche cocomero ; è parola
persiano-aramea, che appare nel bi-
zantino angvirion, raccostato ad àngos,
51
ani - ani
vaso. I cocomeri vuoti si usarono e
s'usano ancora in campagna come
vasi. (L'etini. del Larramendi dal lia-
sco non ha alcuna verisimiglianza).
Anice e anace sm. pianta con pan-
nocchia simile al finocchio e coi semi
di sapore aromatico; gr. ànison, che
non pare d'origine greca. S'usano an-
che le forme agge ttivali a» i'ciio e «»if/ ciò.
A Anacini sm. pi. confettura minutis-
sima composta di chicchi di anaci co-
perti di zucchero ; anaci'ìto ad. che ha
odore o sapore d'anace. Dalla forma
frane, anisette e 1' it. anisétta sf. ac-
quavite con sapore d'anace.
Anima sf. ciò che nell'uomo sente
e pensa: It. an-ima, rad. an spirare,
quindi nel primo senso il respiro, poi
la vita fisica: fig. persona viva: sin-
co]). in an'ma divenne alma poet. :
B ^ stato d'anime' registro di popola-
zione : ciò che dà vita, moto, impulso,
p. e. 'essere l'anima d'un'impresa' :
coscienza, p. e. 'avere un delitto sul-
l'anima': 'darsi all'anima' darsi alle
cose di religione per salvare l'anima:
'cura d'anime' direzione spirituale
dei fedeli: ciò che sta dentro a molti
oggetti, p. e. il seme di vari frutti, il
nocciuolo dei bottoni, la piastra in-
focata nel ferro da stirare ecc.; It.
C animus it. animo sm. lo spirito in
quanto sente e vuole: fig. disposizione,
proponimento, ijreseutimento, opinio-
ne: 'dare o darsi animo' dare o pren-
dere coraggio; dim. ammétta piccola
anima: patena con cui si copre il
calice: specie d'armatura: sostanza
chiusa nel foro d'un dente cariato;
dim. vezz. animtna: «)«i»iè??a gianduia
bianca negli animali da macello: val-
vola che agevola il passaggio dell' aria;
D animelldta sf. parte della gola negli
animali da macello; spr. animuccia
animuccio anima meschina: fig. per-
sona timida; pegg. animdccia ; animis-
j«o sm. dottrina che ammette l'anima
come causa prima d'ogni azione noi
corpi organizzati; animale ad. diesi
attiene ad essere vivente e semovente:
come sm. essere vivente, per lo più
bestia: fig. uomo grossolano ed igno-
rante: 'regno animale' l'insieme degli
E animali; dim. e vezz. animaletto ani-
ìnulino, spr. animalùccio animaliizzo ;
accr. animatone : fig. iiomo ignorante;
pegg. animaldccio animaluccidccio be-
stiaccia: uomo che operi da bestia;
animalità sf. il complesso degli attri-
buti degli animali; animalésco proprio
e degno di animale; avv. animalesca-
mente; animalista sm. chi ammette ohe
gli embrioni sieno vivi nel seme del
padre; animóso ad. coraggioso, ardito;
avv. animosamente : aìiimnsità sf. pre-
occupazione cagionata da interesse
a da parzialità: avversione; animdt'e
trns. infondere l'anima: fig. dare vi-
vacità incremento coraggio, eccitare;
pp. animato, come ad. che ha l'anima:
fig. vivace, espressivo, affettuoso: ina-
nimdto ad. che è senz'anima: non vivo:
non organizzato; avv. animatamente;
animatóre-trice sm. e f. chi o che dà
anima o animo; animazióne sf. l'atto
del dare o di ricevere la vita: fig.
calore, vivacità; rianimare trns. ani-
mar di nuovo : fig. ridare coraggio,
vigore; dis-animdre tvas. scoraggire;
inanimire trns. fare animo, incorare.
Lt. ex-animis, it. esanime ad. che non
ha più anima, morto; esanimdre trns.
rendere esanime; esanimazióne sf.l'atto
e l'effetto dell'esanimare o disanima-
re. Lt. sem-animis it. semi-dnime ad.
mezzo morto. Un-dnime ad. concorde;
avv. unanimemente ; unanimità sf. con-
cordia, uniformità d'opinioni, di voti.
Equ-dnime ad. d'animo sempre eguale
(v. equo;, tranquillo, moderato, im-
parziale; equanimità sf. qualità di e-
quanime. Long-dnime ad. che sa atten-
dere, paziente; longanimità sf. qualità
di longanime. Magnànimo ad. d'animo
grande, generoso (v. magno); avv. ma-
gnanimaménte; magnanimità sf. gran-
dezza e generosità d'animo. Dalla
frase lt. 'animum advertere' rivolger
l'animo ed anche punire, si formò
animavversióne sf. osservazione, consi-
derazione,' riprensione aspra. - Al lt.
animus corrisponde in gr. ànemos, sof-
fio, vento, da cui i composti: anemò-
metro sm. strumento che misura il ven-
to, cioè ne indica la direzione, la du-
rata, la velocità; anemoscòpio sm. stru-
mento per osservare(skopeìn) le varia-
zioni del vento; anemografia sf. descri-
zione dei venti (v. graphein) ; anemo-
manzia sf. divinazione (cfr. mania) del
futuro dall'osservazione del vento. -
Dalla stessa rad. vieu derivato lt. a-
lare per *an-lare, poi baiare, spirare,
pp.halitum, it. alito sm. respiro, fiato,
lieve soffio di vento; intens. alitare
intr. soffiar lievemente. Da *iu-ha-
lare si formò inalazióne sf. il respira-
re sostanze vaporose. Lt. ex-halare,
it. iesaia>'e trns. emettere vapori, odori
ecc. 'esalar l'anima' morire: intr.
uscire e spandersi intorno, detto per
lo più di cattivi odori ; esaldbile ad.
che può esalare; esalo esalaménto sm.
evaporamento; esalazióne sf. l'esalare:
vapore od odore che esala. Alterato
da esalare è asolare intr. soffiar leg-
germente, detto di venticello: trns.
