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VOCABOLARIO ETIMOLOGICO A lettera vocale: come sost. per lo più è fem. È anche interiezione di meraviglia dolore derisione ecc. e per indicarne il tono enfatico scrivesi ah! aha .' Ampliato in ahi! è interiezione di dolore. Il nome gr. è alpha dal Sem. aleph, bue, dall'ani, forma y raf- figurante la testa del bue: it. a//rt. Es- sendo a la prima lettera dell'alfabeto, usasi fig. per principio neiniodi 'dall'a alla z. dall'alfa all'omega' da princi- pio a fine. Gli astronomi dicono alfii la prima stella di alcune costellazioni. Ab prep. it. (formata dai temi pro- nominali a-pa, gr. apó, td. ab, ingl. of) è conservata in alcuni composti innanzi a vocale, a liquida, adi con- sonante, p. e. * ab-err»zione ab-uso ab-rogare ab-lativo ab-ietto', talvol- ta innanzi a ri, p. e. ' ab-duttore ab- -dicare ': sono ancora d'uso comune le frasi latine ^ ab antico, ab aeterno, ab immemorabili': innanzi a s viene assimilata, p.e. *ab-3olutus as-soluto, ab-surdus as-siardo '. La forma abs divenne as, p. e. » abs-condo as-condo, abs-trusus as-truso'. Ab significa il punto di partenza nello spazio e nel tempo : quindi distacco allontana- mento provenienza e si traduce con da : l'idea di allontanamento condus- se a quella del lasciare la retta via e quindi al significato peggiorativo che è in *ab-uso^ cattivo uso, 'ab-orto" cattiva nascita (ortus). Anche il gr. a^o dura in alcuni composti, p. e, 'apó- -crifo apò-stata apò-stolo ' ecc. Abiit« e abbate sm..ca,\ìO d'una comu- nità religiosa: titolo di dignità eccle- siastica; It. abbas abbatem, che è il siriaco abbà, padre, introdotto da S. Agostino e da S. Girolamo nel lati- no ecclesiastico comò titolo d'onore dei saei?r<loti; dim. e vozz. abatino, accr. aliatone, spr. abatiiccio abatucolo abatónzolo, pegg. abatdccio, abatuccidc- cio. Dal foni. It. abbatissa è l'it. ab- badéssa abadéssa badéssa sf. superiora d'un convento di monache. Mlt. ab- batia, it. abbazia abazia abbadia abadia badia sf. monastero retto da un abate; dim. e spr. badiiizza abbadiuòla badiòla; abbazidle ad. ap^jartenente ad abbazia: A badiale ad. da o per badia: fig. molto grande. Abbaco sm. l'arte di faro i conti e il libretto che la insegna; dal gr. àbax àbakos, da cui It. abàcus, tavo- letta spalmata d'arena o di farina, usata dagli antichi a farvi i conti o a disegnarvi figure : Ardi, la parte più alta del capitello nelle colonne, la cui forma piatta somiglia all'abax. e suolsi scrivere rtòrtco; ^ volerci l'ab- B baco ' non intendere cosa facile ; dim. abbachino; abbachière e abbachìsta sm. iron. chi sa d'abbaco; abbacare i»tr. vagar con la mente in pensieri vani, almanaccare; abbacaménto sm. l'abba- care. (Questo significato potè benis- simo svolgersi da quello di conteg- giare né v'ha bisogno di ricorrere al gr. abakeìn essere muto, ignaro, da à-bax, infante, o al It, evagari). Abéte e abito sm. albero resinoso C d'alto fusto, buono da costruzioni ; It. abiét-em ; dim. abetino abetillo; abe- tella sf. abete reciso e rimondo: abetaia e abetina sf. selva d'abeti; abetino e abietino ad. di abete; abietina sf. ragia d'abete. Da un ad. *abeteus è la forma abézzo sm. abete. Abolire trns. distruggere, annul- lare, abrogare; It. ab-ol-ére rad. ol distruggere, guastare; pp, abolito; al)0- litóre-trice sna. f. chi o che abolisce ; D abolizióne sf. l'azione d'abolire; aboli- zionista sm. chi tende ad abolire leggi, istituzioni, tasse ecc.; abolizionismosm. principio e sistema di chi vuole abolire. Aboiuiii^re trns. avere in orrore, detestare; It. ab-ominari, x^ropr. scac- ciare un cattivo augurio, da omen (*os-men ? *oc-men ?) augurio ; It. abo- mination-em, it. abominazióne sf. e a- bominio sm. l'abominare: fig. oggetto 1 - Zamp.ai.di. Vocab. Etini. abr-aci di detestazione, vitiipero: abominio sm. l'abominare continuo; It. abomiua- bilis, it. ahom hi db ile abominévole e It. abominandiis, it. abominando, ad. me- ritevole di abominio; avv. abominevol- mente ; abominatóre-trice sm. f. chi o che abomina. Abracailsibra nome d' una divi- nità assira, che s'invocava negl' in- A cantesimi. Abròtano sm. specie d'erba me- dicinale ; parola orientale che cono- sciamo dal gr. abrótanon, It. abro- tonum; abrotonòide sm. nome d'alcuni polipi pietrosi che hanno un po' l'a- spetto (eidos) di abrotani. Acaro sm. insetto microscopico che produce la rogna; gr. altari, forse dalla rad. ak torcere. Acarofòssico sm. medicamento che è tossico per gli a- B cari e li fa morire. Accadèmia sf., gr. Akademia, It. Academia. nome d'un ginnasio del- l'antica Atene, jioco discosto dalla città, dedicato all'eroe Akàdémos. Ivi insegnò Platone e dopo di lui i suoi seguaci, onde alla filosofia platonica rimase l'appellativo di accademica. Ora significa una società di scienziati o d'artisti stabilita con date norme ed anche il luogo dove ha sede: stu- C dio pubblico d'arti belle o di scienze: trattenimento di musica o di poesia o di scherma: anche studio di ntido f%tto dal vero. Gr. akademikós, It. academicus, it. accadèmico ad. di ac- cademia: come sm. membro d'un' ac- cademia: filosofo dell'antica accade- mia ; avv. accademicamente in modo ac- cademico: ^ parlare accademicamente' senza alcun iiroposito o fine pratico. Accerito ad. molto acceso in vol- D to; It. cerritus fanatico, furioso. (Pe- sto lo spiega con *cereritus colpito da Cerere, in ira ad essa, e ciò par- rebbe confermato dall'ad. cererosus d'egual significato. I moderni lo spie- garono con *cerebritus tocco al cer- vello. Alcuni raccostano cerritus e cerrones al It. gerrae, ciarle, dalla rad. di gar-rire). Accij&cco sm. infermità abituale: infortunio. La derivazione più acoet- E