sciorinare all'aria; dsolo sm. soffio
53
54
leggero. Da esalare è alterato anche
scialare trus. e assol. che dal signi-
ficato di spiegare al vento passò a
quello di buttare all'aria, fare sfog-
gio di cheochesia, p. e. d'abiti, pranzi
ecc.; scialo sm. lo scialare, jìompa,
magnificenza: 'fare scialo' fare gran
consumo; scialane sm. chi sciala molto,
dissipatore; scialacquare trns. e assol.
spendere profusamente, dissipare il
patrimonio; (il Caix lo spiega conia
combinazione di scialare liquare: il
Ménage lo deriva da ex-ad-aquare. al-
tri da scialare ed acqua, che sarebbe
un composto senza analogia) ; scialac-
quo scialacquaménto sni.lo scialacqua-
re; scialacquatóre-trlce e scialacquóne-
óna sm. e f. chi o che scialacqua;
scialacquio sm. lo scialaquare conti-
nuato. Da ex-lialitus pare derivato
*scialto poi scianto sm. riposo dopo il
lavoro, svago. Composto con la parti-
cella an, su, o secondo altri con an pri-
vativo, è It. an-hel-aro, it. anelare intr.
respirare con forza e frequenza, ansa-
re: fig. desiderare ardentemente; ppr.
anelante e ad. anela ansante; It. an
helitus, it. anelito sm. respiro forte
e frequente ; avv. anelantemente con
anelito. Metatesi di anelare è alenare,
intr. alitare, alena* léna sf. respira-
zione: fig. vigore, gagliardia; a??e«a»'(;
trns. mettere in lena, invigorire ; al-
lenaménto sm. l'allenare. -Dalla stessa
rad. an pare formato il gr. àsthma
per *an-sthma, it. asma sf. difficoltà
grave di respiro; asmatico ad. che sof-
fre d'asma: fig. stentato, interrotto
spesso. Asma fu alterato in ansima
sf. difficoltà passeggera di respiro;
ansimare intr. avere l'ansima.
.inno sm. lo spazio di dodici me-
si; It. annus, (*ac-nus curvo? o *at-
nus?); » anno solare' il tempo in cui
si compie un giro della terra intorno
al sole, cioè 3t3> giorni 5 ore 48 minuti
51 secondi e 6 terzi: «anno civile' il
periodo stesso cominciando dal 1 gen-
naio, detto perciò 'capo d'anno' 'an-
no lunare ' il tempo di dodici giri della
luna intorno alla terra, cioè poco più
di Seigiorni: ' anno bisestile ' v. sei:
'annodi grazia o anno del Signore'
quello che si conta dalla nascita di
Gesù: 'anno santo' quello del giubileo
presso gli Ebrei, che ricorreva ogni
cinquant'anni: ora ogni venticinque :
'aunoscolasticoo accademico' il tempo
che corre fra l'apertura e la chiusura
delle scuole: pi. ««ne usasi anche per
teomii, età: 'cent'anni, mill'anni' un
tempo lunghissimo: 'parerti milTanni'
attendere con grande impazienza, de-
siderare ardentemente ; dim. e vezz.
annètto annareìlo annerello ; spr. annilc-
cio anno scarso a raccolta. Malanno
sm. propr. cattivo anno, vale disgra-
zia, malattia, grave danno; dim. Wio-
lanniiccio piccola malattia; malanug-
(jia o malandggio vale propr. abbia ma-
lanno, od è imprecazione volgare. An-
nate ad. d'anno : per lo più sm. pi.
storie narrate per ordine d'anni ; an-
nalista, sm. scrittore di annali; dn- A
nuo annuale ad. che dura un anno:
che accade ogni anno: dotto di pian-
ta, che vive un anno: annuale o anno-
vaie sm. il corso dell'anno rispetto
alla temperie delle stagioni, alla rac-
colta delle messi; avv. annualmente
ogni anno, d'anno in anno ; annualità
sf. somma di denaro che si paga o si
riscuote ogni anno; annuario ad. an-
nuale: come sm. jjubblicazione periodi-
ca di ciascun anno sopra date materie; B
annóso ad. che ha molti anni, jier lo
più dicesi di alberi; annata sf. il tempo
d'un anno : la qualità sua rispetto alle
meteore, alle raccolte ecc.; dim. an-
natina, pegg. annataccia. Da annus
suolsi derivare It. e it. annòna sf. le
raccolte dell'anno : vettovaglia: tutto
ciò elle concerne il vitto d'un paese;
(il Próhde da *asnoua corrispondente
al got. asans, td. ernte) ; annonàrio ad.
che concerne l'annona. Annotino ad. C
dicesi de' frutti degli iignelli nati e
cresciuti nel corso dell'anno. Lt. hoc
anno, in quest'anno, it. volg. uguanno,
poi *aguanuo e da questo *aguannotto
avannòtto sax. pesce fluviale dell'anno
stesso, che non ha più di un anno. Lt.
per-ennis, it. perenne ad. propr. che
dura tutto l'anno, poi perpetuo, con-
tinuo; 'acqua perenne' che scorre
sempre : 'pianta perenne ' sempre ver-
de; avv. perennemente ; perennità sf. D
qualità di perenne. Lt. soU-ennis (sol-
lus tutto, intero) che è o si fa tutti
gli anni, it. solenne ad. che ha grande
apparato, gran pompa; avv. solenne-
mente; so?e(nu'tà sf. qualità di solenne:
cerimonia solenne: il giorno in cui
cade: formalità stabilite dalla legge
per la conclusione dei contratti ; so-
lenni'zdre trns. celebrare con solen-
nità; solennizzaménto sm. il solenniz-
zare; molti sono i composti coi nume- R
rali: quinquenne setfènne decenne undi-
cenne dodicenne ecc. ventenne trentenne
ad. che ha 5, 6. 7, 10. 11, 12, 2), 30 anni;
biènnio, triènnio, quadriènnio, quinquèn-
nio sessènnio settènnio decènnio •ventèn-
nio sm. spazio di 3, 4. -5, 6, 10, 20 anni;
biennale trienndlequadrienndlequiHque7t~
naie sessennale settennale decennale ad,
che dura o avviene ogni 2, 3, 4, 5, 6,
10 anni. Cfr. maggiorenne.
ano - ant
56
Anoclfiio ad. che toglie o mitiga i
dolori: attributo di rimedi che cal-
mano dolori; gr. an-ódyuon, composto
di odjne, dolore, con an privativo.
Ansa sf. manico ripiegato e unito
nelle due estremità al corpo d'un vaso;
It. ausa, che alcuni intorpetrano per
*am-sa raccostandolo ad umerus : fig.
appicco, occasione, pretesto, per lo
A più coi verbi dare, pigliare, prendere.
Dim. It. ansula, it. ansala anello den-
tro alla campana, a cui si attacca il
battaglio; ansula era l'occhiello delle
corregge nei calzari e quindi it. cisoia
sf. occhiello nel vestito.
Diversa da qviesta è la voce td. ansa
che significò schiera, compagnia, so-
cietà di commercio. Da qui anseatico
ad. attributo delle città di Amburgo
Brema. LubeccaFrancoforte, ch'erano
B confederate in un'ansa.
Aiiserèllo sm. oca giovane; dim.
del It. anser, oca (ind. hansa, td.gans,
gr. chén).
Aiith-os sost.gr. fiore, trovasi in an-
thologia sf. propr. raccolta di fiori, flo-
rilegio, fig. antica raccolta de' migliori
epigrammi d'autori greci: it. antolo-
gia sf. Ta,ccolta.dì scrìtti scelti. Gr. po-
ly-àntheia, it. polianfèa sf. raccolta di
molte (poly) cose sotto i loro propri vo-
C caboli o sotto speciali categorie. Grr.
ex-ànthema, efflorescenza, it. esantèma
sm. eruzione cutanea rosseggiante, fi-r.
anthero- fiorente, da cui it. antei'a sf.
parte essenziale dello stame dei fiori
che racchiude il polline e la polvere
fecoudatrioe. Il Desfontaines formò il
comp. ail-anthos fiore d'aglio, it. ai-
tanto sm. per denominare lina pianta
asiatica. Col gr. sjjìlos, macchia, pare
composto spildnto sm. specie di pian-
D ta e fiore, e significherebbe fiore mac-
chiato.
Aiithropos gr. uomo (credesi da
andrà, uomo, e ops, aspetto, figura);
è conservato in alcuni composti. Fil-
dntrojìo sm. amante (philos) degli uo-
mini, disposto a beneficare; filantro-
pia sf. amore operoso por tutti gli uo-
mini; filantròpico ad. attenente a fi-
lantropia: da filantropo; &v\-. filantro-
picamente. Misantropo chi odia (my-
]E seìn) gli uomini, per lo più chi se ne
sta solitario e schiva i contatti altrui;
misantropia sf. mala disposizione d'a-
nimo verso gli uomini; misantropico
ad. da misantropo; avv. misantropica-
mente. Antropo-faijo ehi mangia (pha-
^ein) uomini, barbaro dell'infimo gra-
do; antropofagia sf. l'uso di mangiare
uomini. Antropo-logia sf. scienza che
studia l'uomo : Teol. figura per cui le
sacre scritture attribuiscono a Dio
azioni e affezioni limane; antropologo
sm. chi è dotto in antropologia; antro-
pològico ad. attenente ad antropologia ;
avv. antropMlogicaménte. Antropo-mòr-
/o ad. che ha forma (morphé) d'uomo;
antropomorfismo sistema religioso che
attribuisce alla divinità le forme, le
mutazioni, le passioni umane; antro-
poìaorflta sm. chi professa l'antropo-
morfismo.
Aliti ante avv. It. di fronte; pri-
ma : si conserva in alcuni composti,
p. e. 'anti-camera anti-vedere ante-
-porre ante-lucano ' ecc. Comparativo
anterióre Si'l. che è nella parte davanti:
precedente ; avv. anteriormente; ante-
riorità sf. priorità, antecedenza. Xe de-
riva It. antiquus da *antic-vus, it..
antico ad. che è da lungo tempo: che
fu molto prima: dall'opinione che in
tempi remoti gli uomini fossero mi-
gliori si spiegano le frasi ^probità an-
tica, fede antica, uomo antico 'cmodo
avvb. ab antico àa> tempo antico : l'antico
sm. il fare, lo stile &ntico: gli antichi
gli antenati, gli uomini di molti secoli
a dietro; dim. antichécto un po' antico,
pegg. anticdccio: all'anticaccia modo
avvb. in modo rozzo e trascurato; avv.
anticamente; antichità sf. l'essere anti-
co: il mondo, le abitudini, i monumenti
antichi: ^ antichità classica ' il mondo
greco-romano; anticaglia sf. cosa anti-
ca: pl.oggetti antichi usciti d'uso; pegg.
anticaglidccia ; antiquàrio sm . inten-
dente e raccoglitore di cose antiche;
antiquaria sf. studio e scienza dell'an-
tichità; It. antiquare. pp. antiquatns,
it. antiquato ad. andato in disuso. Lt.
ab ante, it. avanti avv. eprep. di rim-
patto, poi indica progresso nello spa-
zio, progresso e priorità di tempo, p.