tata è dall'arb. schakà. con l'articolo asc-schakà. malessere, indisposizione, passato nello sp. achaque e da questo in it. (Altri lo connette all'ags. tecan donde l'it. tocca: altri finalmente al It. ad-flaccare, fiaccare). Acciaccóso ad. malaticcio ; acciaccare irns. inde- bolire; acciaccata sf. l'acciaccare; ac- ciaccaménto sm. l'acciaccare ; acciacca- tura sf. l'atto e l'efletto dell'acciac- care : Mus. intervallo estraneo all'ac- cordo che si fa entrare alla sfuggita per abbellimento. Accidia sf. avversione all'operare accompagnata da tedio: pigrizia: gr. a-kédeia da kédos-cura, dolore, lutto, siccliè corrisponde ad iu-curia o me- glio ad in-dolenza : mlt. aeedia e ac- cidia probab. per influsso di accidere ; accidióso ad. svogliato, pigro ; avv. ac- cidiosamente. Da kédos è anche l'ad. gr. epi-kédeion attributo del canto funebre, it.epicèdio sm. poesia funebre. Accio suffisso peggiorativo. It. ac-eo, usasi tamil, anche in forza d'ad. p. e. 'questo libro è accio ' cioè itn libraccio. Acciuga sf. piccolo pesce marino che suolsi mangiare salato; fig. per- sona secca. Derivasi comun. dal gr. aphye passato nel It. apua da cui *a- pjuca e quindi acciuca, come da sa- piente saccente. (Solo il Mahn la crede voce iberica, dal basco antzua, secco, perchè l'accivtga è sardella sec- cata). Dim. e vezz. acciuglnna acciu- ghétta ; acciugata sf. salsa fatta con acciughe : acciugàio sm. libro vecchio e di nessun pregio, quindi buono a ravvolgervi acciughe. Acèrvo sm. mucchio, cumulo; It. acervus (rtc punta? o ker spargere?); It. e it. coacervare trns. ammucchiare: fig. mettere insieme più cose dello stesso genere, p. e. le partite d'un cre- dito, per trarne una conclusione. AcliertSnte sm. fiume infernale nel- l'anticamitologia: poet. inferno; gr. A- chéronta;a.cfte>'o«fto ad. dell' Acheronte. Achille sm. gr. Achilleits, noine dell'eroe più valoroso della guerra troiana : fig. dieesi Achille 1" argo- mento più forte per sostenere o con- futare una dottrina. Secondo una fa- vola posteriore ad Omero, Tetide, ma- dre d'Achille, per renderlo invulne- rabile, lo tuffò nel fiume Stige, ma l'acqua non toccò il punto del tal- lone da cui essa lo reggeva, ed egli mori ferito in quel luogo; da ciò ' tal- lone d'Achille' significa punto vulne- rabile: * tendine d'Achille' il grosso tendine del piede. Acìiill'èo sm. spugna buona a far pennelli; achillèa sf. erba medicinale detta achillea millifolium. Aciuo sm. granello d'uva, di mela- grana e di simili frutti : poi vinacciuo- lo o seme nel chicco d'uva; It. acinus e acìnum dal gr. àkinos. propr. basi- lico selvatico (ac aere ? o ac curvo ?) ; acinóso ad. pieno d'acini. Aclrologi» sf. figura per la quale siiusano voci inipro]irie per le proprie; gr. a-kyro-logia improprietà di lin- guaggio. AcM'kiiito sm. specie di pianta ve- lenosa usata in medicina; gr. ukó- niton. Acoro sm specie di pianta; It. aco- rus dal gr. àkoros. Acqua sf. liquido trasparente che è nei mari nei laglii nei fiumi eco. It. acqu-a, ant. aqv-a: vale anclie piog- gia, iufiiso, umore, orina nelle frasi 'fare o spandere acqua' : nelle gemme é la trasparenza: il pi. indica massa d'acqua di tiume o mare : sorgenti ter- mali: modi proverbiali ' acqua in boc- •ca' zitto, silenzio : ' aver l'acqua alla gola' essere in gran pericolo: 'aver mantello jaer ogni acqua" sapersi acco- modare a tutte le condizioni: ' pesce fuor d'acqua ' uomo fuori delle sue abitudini: ' navigare in cattive acque ' trovarsi in cattive condizioni: 'sta- re fra due acque ' stare in dubbio; dim. acquétta acqtiettina piccola pioggia: ac- quolina pioggia minvita : saliva abbon- dante nel pensare a cibi appetitosi, quindi 'avere l'acquolina in bocca' avere desiderio grande : acqueftìgiola pioggia miniitissima : acquicHìa e ac- quereUa piccola pioggia ; acquerello vi- nello: Pitt. colore stemperato nell' ac- qua : pittiira fatta con tali colori, coi dira. acquei'eUétto acquerellino; acquerel- lare trans, toccare i disegni con ac- querello ; pegg. acqudccia acqua cat- tiva ; accr. acquazzóne pioggia forte e breve; ncqnaróne sm. temjio piovoso; dqueo e acqueo ad, che coutione acqua od ha sapore d'acqua; subaqueo ad. ch'è sott'acqua ; terr-dcqueo ad. attri- buto del nostro pianeta la cui super- ficie è terra ed acqua. Lt, aquosus, it. acquóso e acquidóso ad. che contiene acqua o ha qualità di acqua; acquo- sità sf. qualità di acquoso. Dal lt. ac- quatus è acquata sf. scossa di pioggia di qualche durata; lt. aquattliseaqua- ticus, it. aquatile e aquatico ad. attri- buto di animale o pianta che vive nell'acqua. Lt. aquarius. it, Aqudrio e Acquario sm. segno del ziodiaco, in cui il sole si trova dalla fine di gen- naio alla fine di febbraio : stabilimen- to per la coltivazione dei pesci e ani- mali marini; acqudiosra.. scolod'acqua: luogo dove si rigovernano le stoviglie, provveduto d' uno scolo: solco nel campo che porta le acque ,al fosso: ' mandare o andare per il buco del- l'acquaio ' fig, consumare o consu- marsi per lo più in gozzoviglie. Lt. aquariolus, it. acquaiublo sm. chi porta l'acqua per prezzo : come ad. lo stesso che acqiiatico. Acquitrino e acquastrino sm. gemitio d'acqua che penetra in un terreno e lo mantiene umido; acqui- trina sf. piccola pioggia; acquitrinóso attribiito di luogo che ha acquitrino. Acquavite sf. acqua di vite, iimore spi- ritoso che si ottiene dal vino stillato e da altre specie di vegetali. Acqua- fòrte sf. nome comune dell'acido ni- 'trico. Acquatinta sf. arte d'incidere sul rame con l'inchiostro di China. Acquamarina sf. pietra marina di co- lore ceruleo. Acquapendènte sf . pen- A dio di monte o di terreno : è poco visato; acquvpéndere sm. e acquapendénza