e. ' tirare avanti ' continuare, ' la sta-
gione è avanti ' è inoltrata, ^ per l'a-
vanti' nel tempo jiassato. Dalla forma
fr. avant sono i composti ^ avanabrac-
cio avanguardia avamposto avantre-
no ' ecc. Da una forma * abantiare
venne avanzare trns. e intr. spingere o
spingersi avanti: promuovere o essere
promosso a maggior grado: sporgere
in fuori: il rimanere d' una parte dopo
l'uso fatto: soprabondare: scampare
ad una strage , a naufragio, alle in-
giurie del tempo: essere creditore pro-
jir. d'un residuo: fig. superare; avanzo
sm. residuo, ciò che rimane di cose
consunte o rovinate: guadagni: * d'a-
vanzo ■ soprabondante . per soprap-
più; avanzato pp. detto di persona, at-
tempato; dim. nvanzatétto avanzatòtto:
di stagione, progredita: ^jjosto avan-
zato ' quello vicino al nemico: ' tem-
po avanzato ' libero dopo le ordina-
57
ant - ape
58
rie occvipazioiii : ' partito avanzato '
ralicpole , che tende a troppo rapido
progresso; avaiizaticcio sm. spr. riman-
suglio, specialm. di cibo ; avanzamén-
to sm. il progredire d' arte o scien-
za : il i^assaggio a grado superiore: dis-
a(;«»so sm. perdita, scapito, quanto si
è speso ^ivL dell'entrata.; S02jravan:dre
trns. superare: intr. avanzare : spor-
gere; sopravanzo sm. il sopravauzare
e ciò che sopravanza. Forse dallafrase
^ ci avanza ' si formò civanzdre l'avan-
zare del denaro do})o unaspesa fatta;
ctfrtnsosm. quanto oivanza. (IlDiezlo
trae dal fr. chevance da chevir, ci-
vire, curare, che risale achef capo).^t;-
vanfdgyio e comun. vantdyrjio sm. propr.
Tessere o il mandare avanti, poi il so-
prappiù che si ha sugli altri e quindi
sui^eriorità e ntìlitk: d'avvantdgg io mo-
do avvb. oltre quanto s'è detto o fat-
to ; dim . vanfayyino il soprappiù del
peso o del numero che danno i ven-
ditori; vantaggióso ad. utile: detto di
persona, che cerca vantaggio oltre il
convenevole; avv. vantaggiosamente con
vantaggio ; vantagy idre intr. andare in-
nanzi, migliorare, superare; avvan-
taggiare trns. dar vantaggio, far pro-
gredire: rifl. pigliar vantaggio, miglio-
rarsi; pp. avvantaggidto. dicesi di mi-
sura o peso maggiore di quello che
àovrehh'' essere; A\v .avvantaggiatamen-
te; disavvantaggio e svantaggio sm. dan-
no, incomodo; disavvantaggióso e svan-
taggióso ad. dannoso; avv. svantaggio-
samente; disavvantaggidre e svanfaggid-
re trns. togliere il vantaggio : intr. e
rifl. perdere un vantaggio, averdanno.
Lt. de ab ante. it. davdntiavv. eprep.
in presenza, in cospetto, nella parte
anteriore; davantiale davanzale sm,
cornice sporta in fuori dal muro su
cui posano gli stipiti delle finestre ;
dim. davanzalétto.- Da. ante venne an-
che anzi ( *antia3 ? ant-si ?) propr. a-
vanti ad altra cosa, quindi in cam-
bio, invece, all'opposto; di-dnzi avv.
prima; anziché prima che; anzi-détto
detto prima: in-anzi e innanzi avv. e
prep. avanti di tempo e di luogo.; d*-
ndnzi a di rimpetto , nella parte an-
teriore, in cospetto; dinanzdre trns. a-
vanzare alcuno per via affrettando il
passo; anziano ad. che è innanzi cogli
anni : che è prima in un ufficio: ^ gli
anziani ' furono il supremo magistra-
to in vari Comuni italiani; dim. an-
zianòtto alquanto attempato; anzianità
sf. priorità d'ammissione in un uffizio,
in un ordine. - Il gr. auti ha nei com-
posti significato di opposizione, p. e.
Anti- cristo anti -papa anti- poetico
Antilope e antilopa sf. mammife-
ro ruminante originario dell' Africa
e dell Asia, ch'è di mezzo fra i cervi
e le capre; etim. ignota.
Autiiuùnio sm. sostanza metallica
usata in medicina. Lasciando varie
etimologie fantastiche, le due meno
inverisimili sono: l'ind.ati-manì, mol-
to rosso, ed è uno dei nomi del cher-
mes rosso: l'arabo athmud o meglio A.
ithmid, che pare alterato da stimmi,
nome probab. egizio dell'antimonio,
passato poi in greco e in latino. In lt.
SI disse anche stibium da cui it. stibidto
ad. attributo di medicamenti che con-
tengono antimonio.
Ajitfnoo sm. gr. Antinoos nome di
un bel giovine di Bitinia amato dal-
l' imperatore Adriano ed onorato co-
me dio con un tempio e giuochi. Ora
dicesi per antonomasia di bellissimo g-
giovine.
Antrace sm. carbonchio, enfiato
pestilenziale ; gr. ànthrax carbone.
G-r. authrakìtis terra carbonica, it.
antracite sf. specie di combustibile
fossile.
Aòrta sf. arteria principale che
parte dal cuore; gr. aorte.
Ape sf. insetto alato che produce
mele e cera; lt. ap-is; dim. apicula
*apecula, it. pécchia sf. ape ; accr. pec- q
chiane ape selvatica e più grande che
succhia il mele prodotto dalle altre ;
apiario sm. luogo dove stanno gli al-
veari : apiario e apidio persona che ha
cura delle api; apésco apistico ad. che
s'attiene alla cultura delle api; cfr.
apicultore.
Ap-ére vb. lt. congiungero e rag-
giungere i pp. aptus attaccato, con-
nesso, quindi bene adattato, poi ca-
pace, it. dito ad. conveniente, idoneo, j)
abile; avv. attamente. Lt. in-eptiis, it.
inètto ad. non atto, incapace, frivolo ;
avv. iìiettaménte ; inettézza s€. qualità
d'inetto; lt. ineptia, it. inèzia sf. detto
o fatto da persona inetta : cosa da nul-
la ; dim. ineziuòla. Lt. aptitudin-em,
it. attitùdine sf. disjiosiziono naturale
od acquisita a fare una cosa, capa-
cità; inettitudine sf. ruancanza d'atti-
tudine. Lt. aptare, dura in ad-attdre
trns. accomodare : rifl. accomodarsi, e
rassegnarsi, indursi; pp. adattato; a-
ddtto ad. accomodato, capace ; inaddtto
odisaddttonon adatto; avv. adattamente
adattataménte ; opp. disadattamente; a-
datfézza sf. l'essere adatto; opp. disada-
tdggine sf.Vessere disadatto; adattabile
ad. che si può accomodare; adattabilità
sf. qualità di adattabile ; opp. inadat-
tabile ad. non adattabile; inadattabilità
sf. qualità d'inadattabile; adatf aménto
59
ape - aqu
60
sm. rattoel'eflfetto (lell'a'lattare: rint-
tdì'c trns. racconciare, restaurare :
riattaménto sm. l'atto e l'effetto del
riattare. Da ex-aptiis pare formato
sciatto ad. negligente in tutto: (altri
preferisce il It. exactiis, scixipato, al-
tri lo sp. cbato ottuso) ; dim. sciat-
tino-ina, acc. sciattóne-óna chi esercita
male il proprio mestiere; sciattare tras.
A conciar male una cosa o una persona ;
sciattio sm. lo sciattare più cose: più
cose sciatte; sciatteria sf. cosa o cose
sciatte: atto da persona sciatta; sciat-
tézza, sciattaggiìte sf. l'essere sciatto.
Isella stessa rad. pare derivato It. apex
apìcem, verghetta di ramo sacro legata
al berretto dei sacerdoti, poi ilberretto
stesso che terminava in punta: quindi
l'it. «j^^cesm. estremità de" corpi acuti,
cima: fìg. sommo grado d'una cosa.
B Lt. *co-apula copula congiiinzione. it.
còpula sf. congiunzione grammaticale:
coito; copuldre trns. congiungere; co-
pulativo ad. congiuntivo ; avv. copu-
lativamente; copulazióne sf. l'atto del
copulare. Forma poji. di copula *cop'Ia
è còj)pia sf. unione di due cose della
rDedesima specie, paio: due persone
unite nel ballo, o in matrimonio: ^ cop-
pia voltaica' apparato di due dischi
di metallo che posti a contatto si e-
C lettrizzano uno positivamente e l'al-
tro negativamente: dim. copinola sca-
rica quasi simultanea d'un fucile a
due canne; accoppiare trn. appaiare
due persone o cose: due animali per-
chè facciano razza: rifl. unirsi in ma-
trimonio ; accopjndhile ad. che si x'uò
accoppiare; accoppiaménto sm. l'accop-
piare e l'accopinarsi; accopjnatóre-trice
sm. e f. chi o che accoppia ; accoppia-
tura sf. l'atto e l'effetto dell'accop-
D piare; scoppiare trns. disfare una cop-
pia ; riaccoppidre trns. accoppiar di
nuovo. La forma cniìia sf. indica propr.
la trascrizione, il doppio esemiiluire
d'uno scritto o d'un'opera di arte; poi
esemplare d"un'opera, d'un libro; pegg.
coiddccia, la minuta d'uno scritto: co-
piare trns. trascrivere, riprodurre una
opera; copiatóre sm. chi o che copia;
copiatura sf. copiaménto sm. l'atto o
l'effetto del copiare; copialettere sm.
j; maccliinotta ]ìer tenere copia delle
lettere; copista sm. chi copia; copisteria
sf. ufficio od officina dove si copiano
documenti stampe musica ecc. rico-
jnure trns. copiar di nuovo o sempli-
cem. copiare ; ricopiatura sf. l'atto e
l'effetto del ricopiare. - Alla stessa
rad.jappartiene il gr. hap-sida rattac-
co. ìt. abside sf. forma arcuata che con-
giungo gli estremi di duo muri: ter-
mine arcuato d'un portico o tempio
Al significato di attaccare è prossimo
quello di appicar fuoco; quindi il gr.
haphé, accensione, che sembra essere
l'origine dell'it. d/a sf. ariasoflFocante:
flg. noia, fastidio ; (altri crede afa ab-
breviato da affanno) ; afoso ad. soffo-
cante, affannoso; afdto ad. dicesi di
frutto che per soverchio caldo o per
nebbia non venga a maturità : dim.
a/atìccio alquanto afato.
Apòllo e Apòlliur sm. nome del
Dio gr. Apóllou. It. Apollo Apollì-
nem. Egli dava gli oracoli a Delti,
Ijresiedeva alla poesia, alla musica,
alla medicina, era celebrato per la
giustezza del suo arco: poet. dioeasi
Apollo al sole. Rappresentasi come
bellissimo giovine, onde ancora d'iTO-
mo di forme perfette si dice che pare
un Apollo. Apollineo e Apollindre ad.
di Apollo: 'estro o fuoco apollineo'
ispirazione poetica.
Aposiopèsi sf. la figura retorica
della reticenza, gr, apo-siópesis, da
siopàu tacere.
Appa.lugsir<ii vb. cominciare ad ad-
dormentarsi; forse è alterato dal vb.
balicare* tentennare, dondolare, e in-
dicherebbe o il dondolare i bambini
o quel movimento del capo che fa
chi piglia sonno stando seduto. Bali-
care i^otrebbe avere la sua origine o
in ballare ovvero in un vb. *bani-
care dal td. ban che è in bandiera.
Appio e ^pio sm. sedano, gr.
àpion: è anche attributo d'una spe-
cie di melo; dim. appiuhlo e. il frutto
uppiu'ola : appiolina è una specie d'erba
perenne, detta anche cotognina o ca-
momilla romana. Melappio sm. giu-
lebbe con succo di melo appiole cotte
dentro , che si beve allungato con
acqua per ammollire le infredda-
ture.
Àppo prep. vicino, appresso; It.
apud.
A<|iiila sf. grande uccello di ra-
pina; It. aquila, propr. fem. di aqui-
lus, oscuro, nero, e quindi vorrebbe
diro uccello nero. L'aquila vola molto
alto e perciò fig. dicosi d'uomo di gran-
de ingegno. Essa era l'insegna militare
dei Romani antichi ed è lo stemma di
parecchi stati moderni. Dim. aqui-
lètta; aquilino aquilotto aquila giovine;
uqilóne sm. è accr. di aquila ed anche
il nome del vento che sjiira dal nord,
cioè dalla regione oscura; aquilonare
ad. di aquilone ; aquilino ad. d'aquila,
attributo di naso curvo, simile al ro-
stro dell'aquila, ed anche d'una sorta
di pietra che ne contiene un'altra den-
tro di sé, dall'antica credenza che le
aquile la portassero nei loro nidi per
61 ara
preservare i propri parti da ogni in-
giuria.