sf. defluenza dell'acqua per un declivio. Acquacedratàio sm. venditore d'acqua cedrata e di altre acque acconce. V. anche acquedotto e acquidoccio. Dal vb. lt. aquare, provvedere acqua, sono i comp. innacquare e annacquare trns. allungare un liquido con acqua|: fig. animollire, temperare ; «"«««cgwa- ménto annacquaménto sm. l'annacqua- B re; annacquata si. l'atto di annacquare: pioggia breve; dim. annacc/uatfna. an- nacquatella; annacquaticcio ad. alquan- to annacquato. Adacquare trns. dare acqua ad un terreno ; adacqudbile ad. che si 15UÒ adacquare; adacquaménto sm. adacfj[uatura sf. l'adacquare. Lt. ex-aquare, it. sciacquare e comun. ri- sciacquare trns. lavare e rilavare con acqua; sciacquo sm. lo sciaciuarsi la bocca con acqua o altro liquido a ciò C preparato; risciacquata sf. l'atto di ri- sciacquare: fig. sgridata, riprensione acerba; ;-iSceac</2m»;e)ìfosm. l'atto e l'ef- fetto del risciacquare; risciacquo sm. l'incavo che di tanto in tanto traversa le strade per dare sfogo all'acqua; sciac- quatóre risciacquatóre sm. chi o che ri- sciacqua; sciacquatòio sm. la parte del mulino dove 1' impeto dell' acqua dà moto alle macine; risciacquatoio sm. canale por cui scopre l'acqua del mu- D lino quando non macina: canale che dà esito ad acqua di fiumi ecc.; sciac- quatura sf. l'acqua in cui è sciacquata una cosa; risciacquatura sf. l'effetto del risciacquare: quello che resta dell'ac- qua in cui siansi risciacquati bicchieri vasi ecc. Acu-s sost, lt, dalla rad. ak essere appuntito, pungere: it, ago sm. pic- colo strumento d'acciaio con punta sottile per cvicire: simil. pungiglione E delle api. ferro della stadera e della toppa, indice della meridiana ecc. an- che un pesce marino dal viso lungo e appuntito: pi. anche certi cristalli lunghi e sottili; dim. agliétto; da' un pi. agora* venne agoraio e agoraiuolo, sm. astuccio per gli aghi ; agata sf. quan- tità di filo che riempie l'ago: modano da far le reti. Dim. di acus è aculeus, it. aciileo sm. pungiglione d'insetti e di piante; fig. acerbità di motti, sa- tire ecc. Altri dira, sono: aeicula. da cui aciculare ad. lungo sottile e acuto come ago : acucula, * acuc'la, da cui agucchia si. ago per lavori a maglia; agucchiu/'e intr. lavorare a maglia; agucchiai'uòlo sm. artefice che fa aguc- chie; aguglia e giiglia sf. piramide di marmo tutta d'un pezzo (tradotto dal A gr. obeliscos, projDr. spiedo) ; dim. gu- gliétta, guglietfina, accr. aguglióne pun- giglione: agugliòtto ferro o ganghero del tìva.o'a.&; agugliata e gugliata sf.quan- tità di refe che s' infila in un ago ; dim. gxigliatina. Altro dim. è agugello o agugella punteruolo. Lt. acu-ere it. acuire trns. rendere appuntito o ta- gliente: 'actiire la vista, l'ingegno' ecc. fig. rendere più attivo e penetrante; pp. acuito; pp. lt. acùtum da cui acuto B ad. pungente, penetrante: detto d'in- gegno, perspicace; di tono o nota, al- to: di freddo, intenso: di febbre vio- lenta: di voglia, ardente: di angolo, minore di 90 gradi: Mus. 'gli acuti ' le note acute; dim. acutétto; slvv. acu- tamente; acutézza sf. qualità di acuto nei vari sensi; inacutire trns. fare a- cuto: rifl. farsi acuto; agfito sm. chiodo lungo e sottile; agiitoU sm. frutice spinoso da far siepi. Lt. acùmen, it. C ac*mesm. punta : fig. perspicacia; acu- minare trns. rendere appuntito; pp. acuminato, come ad. che termina in punta. Da una forma acutiare derivò aguzzare e anzzdre trns. lo stesso e più comune di acuire; agiizzo e auzzo ad. acuto, tagliente; aguzzaménto sm. l'a- guzzare ; aguzzata auzzdta aguzzatura auzzatìira sf. l'atto e l'effetto dell'a- guzzare; aguzzatóre-trìce sm. f. chi o che aguzza. Dalla rad. stessa è lt. D ac-ére, essere aspro, pungere il palato; pp. acetum, it. acéto sm. vino divenuto aspro; acètico ad. attributo dell'acido che è base dell'aceto; acetella sf. be- vanda mescolata con aceto; acetóne sm. specie di malattia epidemica fra gli animali ; acetato ad. che ha preso odore di aceto : temprato con aceto ; come sm. sale formato dall'acido ace- tico ; acetóso ad. che sa d'aceto: che ha qualità d'alceto; acetósa sf. sorta E d'erba di sapore acetoso: acqua ac- concia con zucchero od aceto o con giu- lebbe acetoso; acetosèlla sf. altra spe- cie d'erba; acefosj^à sf. qualità d'ace- toso; acetume sm. ogni cosa che ha sapore d'aceto ; acettno sm. granato orientale di color chiaro : lavoro di vetro che imita quel granato : fagiuoli preparati con aceto ; acetire, inacetire trns. divenire aceto, pigliar sapore aspro; acetiflcazióne sf. il trasformare o trasformarsi d'una sostanza in ace- to. Lt. acetabiilum, vaso per l'aceto, it. acetabolo sm. cavità articolare mol- to profonda, simile nella forma all'a- cetabulum. Da acescére ppr. acescente che tende a inacidire ; acescenza sf. principio dell'inacidire dei liquidi. Lt. ac-idus. it. acido ad. di sapore aspro : come sm. sostanza acida; dim. addét- to addino acidulo alquanto acido; avv. acidamente; acidézza acidità sf. qualità o natura di acido; acidume sm. ogni materia acida; aciduldre trns. rende- re acidulo ; inacidire trns. rendere a- cido : intr. divenire acido; acidificare trns. rendere acido; acidificazióne sf. l'acidificare. Da l'acido con l'articolo agglutinato *lacido *lacio, o secondo il Flechia dalla metatesi lad'cio si spiega lazzo ad. di sapore aspro. Lt. àc-rem, it. acre ad. di sapore aspro : fig. aspro, mordace; acrigno, ad. che ha dell'acre; superi, acerrimo veemente, fiorissimo; avv. acremente, acerrima- mente; lt. e it. acrimònia sf. qualità di ciò che è acre: fig. asprezza d'indole e di modi; acrimonióso ad. che ha acri- monia; acredine sf. acrimonia degli ti- mori del corpo. Forma pop. di acre è agro