Ara sf. rettangolo rilevato dal suo-
lo per usi sacri del paganesimo : It.
ara. probab. per asa. rad. as sedere:
poet. usasi per altare.
Arabo sm. uomo della regione oc-
cidentade dell'Asia detta appunto A-
rdbia: dal nome nazionale Arab : usasi
anche come ad.; arabico ad. di Arabia .
* cifre arabiche' i segni dei numeri,
che ci vennero dagli Arabi; arabésco
e rabésco ad. e sm. ornamento fanta-
stico a fogliami, alla maniera degli
Arabi, a cui la religione vietava di
raffigurare uomini e animali: ara-
bescare e rabescare trns. ornare di ra-
beschi ; pp. arabescato e rabescato or-
nato di rabeschi; arabista sm. dotto
nella llugua e nella letteratura ara-
bica.
Araldo sm. uificiale pubblico che
bandiva al popolo i decreti del prin-
cipe e dei magistrati, che portava le
dichiarazioni di guerra, le sfide delle
battaglio, e trattava la pace: dall'aat.
hario-walt agente (walt) dell'esercito
(cfr. albergo), mlt. lieraldus. Quindi
■aralilica sf. passò a significare la co-
gnizione di quanto spetta alle leggi
e ai gradi della cavalleria, alle armi
agli stemmi gentilizi ; araldico ad. at-
tenente all'araldica. La forma fr. di
lieraldus è héraut. donde la forma sp.
■faraute. che dal significato di mes-
saggero, mediatore, passò a quello di
mezzano, intrigante: dafarauto è l'it.
farabutto sm ingannatore, truffatore.
Arancio e melardnrio (melo aran-
cio) sm. ])ianta da giardino del genere
degli agrumi; il frutto dicesi arancio
e arancia o melarancia (mela arancia).
Si crede che il nome persiano di que-
sta pianta, nàreng. passato nell'arb.
nàrang, sia entrato nelle sp. naranja
e da questo nelle altre lingue d' Eu-
ropa ; si confronti la forma veuez.
naranza. (Meno verisimile è l'opi-
nione del .Salmasio, che gli aurea
malao mele d'oro degli antichi siansi
detti nel medio evo mala aurantia
e inaurantia). Aì''dncio ràncio aran-
cione aranciato rancidto ad. del colore
dell'arancio. Dirti, aranchio arancina;
arancino anche ad. che ha sapore d'a-
rancio ed è attributo d'una qualità
di gelso di pere e di poponi; aranciata
sf. acqua con succo d'arancio e zuc-
chero; aranciaio sm. venditore d'aran-
ci ; aranciera sf. luogo dove si custodi-
scono aranci ed altri agrumi nell'in-
verno.
AriSretrus. e assol.lt. ar-are. ri-
voltare la terra, prima di seminarla,
62
con uno strumento detto ardirò sm.
It. aratrum, formato d' un vomere ta-
gliente e d'un traino a due ruote;
arativo ad. atto ad essere arato; ara-
tore sm. chi o che ara: *bove aratore'
allevato per l'aratro ; aratorio ad. che
serve ad arare ; aratih'a sf. l'atto e
l'effetto dell'arare: il tempo dell'a-
rare ; aràbile ad. che si può arare ;
inarabile ad. che non si può arare. A
Arazzo sm. panno tessuto a figure
per servire di taiipezzeria e addobbo;
trasse il nome dalla città di .Arras
in Francia, dove prima si lavorò in
questo genere ; arazzière sm. fabbri-
catore di arazzi; arazseria sf. fab-
brica di arazzi: quantità grande di
arazzi.
Àrea sf. cassa formata di doghe in-
castrate r nna nell'altra e con co-
perchio arcuato; It. arc-a, rad. are B
chiudere, custodire : vale anche scri-
gno e tomba: 'arca di Noè' quella
in cui Noè si salvò dal diluvio: fig.
casa o luogo in cui vi siano bestie
di varie specie: 'arca santa' quella
in cui gli Ebrei custodivano le ta-
vole della legge; 'arca di scienza'
fig. suol dirsi!,a chi sia dotto in molte
cose; dim. archétta; pegg. arcacela;
arcano ad. propr. che sta chiuso in
un'arca, quindi segreto, misterioso: C
come sm. mistero ; avv. arcanamen-
te; arcile sm. specie di mailia con
coperchio arcuato da tenervi la fa-
rina dolce. Dalla rad. stessa è It.
arc-em it.orce, rocca fortificata dove
la popolazione rijjarava per difesa,
p. e. ' arce capitolina ' ; dim. arcella.
Composto col verbo arcére, chiudere,
difendere, respingere l'offesa, è It.
ex-ercere propr. condurre fuori dal-
l'arce, poi in generale addestrare, D
praticare; ppr. esercènte, come sm. chi
pratica un mestiere, un'arte, un ne-
gozio; pp. ex-ercitus, it. esercito sm.
quantità di milizie ordinate; fig gran
moltitudine ; It. exercitium, it eser-
cizio sm. l'atto d'impratichirsi della
guerra: pratica che si acquista e pe-
rizia acquistata in qualsiasi cosa:
l'uso d'un' arte, d'una facoltà, d'una
carica, d'un ufficio; 'esercizi spiri-
tuali' meditazioni e pratiche religiose: ^
' esercizi del culto ' i suoi (atti esterni :
' esercizio finanziario ' 1' esigere le
entrate e il fare le spese d'un dato
periodo, per lo più d'un anno; It. exer-
citare. it. esercitare trns. addefstrare:
assuefare con atti frequenti: tenere
in esercizio: coltivare: adoperare:
amministrare: rifl. addestrarsi: far
moto: pp. esercitato. -come ad. pratico,
esperto; inesercitdto ad. non esercì-
63
are - are
&i
tato, inesperto; esercitubile &à. che si
può esercitare; esercitatóre-trice sm.
e f. chi o che esercita ; esercitazióne
sf. atto e modo di esercitare. Lt. co-
ercSre chiudere, restringere, compri-
mere, da cui 1' it. coercibile ad. che
può essere impedito di dilatarsi : fig.
che può essere tenuto in freno , a
doveve: coercitivo ad. atto o diretto a
A costringere, a siorzAve ; coercizióne sf.
costringimento, raifrenamento, Pp.
di arcere è arctus e artus, da cui
co-artdre trns. restringere, costrin-
gere ; coartazióne sf. il coartare.
Arcade sm. abitante d'Arcadia ,
regione del Peloponneso celebrata dai
poeti: gr. arkàs arkàda. * L'Arcadia'
fa poi il nome d'un' accademia let-
teraria romana fondata dal Gravina
col proposito di purgare la poesia
B dal cattivo gusto del Seicento, ma
che bentosto cadde nel frivolo e nel
puerile. Cosi Spoeta arcade' vale
jioeta fantastico e svenevole, ed 'ar-
cade ' dicesi l'uomo che si pasce d'im-
maginazione e non conosce il mondo.
Arcadico ad. d'Arcadia, fig. semplice
e scipito; avv. arcadicamente.
Arch-ein vh. gr. essere primo, che
si dirama nei due significati di co-
mandare e d'essere antico; ppr. àrch-
Q onta, it. arcónte sm. magistrato, in
particolare ciascuno dei primi magi-
strati della repubblica ateniese; ar-
conidto sm. carica e dignità d'arconte
e il tempo ch'essa durava. Crr.archeìon,
propr. sede del magistrato, mlt. ar-
cbium e archi vum, it. archivio sm.
luogo in cui si conservano gli atti
dei magistrati, le carte jjubbliche, poi
in generale raccolta di scritti ed atti
pubblici o privati, p. e. 'archivio no-
p tarile, domestico' ecc. archiviare trns.
porre e registrare nell'archivio; ar-
chivista sm. chi sopraintende ad un
archivio. Gr. mon-àrches, che governa
solo, it. monarca sm. re imperatore o
principe che è a capo d'uno stato;
monarchia sf. governo d'un monarca
e paese soggetto ad esso; monarcato
sm. monarchia nel senso di governo;
monarchico ad. di monarchia, atte-
nente a monarchia: ad. e sm. parti-
giano della monarchia; avv. monar-
chicamente; antimonarchico ad. avverso
alla monarchia. Poli-archia sf. governo
di molti (v. polyj. Gr. e it. an-archia
sf. mancanza di governo, confusione,
disordine pubblico; anarchico ad. di
anarchia: ad. e sm. settatore del-
l'anarchia, detto anche anarcMsta;
avv. anarchicamente. Gr. e it. oUg-archia
sf. governo di pochi (oligoi), forma
viziata dell'aristocrazia; oligarchi sm.
E
pi. i pochi che hanno diritto di gover-
nare iu un'oligarchia; oligarchico ad.
di oligarchia: costituito ad oligarchia;
avv. oligarchicamente . Gr. hier-àrches-
chi presiede alle cose sacre (hierà)..
capo de' sacerdoti, it. gerarca sm. ve-
scovo o arcivescovo a capo d'una dio-
cesi: 'sommo gerarca' il papa; hier-
archia uflficio di gerarca, it. gerarchia,
sf. l'ordine e i gradi dei sacerdoti,
estens. anche di tutti gli ufficiali pub-
blici; gerarchico ad. di gerarchia, at-
tenente a gerarchia; a,yy. gerarchica-
mente. Gr. patri-àrches il primo dei
padri, capostipite, it. patriarca sm.
capo e sovrano della famiglia prima
che si fondassero gli stati : ciascuno
dei santi personaggi del popolo ebreo,
come Abramo Isacco ecc.: fondatore
d'un ordine monastico, come S.Fran-
cesco. S. Benedetto: titolo di dignità
ecclesiastica superiore all'arcivesco-
vo; patriarcale ad. di patriarca, del
tempo de' patriarchi: fig. semplice;
avv. patriarcalmente; patriarcato sm.
dignità di patriarca: luogo in cui ri-
siede: territorio in cui si estende la-
sua giurisdizione : il tempo che uno
tiene la sede. Gr. tetr-àrches it. tetrdr-
ca sm. chi governava la quarta parte
d'un regno ovvero quattro province
(v. quattro); tetrarchia si. governo di
provincia divisa in quattro parti; te-
trarcdto sm. governo ufficio e dignità
di tetrarca. V. anche eresiarca. Gr.
éx-archos, it. esarca sm. governatore
greco iu Italia, che sedeva a Ravenna:
titolo di dignità ecclesiastica inferio-
re al patriarca; esarcato sm. la parto
d'Italia soggetta all'impero bizan-
tino, governata dall'esarca. Archi- e
pop. arci- divenne prefisso che indica
primo, principale, p. e. 'archi-ginna-
sio archi-tetto archi-trave are-angelo
are-avolo arci-vescovo arci-duca' eco:
agli aggettivi dà valore superlativo,
p. e. 'arci-beato arci-contento'. Nel
senso di antico il gr. archaìos dura
nel composto archeo-logta sf. scienza
dell'antichità e in particolare dell»
vita privata e pubblica degli antichi;
archeologo sm. chi coltiva l'archeolo-
gia ; archeologico ad. attenente ad ar-
cheologia; avv. archeologicamente se-
condo l'archeologia. Gr. archaikós,
it. arcaico ad. primitivo, antichissimo.
Gr. archaismós. it. arcaismo sm. pa-
rola o frase antiquata.