ad. detto di sapore, aspro: fig. pun- gente : come sm. succo di limoni aran- ci e simili frutti ; dim. agrétto agret- ti no agrigno un po' agro: * agretto' come sm. crescione; avv. agramente; agrézza sf. agróre sm. qualità di agro : fig. asprezza, ruvidezza; inagrire intr. di- venire agro; agrodólce ad. misto di a- gro e di dolce: fig. tra aspro e bene- volo; agriime sm. sapore agro: nome generico dei limoni cedri aranci e si- mili frutti; agriòtta st. sorta di cilie- gia di sapore agro; agresto sm. uva non venuta a maturità : il sugo che se ne cava: 'bere o vendere il vino in agresto ' far debiti sul denaro che si aspetta; agrestino ad. che ha qua- lità di agresto: sm. raspollo non ma- turo rimasto sulla vite dopo la ven- demmia; agrestdta sf. bevanda fatta con agresto; agrestiime sm. cosa di sa- pore agro; inagrestire ad. divenire a- spro come agresto. Lt. acer-bus it. acèrbo ad. di sapore aspro : fig. amaro, doloroso: detto di frutto, immaturo: d'età, tenera; di carattere e modi, duro, aspro : riferito a studi, imprepa- rato ; dijn. acerbétto alquanto acerbo ; avv. acerbamente; acerbità acerbézza sf. qualità d'acerbo. Probab. da acerbone deriva ce»'6onèca sf. vino guasto, catti- vo: (il suffisso-eca pare che abbiavalore dispregiativo). Lt. ex-acerbare, ìt. esa- cerbare, inacerbire trns. inasprire; esa- cerbaménto sm. esacerbazióne sf. l'atto e l'effetto dell' esacerbare. Disacerbare trns. togliere l'acerbità. Lt. ac-ia, it. accia sì. agata di refe, da cui dial. 7'i- nacciure trns. rammendare panni; ac- celldna sf. sorta di panno ordito d'ac- cia e ripieno di lana: mezzalana. Lt. ac-ies pimta, ferro apimntito, da cui bit. aciarium, it. acciaio sni. ferro raffinato e reso duro con la tempera: accia /'(> poet. arma d'acciaio, come spa- da, pugnale, armatura; dim. acciarino piccolo arnese d'acciaio con cui si batte la pietra focaia: lo stesso arnese nei vecchi fucili a pietra : ha pure il si- gnificato di acciaiublo sm. arnese d'ac- ciaio per affilare coltelli; dim. accia- ialino ciascuno dei pezzetti d'acciaio lucente che le donne fermano con l'a- go alle vesti per ornamento; acciaiare trus. ridurre il ferro ad acciaio: in- fondere limatura d'acciaio nei medi- camenti; acciaiatura sf. l'operazione dell'acciaiare; inacciaiare & inacciarire trns. unire il ferro con l'acciaio per renderlo più saldo e più tagliente ; disacciaidre trns. levare il carbonio all'acciaio in modo che si trasformi in ferro dolce. Da acies, o secondo altri dal gr. akó, punta, vuoisi deri- vato anche il mlt. accia e acceia, it. accéggia sf. specie d'uccello col becco aguzzo. Da questa rad. sì credono derivati anche i nomi di alcune pianto che o terminano in punta o hanno spini; come lt. acer, it. acero sni. «- cera sf. specie d'albero d'alto fusto; aceréto sm. aceréta e aceraia sf. luogo piantato d'acori; lt. aeri-folius, it. agrifoglio sm. specie d'albero dalle fo- glie spinose ; anche nomi greci di jiian- te, come àcherdos, it. acherdo sm. pero silvestre; akakia, it. acacia sf. albero spinoso d' alto fusto ; forma pop. di akakia è </<uyf/ra sf. nome del fioro; la pianta dicesi gaggio; àkanthos, spino, it. acanto sm. pianta erbacea con fo- glie intagliate: il suo fiore: Arch. de- corazione del capitello corintio ohe imita le foglie d'acanto. Gr.trag-àkan- tha. spino di o da capro (tràgos) lt. tragacantha (Plin.) poi traganthes (A- pul.) it. dragante e adragdnti sm. spe- cie di pianta e gomma che ne distil- la; acanturo sm. pesce con la coda (ourà) a pungiglioni. Dal gr. akóntion dardo, giavellotto, viene l'it. acbnzia sf. nome d'una serpe che si slancia come dardo, sicché è detta anche saet- tone. La stessa origine pare che ab- bia cihizia sf. nome volgare del cipero. Dalla rad. ak è il gr. àkros punta, estremità, che è in Trin-dcria. isola a tre punte, antico nome della Sici- lia: poi noi composti ^acròbate. acro- !U 10 poli, acrostico '. — Ad ak passato a significare velocità, vien riferito an- che lt. equus, eavallo, da cui equino ad. di cavallo, attenente a cavalli ; equestre proprio di cavalli e di cava- lieri: * statua equestre' a cavallo. Dim. eculeus, it. eciileo sm. cavaliétto, specie di tormento informa di cavallo su cui si stendevano gli accusati per trarne la confessione delle colpe. Dal A vb. equitare deriva equitazióne sf. il cavalcare, l'arte di cavalcare. La forma gr. di equus è hippos, da cui tpinco ad. di cavallo, attenente a ca- valli. Hippos dura in parecchi com- posti: ipp-dgro sm. cavallo selvatico con dopj)ia unghia; ippo-centaiiro sm. mostro mezzo cavallo e mezzo uomo; ippo-cdstano v. castagno; ippò-dromo V. dromedario; ippo-grifo sm. animale favoloso, aquila con ali nella parte B anteriore e cavallo nella posteriore; ippo-logia sf. scienza del cavallo; ip- po-pòtamo sm. cavallo di fiume (pota- mós), anfibio della grandezza d'un bue. frequente lungo il Nilo, detto anche cavallo marinò. Con hippos sono formati anche molti nomi pro- pri, p. e. Ippo-crene sf. fonte (kréne) del cavallo Pegaso dedicata ad Apollo e alle Muse: fig. ispirazione poetica; Ippdrco comandante (archós) di ca- C valleria; Filippo amante (philos) dei cavalli ecc. Da Filippo è filippino ad. e sm. prete dell'Oratorio di S. Filip- po Neri; fiUpxiica sf. sottinteso ora- zione, ciascuno dei discorsi di Demo- stene contro Filippo re di Macedonia : estens. discorso violento contro una persona, invettiva. Dal tema ak-s è il gr. oxys acuto, acido, da cui ossi- gene e ossi-gena sm. propr. generatore di acidi, corpo semplice gassoso che D forma la parte respirabile dell'aria ed è elemento precipuo dell'acqua; combinandosi con vari corpi forma gli acidi; ossigenare trns. saturare qualche sostanza