ArchiblÌKio e archibiiso sm.
schioppo, fucile. Etini. incerta. (Il
Ferrari lo interpreta come arco bu-
gio, cioè arco forato, e crede siasi detto
arco perchè succedette ad esso nel-
l'ufficio d'arma da tiro, e bugio per
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are - are
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hi canna. Altri però lo deriva dall'ol.
liaakbvis. td. hacken-buchse, schiop-
po a zappa, probab. per la forma del
calcio). Dim. archibiisétto ; archihtisdre
trns. fucilare; archihugidta e archibu-
suta sf. colpo d'archibugio; archibu-
gière archibusière sm. soldato armato
d'archibugio: fabbricante d'archibu-
gi; archibusièra sf. feritoia per tirare
colpi d'archibugio; archibuseria sf.
quantità indefinita d'archibugi, d'ar-
chiliugieri. d'arcliibugiate.
Arcis;iio ad. aspro ; fig. sdegnoso,
dispettoso; pare metatesi del fr. re-
chin derivato da roche, e questo dal
td. resche e rosolie aspro ruvido. (Al-
tri lo iuterpetra men bene come una
metatesi di acrigno da acre). Avv.
arcignamente. Da reohigner, corrugare
la fronte, è il dial. ranoignare, ag-
grinzare.
Vi'co sm. arnia da scagliare frecce
tendendola con una corda : porzione
di curva ;lt. arc-us. (Alcuni ammet-
tono come primitivo il significato
dell'arma e lo raccostano ad arcerb,
difendere: v. arca; altri ammettono
quello di curva da un tema arqv pie-
gare). Diconsi arco varie cose di forma
curva, come ^arco delle ciglia, arco
di strumenti a corde', che un tempo
era curvo, ora per lo più diritto: edi-
fizio a volta che posa su due stipiti :
'arco trionfale' quello eretto in onore
d'un trionfatore, poi per altre solen-
nità o a ricordo di fausti avvenimenti:
' arco a sesto acuto ' quello formato
da due curve eguali che s'incontrano:
arcobaleno sm. meteora in forma di
arco che di rimpetto al sole m.ostra
i colori dell'iride, (v. baleno); 'lavo-
rare con l'arco della schiena' fig. con
tutto lo sforzo; dim. archétto archet-
tino piccolo arco: ingegno a forma
d'arco da pigliare uccelli: lima con
manico ad arco; archicèllo piccolo arco;
accr. arcóne; spr. arciiccio. Arcale sm.
l'arco della porta: i travi minori sui
quali poggiano i correnti nelle tettoie.
Arcare inarcare arcuare tvns. piegare a
forma d'arco: 'inarcare le ciglia' al-
zarle in forma d'arco in segno di stu-
pore; inarcaménto sm. l'atto e l'effetto
dell'inarcare; pp. arcato arcuato pie-
gato ad arco; arcata sf. un arco d'un
edifizio: la distanza a cui tira un
arco: la curva che percorre il proiet-
tile. Archeggiare trns. torcere ad arco:
intr. scorrere coU'arco sulle corde
d'uno strumento; archeggiaménto sm.
l'archeggiare; archéggio sm. atto e
modo di archeggiare negli strumenti
musicali. Lt. arcarius, it. avcUo sm.
chi fabbrica archi : arcière sm. tira- I
tore d' arco : soldato armato d'arco.
Da arcus pare derivato arcióne sm.
la parte della sella piegata ad arco;
(altri men bene da arctionem lo strin-
gere, arctus stretto : v. arca) ; arcio-
ndio ad. detto di sella fornita d'ar-
• cloni. Il dim. lt. arculus significa
anche cercine e l'anima del gomitolo
che spesso ha figura di cercine ; da
questo pare derivato arcolaio sm. stru- A
mento circolare di canne e stecche
che serve a svolgere le matasse e a
formar gomitoli. (Il lt. arculariiis è
fabbricatore d'arche e non conviene
al signicato. Il Mussafia accosta arco-
laio al gr. ergàtes, a cui conviene il
mod. argaleìon ; cfr. argano).
Ardere trns. abbruciare, intr. es-
sere acceso, in fiamme; lt. ard-ére
rad. asd che iJrobab. contiene quella
di arido: fig. 'ardere d' ira, d'amore, B
di desiderio ' : ppr. ardènte, come ad.
vivace, impetuoso, bramoso; avv. av-
denteménte ; ardenza, sf. l'ardere d'una
cosa. Da una forma ardiente si formò
arsente ad. ' acqua arzente ' l'alcool
puro, che arde. Ardóre sm. calore ar-
dente, bruciore: fig. zelo, desiderio
grande, focosità. Pp. arso; arsiccio ad.
secco prosciugato : come sm. odore
di cosa bruciata; arsicciare trns. ab-
bruciacchiare; arsióne sf. senso d'a- e
sdutto e di calore alla gola: gran
sete; arsura sf. l'atto e l'effetto del-
l'ardere, siccità; riardere trns. ardere
di nuovo; jip. riarso.
Af<iig:ii<i:ie sm. ferruzzo appun-
tato nella fibbia : puntale. Il Casau-
bon lo derivò dal gr. àrdis, punta del-
la freccia; il Ménage da un dim. di
dardo, dardillon poi *lardillon e *rar-
dillon.
Ardire intr. osare, arrischiarsi: D
come sm. coraggfo, baldanza, audacia.
L'etimologia più verisimile pareli td.
hart duro, aat. hartjan indurare, raf-
forzare, che ha riscontro nel gr. kàr-
tos kràtos. (Fu pensato anche al lt
audére, osare, it. *aldire, come alda-
ce* da avidace, e al lt. ardere it. ar-
dere: ma queste derivazioni conver-
rebbero solo alla forma it. non a quella
di altre lingue neolatine, conae p. e.
al fr. hardir). Pp. ardito, come ad. E
arrischiato, coraggioso, audace;, dim.
arditétto; arditèllo dicesi di ragazzo
sfacciatello; ardifòtfo che è di misura
un po' abbondante; avv. arditamente;
arditézza sf. qualità di ardito, di sfac-
ciato ; ardiménto sm. ardire, audacia;
ardimentóso ad. pieno di ardimento ;
avv. ardimentosamente.
Area sf. siiperficie circoscritta; lt.
area, spazio libero, piano, suolo. For-