d'ossigeno; pp. ossi- genato: ossigenata dicesi l'aria sana e respirabile ; ossigenazióne sf. operazio- ne di combinare l'ossigeno con altri corpi. Ossido sm. nome generale delle combinazioni dell'ossigeno con altre sostanze quando non riescano acide, E e principalmente coi metalli; ossidare trns. trasformare una sostanza in os- sido; pp. ossiddto. dicesi principal- mente della superficie dei metalli che si ossida per l'azione dell'aria te del- l'umidità; ossidabile ad. che è di tal natura da ossidarsi; ossidazióne sf. il combinarsi dei corpi semplici con l'os- sigeno formando gli ossidi. Gr. par- osj-smós, concitazione, it. imrossìsmo 11 acu - asd 12- sm. esacerbazione delle febbri conti- nue: accesso delle febbri intermitten- ti. Cfr. ossitono e ossimele. Aeiìstiea sf. dottrina del snono e dell'udito; gr. akoustiké (secondo il Fick da aka acuto e oùs orecchio); acit- stico ad. attenente all'acustica, al suono, all'udito ; diacnstica sf. arte di giudicare della rifrazione del suono A che passa per un fluido più o raeno denso. Ali prep. It. si mantiene inalte- rata innanzi a vocale, p. e. ^a'I uso, ad onta ad-atto ad-irarsi ' : seguita da consonante perde il d, p. e. * a me, a Roma ' : nei comp. rende doppia la consonante che segue, forse per in- flusso dell'antico d, p. e. ^abbattere affrettare allungare appurare asso- dare arruffarsi': (in cambio di qq B scrivesi e i, p. e. acquistare) : innanzi a s impura rimase a, p.e. a-spettare: divenne ar in ' arbitro argine ' : unita all' articolo forma la prep. artico- lata <allo al alla agli alle'. Signi- fica direzione verso un Uiogo o un tempo: quindi approssimazione, vici- nanza, stato, p. e. * andare, vivere a Roma, ai 15 giiigno, all'inverno' : sco- po, p. e. ^ mandar a chiamare qual- cuno' : oggetto indiretto, p. e. * donare C un libro all'amico': relazione, p. e. * star bene a quattrini ' : causa, occa- sione, p. e. * riconoscere uno al ve- stito' : ordine e distribuzione, p. e. *a tre a tre : cinque lire al giorno ' : for- ma un gran numero di modi avver- biali, p. e. ^ a vapore, all' inglese, alla spicciolata, chiudere a chiave' ecc. Adiiiiio nome del primo uomo se- condo la Bibbia; ebr. Adam, di terra o terra rossa: ^ figli d'Adamo' sono D detti gli uomini in quanto sono tutti eguali: ' vestito d'Adamo ' scherz. nu- dità: ^pomo d'Adamo' i^rotuberanza nella gola ; adamitico al. di Adamo, fig. antichissimo, semplice, rude; 'veste adamitica' scherz. nudità; preadami- tico ad. che era prima di Adamo: di remotissima antichità: è attributo di alcuni fossili : iperb. molto antiquato. Ad<lobb:ire trns. corredare, or- nare stanze, chiese, raram. persone: E detto di pelli, prepararle con la pri- ma concia. Etim. incerta. (Il vb. ags. dubban significa battere, colpire, ed usavasi in ])articolare di quel colpo col quale si creavano i cavalieri. Pare che estens. significasse poi l' abbi- gliarsi e fare tutti gli appparecchi per quella solenne cerimonia. Diibbau sarebbe jiassato nel fr. alouber da cui l'it. addobbare. Altri però lo crede d'origine arabica). Addòbbo sm. l'addobbare e gli arredi e le suppel- lettili di stanze e chiese ; addobbatóre -trice sm f. chi o che addobba ; addob- baménto sm. l'atto e l'effetto dell'ad- dobbare; raddobbare trns. corredar di nuovo : raddobbo sm. il raddobbare e oggetti con cui si raddobba. Adentfso ad. glandulare, dal gr. adén gianduia ; adenite sf. infiamma- zione di glandule. Adiiinto sm specie di pianta ac- quatica; gr. a-dianton, non bagnato, cioè che non ha bisogno d'essere an- naffiato. Àdipe sm grasso animale; It. a- dip-em, nel tardo It. anche alipem, che alcuni credono essere la prinia forma, derivata o parallella al gr. àleipha; adipóso ad. pieno di grasso, pingue. Adito sm. recesso, penetrale; gr. à-dyton, im-penetrabile, da dy-ein pe- netrare. Così indicavasi la parte più intima del tempio, vietata ai pro- fani. Ad<ine sm. nome d'un bellissimo giovine dell'antica r^itologia, inva- ghito di se stesso; gr. Adonis, divinità d'origine siriaca : ora significa gio- vanedamerino: 'far l'adone' fareilga- lante; adonto ad. e sm. versetto quina- rio che chiude l'ode sa^ca, cosi detto dal ritornello ' tòn Adonin, ' oh A- done! di un antico inno ad Adone. Adònide sf. ranuncolo dei grani. Adulstre trns. lodare e lusingare per interesse o per bassezza d'animo; It. ad-\il-ari, il cui significato pri- mitivo, secondo Nonio, sarebbe l'atto del cane che blandisce e accarezza. (Alcuni lo connettono al gr. ourà, coda, altri alla rad. di vol-vere). Di- cesi adulare anche abbellire in una descrizione, in un ritratto: rifl. lu- singarsi; aduìafóre-tóra-frìce sm.f. chi o che adula; adulatòrio ad. proprio di adulatore; avv. adulatoriamente; adu- lazióne sf. l'azione di adulare; dim. adulazioncèUa. Aed-e<» sost It. tempio, camera, propr. dove s'acceniìe il fuoco, rad. aidh ardere : poi fabbricato; dim. ae- dicìila, it. edicola sf. tempietto, nic- chia per una statua, casottino dove si vendono giornali fiammiferi ecc. Lt. cav-aedium composto con cav-us, it. cavèdio sm. atrio o cortile dell'an- tica casa romana. Lt. aedilis it. edile sni. magistrato romano che aveva cura dei fabbricati e delle costru- zioniiDubbliche; edilità sf. ufficio e di- gnità di edile e il tempo in cui uno du- rava in carica; lt. aedilicius. it. edilì- zio ad. relativo allefabbbriche; edilìsioi 13 aed - aer 14 sf. quanto concerne le fabbriche e le strale d'una città. Composto con la rad. di fac-ere forma It. aedi-ficare, it. edifìcire tms. costruire in gene- rale: fig. promuovere in altri col buon esempio la virtù e la i^ietà; ppr. edificante per lo più fig. ; avv. edifi- cantemente; It. aedificium, it. edificio edifisio sm. fabbrica, fabbricato: fig. organismo, sistema; edificativo ad. atto ad. edificare: fig. atto a dare brion esempio; It. aedificator-em, it. edifica- tói'e-trice sm. e f. chi o che edifica; edificatòrio ad. che s'attiene all'edifi- care; edificami-nto sm. l'edificare; edifi- cazióne sf. l'atto e l'effetto dell'edifi- care: fig. impressione fatta in altri col buon esempio. — Dalla rad. stessa è It. aes-tatem, it. eMJte e state af. la stagione jiiù calda dell'anno da giu- gno a settembre: 'roba da estate' roba leggiera e di poco valore, come le vesti da estate: 'estate di S. Mar- tino' i giorni sereni e caldi che so- gliono venire intorno agli undici di novembre, festa di S. Martino ; esta- tdre e statare intr. passare l'estate in un luogo fresco e d'aria sana; esta- tdta sf. tutto il corso dell'estate; It. aestivus, it estivo ad. di e da estate. Dall'ad. aestivalis applicato alla cal- zatura il Ducange trae *aestivale at- tributo d'una calzatura da estate, it. stivnle sm. Ciilzamento di pelle che copre anche parte della gamba : fig. uomo balordo : ' rompere gli stivali aduno' fig. infastidire; dim. stiva- létto piccolo stivale che giunge poco sopra il collo del piede ; dim. stiva- lettino; accr. stivalóne; pegg. stivaldc- cio; stivaldre tms e rifl. voce di scher- zo, porre o porsi gli stivali; stivalata sf. colpo dato con uno stivale; stiva- leria sf. discorso od atto da balordo. Lt. aes-tus bollore, flvisso marino, da cui aestiiare, aestuarium, it. estuario sm. luogo coperto dalle onde dell'alta marea e scoperto nel riflusso. — Dalla rad. stessa è il gr. aith-ér, it. ètere sm. l'aria più alta e più pura, che gli antichi creilevano essere più calda perchè più vicina al sole e all'empi- reo: ora per ètere s'intende il fluido elastico sottilissimo che riempie lo spazio: Chim. specie di liquido spiri- toso e infiammabile; etèreo ad. di etere. attenente ad etere; eterizzare trns. ridurre alla purezza e alla sotti- gliezza dell'etere: Med. far respirare l'etere ad vino in modo da assopirlo; eterizzazióne sf. l'atto e l'effetto del- l' eterizzare. Gr. aithre. aria pura, it. ètra sm. poet. sinonimo di etere nel primo senso. Composto con op-s, vista, aspetto (v, occhio) forma Aithi- ops dal viso adusto, nero, nome dei Negri dell'Africa, it. Etiope sm. Etiò- pia sf. il paese degli Etiopi ; \etiò])ico ad. degli Etiopi, dell'Etiopia. Aere sm. poet. aria ; gr. aér, lt. a'er, rad, a soffiare; aèreo e aèrio ad. dell'aria: che ha natura d'aria: che sta, vive, si compie in aria: molto alto: fig. vano, insussistente; aerino A ad. del colore dell'aria, celeste; aeróso ad. appartenente all'aria; aerare ae- redre trns. ventilare, mutar l'aria ; pp. aeredto ; aerifórme ad. che ha forma d'aria, gassoso ; aerificazióne sf. il pas- sare dallo stato solido o liquido al gassoso ;«erome^;-ra sf. calcolo e misura delle proprietà fisiche dell'aria; ae- rografia sf. scienza che descrive le proprietà dell'aria (v. gràphein) ; cfr. ' aerolite aerostato aerodinamico ae- B reonauta. ' O dall'accusativo gr. aera o da un ad. aerea venne 1' it. aria sf. fluido trasparente che avvolge la ter- ra: fig. aspetto, atteggiamento, con- tegno (dove pare che aria abbia per- corse le stesse evoluzioni di spirito, che da fiato passò a significare e- spressione dell' animo, poi 1' animo stesso) : aria è anche una specie di componimento musicale: frasi fig. 'al- l'aria' all'insù: 'a mezz'aria' né alto C né basso: 'parlare a mezz'aria' a mezza voce: 'dire all'aria' senza ri- flettere : ' campare d'aria ' stentata- mente : ' mutar aria ' mutar paese ; ' non essere aria per uno o una cosa ' non esservi circostanze favorevoli : ' colpo d'aria ' flussione : ' castello in aria ' disegno fantastico : ' aver l'aria ' di uno ' avere aspetto, somiglianza : 'giudicare all'aria' a primo aspetto : 'intendere per aria ' subito: 'stare D in aria con uno'' essere sostenuto: 'esservi qualche cosa in aria o per aria ' essere imminente, per lo più di cosa non buona ; dim. ariétta; vezz. ariettina canzoncina; pegg. aridccia; arióso ad. esposto all'aria; arieggiare trns. dare aria: intr. fig. avere qual- che somiglianza. La stessa origine ha il gr. dura sf. passato in lt. e in it. a significare vento leggiero e piacevole: fig. spirito che vivifica: 'aura popò- E lare ' fig. favor popolare; dim. aurét- ta. Da *ex-aurare, esporre all'aria, è la forma sor(U"e trns. raffreddare spe- cial m. vivande troppo calde; sarò ad. semplice, quindi inesperto: detto di metallo, non mescolato: d'uccello di rapina, non ancora uscito dal nido ; sciorinare trns. spiegare all'aria per lo più panni: fig. mettere fuori: rifl. aprirsi, sfibbiarsi i panni per pren- 15 dere un po' di fresco; sciorinaménto sm. lo sciorinare. Coutratto da aura è óra sf. post. Da un derivato * auri- tium pare formato orézzo e rézzo sm. venticello: poi luogo ombreggiato e rallegrato da un venticello fresco. Credesi rinforzata da rezzo la forma brézza sf. venticello freddo, specialm. quello che spira la mattina e la sera; A (l'Ulrich lo spiega con *frictia da fri- gère) ; dim. brezzetthia brezzolina; accr. brezzóne. Comp. di brezza è ribrézzo sm. tremito cagionato dall' improv- visa sensazione del vento freddo : poi dal freddo della febbre: fig. moto' di ripulsione prodotto dal vedere o udi- re o fare cose atroci. — Alla forma participiale av-entos del vb. gr. aù- ein, soffiare, corrisponde It. ventus , it. vènto sm. forte corrente d'aria: B fig. vanità: 'nodo di vento" turbine: ' avere il vento in poppa ' navigare con vento favorevole, fig. avere l'oc- casione propizia: 'navigare secondo il vento ' fig. mutar contegno secondo le circostanze; 'pascer di vento' ali- mentare di vane dottrine o speranze; dim. venticello venterèllo ventolino. So- pravvènto sm. vantaggio del vento ri- spetto a chi sta sotto vento ; ' avere il sopravvento " essere dalla parte C onde spira il vento, fig, avere la pre- minenza sopra gli altri: 'prendere il sopravvento ad alcuno • fig. imporglisi in modo che non contrasti più. Sot- tovènto sm. la parte della nave oppo- sta a quella onde soffia il vento : ' es- sere sottovento ■ avere il vento in disfavore. Ventare intr. soffiar vento. ^ Ventóso ad. esposto e spesso colpito dal vento: detto di cibo, che grava; ventosità sf. cioè aria nello stomaco e J) negl'intestini; ventósa sf. coppetta; avv. ventosamente vanamente. Ventola sf. stromento con cui si fa vento al fornello del camino; simil. arnese per sostenere le candele che si appende alle pareti; piccola rosta per parare il lume di lucerna o di. candela; ven- tàglio sm. arnese a modo di ventola per farsi vento l'estate; ventaròla e ventaruola sf. banderuola. Ventilare trns. spargere al vento biade e simili E per separarne la loppa o altra parte leggiera ed inutile : riferito a stanza, darle aria: fig. considerare, discu- tere ; pp. ventilato ad. dicesi di luogo dove circola liberamente l'ariae spira il vento ; ventilatóre sm. apertura nei muri o nelle porte che serve a rinno- var l'aria nelle stanze; ventilaménto sm. e ventilazióne sf. il ventilare : ven- tilazione anche agitazione dell'aria; ventilabro sm. arnese col quale si veu- 16 tilano le biade. Ventdvolo sm, si disse il vento di tramontana, prob. da ven- tus aquile, aquilone. Avventare trns. scagliare una cosa con violenza, come fa il vento: rifl. spingersi, scagliarsi, abbracciare, apprendersi: intr. avere della vivacità, dell'appariscenza, del- la precipitazione ; pp. avventato, come ad. sconsiderato, precipitato ; avv. avventatam.énte ; avventatézza e awenta- tdc/gine sf. impeto inconsiderato e te- merario nel parlare e nell'operare. Da trans-ventare *stra-ventare *scra- ventare si formò scaraventare trns. scagliar con violenza e con ira: rifl. avventarsi. Sventdretms. render vano un disegno, una macchinazione che ti si faccia contro : rendere vuoto l'effetto delle mine per mezzo delle contromine; pp. sventato, come ad. che opera all' inipazzata ; avv. sventata- ménte: sventatezza sf. qualità di sven- tato. Sventolare trns. agitare in aria per forza di vento : intr. il. muoversi di bandiere e cose simili esposte al vento : rifl. farsi vento con ventaglio e altro mezzo: sventolata sf. l'atto dello sventolare o sventolarsi: dim. sven- tolatina; sventolaménto sm. l'atto e l'ef- fetto dello sventolare; sventolio sm. l'agitarsi al vento di checchessia e l'agitarsi dell'aria pel muoversi d'al- cuna cosa. — Della stessa rad. è It. van-nus (per * vat-nus) crivello da ventilare biade: per somiglianza del movimento si dissero poet. vanni le ali degli uccelli; dim. *van "lus val- lus, it. vaglio sm. arnese fatto di pelle bucherata distesa sopra un cerchio di legno che serve a pulir grano o biade ; dim. vagliétto: vagliare scer- nere col vaglio la biada dalla mondi- glia: fig. esaminare minutamente: intr. dicesi di chi cammina agitando in qua e in là la persona come coUxi che vaglia: i cacciatori dicono vagliare quando i pallini sparpagliandosi non investono l'iiccello; vagìintóre-tricesva.. f. chi o che vaglia; vagtiatiira sf. l'atto del vagliare e la mondiglia che resta nel vaglio. Aes sost. It. metallo, rame, poi de- naro. Il plur. aera, oggetti di rame o bronzo, significò anche gettoni, poi le poste d'un calcolo aritnietico: nel tardo It. divenne sf. e indicò il nu- mero da cui si deve cominciar a con- tare ; quindi 1' it. èra sf. punto fisso nella storia da cui si comincia a con- tare una serie d'anni: estens. tempo memorabile ; eróso ad. di rame, dicesi per lo più di moneta. Lt. aeràmen vaso di rame. it. rame sm. oggetto di luesto metallo, poi il metallo stesso : aff - age 18 moneta di rame: incisione in rame e la figura espressa; diva, ramino va- setto di rame da riscaldare acqua; ramina sf. scaglia che fanno i calde- rai quando battono il rame ; pegg. ra- mdccio rame cattivo: rame di prima fusione, non raffinato ; ramare trns. fornir di rame, unire con rame; ra- mato ad. coperto da uno strato di ra- me, dicesi di metallo ; ramata sf. spe- cie di rete di fil di rame : poi specie di pala fatta di vinchi con manico lungo per stramazzare gli uccelli a frugnolo; dim. raraatélla; ramata retms . percuotere con la ramata; ramata- fa sf. colpo dato con la ramata; ra- r/ìo^«ra sf. oi^erazione di coprir di ra- me un metallo; ramaio sm. artefice che lavora in rame ; ramaiuòlo sm. strumento da cucina con manico per cavare dalla pentola brodo e roba cotta : ramaiolata sf. la qitantità che si prende in tiua volta col ramaiuolo. Da rame suolsi derivare anche ra- marro sm. lucertolone verdechiaro spesso brizzolato di nero o bigio, clie somiglia al rame. (Al Flechia non pare trascurabile la derivazione da ra- marius che indicherebbe la lucertola da alberi contrapposta a quella da muraglia. Però anche i Tedeschi la chiamano lucertola di rame, kupfer- •eidechse). Lt. penum aerariumi, cassa del danaro, it. erario sm. luogo dov'è •deposto il denaro dello Stato e il de- naro stesso ; erariale ad. dell'orario pubblico. Lt. aer-uginem. it. riic/gine, sf. ossido che si genera sui metalli e li consuma: simil. specie di malat- tia che consuma il grano e si mani- festa con macchie color di ruggine: iìg. odio, sdegno che rode 1' animo ; rugginoso ad. attaccato dalla ruggine; armgginire e irnigginire intr. e rifl. pigliar la ruggine : trns. far intristire. Lt. ob-aeratus propr. obbligato a ser- vire per debiti, it. oberato ad. gravato di debiti. Amtniio sm. difficplà di respiro, ambascia: gran fatica: angoscia, in- quietudine; ajfannare trns. produrre affanno, travagliare : rifl. patire af- fanno, travagliarsi, darsi molta bri- ga. Mlt. affannare e ahanare. lavorare con le mani, prov. e sp. afanar, afr. ahaner, d'origine ignota. (Il oelt. afan è tumulto : lt. affaniae ciarle: gr. Aphaniae era un piccolo paese citato ^er disprezzo, come ora Peretola o Eocca Cannuccia ; taluno credette primitivo anfanare conia rad. di ani- ma, anelito). Pp. affannato; a.vv. fa- fannataménfe; affannóne sm. chi si pren- de molta briga; affannaménto sm. l'af- fannarsi, angoscia; affannóso ad. che jiatisce o produce affanno ; avv. affan- nosamente. Anfanare intr. andar qua e là spensieratamente: fi.g. parlare a sproposito, senza concludere, (secondo lo Storm è misto di affannare e fan- fano); anfanaménto stn.l' anfanare; an- fanatóre sm. ciarlone sconclusionato; anfaneggiare intr . anfanare spesso: fig. trns. ingannare con ciarle e arzigo- A goli. Africo e affrico ad. e sm. il vento libeccio di ovest-sud-ovest; lt. africus dell'Africa; africano ad. dell'Africa; come sm. uomo dell'Africa. Afro ad. dicesi di sapore e odore che al)bia dell'acre ; vien derivato dal fr. afre paura, ribrezzo (cfr. affreux) che ha la sua origine uell'aat. eiver, eipar, orrido; dim. afrétto, afrignoafri- cògno africbgtiolo BiìquAnto afro; afréz- B sa sf. sapore afro; afróre sm. odore d'acido carbonico; af róso afroróso ad. che ha afrore. Frignalo sm. (per afri- gnolo) efricògna sf. (per africogna) in- dicano una specie d'uva. Afrodite sf. nome gr. della dea Venere. S' interpreta come * splen- dente nella schiuma' (aphrós) perchè secondo la favola era sorta dalla schiuma del mare. Gr. aphrodisia, piaceri d'amore, it. afrodisia sf. età C della pubertà ; afrodisìaco ad. attri- buto di cibi e medicine che eccitano la virtù generativa. Cfr. ermafrodito. Afta sf. ulceretta bianca nella boc- ca o nell'esofago; gr. àphthai. Agape sf. banchetto di amici; gr. agape, amore, poi fra i Cristiani l'a- more del prossimo e in particolare il banchetto cristiano, in occasione del quale si distribuivano elemosine. Agata sf.sorta di pietra preziosa se- D mi trasparente; parola orientale pas- sata in greco nella forma achàtes da cui lt. achàtes; agatdto ad. macchiato come l'agata; agatóso ad. di natura simile all'agata; agatiime sm. quan- tità di materia che hanno impasto si- mile all'agata. A-ger tema gr. che significa riu- nire (secondo alcuni lo stesso che è in gregge), da cui agorà, Ittogo di riu- nione, nome del foro di Atene: cfr. E fantasmagoria: poi, come conciono, si- gnificò pure il discorso tenuto ad una riunione di persone: quindi dem-egoria sf. discorso fatto al popolo: appresso questo tema significò semplicem. di- scorso, espressione, quindi all-egonu sf. propr. discorso d'altra cosa, fig. ret. metafora prolungata che sotto l'imagine di un oggetto ne adombra un altro (V. alius): quadro in cui ciò che 19 vi è rappresentato <là ad intendere un'altra cosa: allegòrico ad. che con- tiene allegoria: avv. allegoricamente; allegorizzare trns. dire o spiegare per via d'allegoria; allegorista sm. chi sta sull'uso delle allegorie. Gr. kat-ego- ria, ciò che si afferma di una cosa, predicato, donde categorìa sf. la clas- sificazione delle cose secondo il loro A comune predicato: Fil. ciascuno de' supremi generi in cui si dispongono le nostre idee, p. e. sostanza, qualità, quantità: ora si usa anche per classe, divisione di cose; categòrico ad. di ca- tegoria, quindi definito, preciso; avv. categoricamente. Dalla forma eolica égyris è pan-égyris adunanza di tutti, festa con grande concorso di gente, com'erano i giuochi greci, e panegy- rikós attributo del discorso tenuto in B una gran festa: ìt. panegirico ad. lo- «lativo, come sm. discorso laudativo che si tiene in una piibblica adunanza: lode di un santo recitata nella sua fe- sta: fig. discorso fatto in lode esage- rata, o per trista difesa; panegirista sm. chi fa un panegerico : lodatore, difensore. Aggeocliirsi* vb. abbassarsi, umi- liarsi; composto con gecchire*: pp. gecchito e aggeccliito rimesso, umiliato. C Etim. ignota. (Il Ciampi suppone un vb. *abiectire da abiectus; il Diez ri- corre all'aat. jehan, cedere). Aggégrsio sm. cosa da nulla : cosa senza forma e valore: imbroglio, rag- giro. Potrebbe spiegarsi con agere *agicare, o con adiectio. aggiunta: ma più probab: è una formazione scher- zosa; aggeggiare trns. dicesi famil. per assettare. Asrhei'bfno e comun. garhino sm. D vento di siid-ovest. Etim. ignota. Pro- bab. è voce araba. Agrhir4!ne e comim. airóne sm. sor- ta d'uccello che sta in luoghi palu- dosi, pregiato per le belle penne nere che ha in testa; dall'aat. heigir heigro; dira, aironcèllo. Agio sm. comodità, stato comodo: tempo e comodità di fare checehesia. Etim. ignota. (Il Ménage da otium; il Ferrari da ad-aptare; il Frisch dal td. E be-hagen, benessere; il Périon dal gr. aisios propizio, opportuno; il Grimm da una delle forme germ. òsi ódiazéts, facile. Forse il It. asa per ansa, cfr. mese da mensem, ebbe il significato di occasione, e da quella poterono de- rivare le forme *asia, d,a cui il fr. aiso, e *asium da cui agio): forme avvb. ad agio comodamente, adagio lenta- mente: riferito a suono, sommessa- mente: ^a mio, tuo, suo agio, a bel- 20 l'agio' con tiitto comodo; adagio sm Mus. tempo lento e sostenuto: melo- dia a tempo largo ; dim. adagino avv. pian piano; agiato ad. fornito di agi, comodo, che ha tanto da vivere co- modamente: anche lento; dim. agia- tello; avv. agiatamente; agiatézza sf. comodità, condizione agiata: lentezza: adagiare trns. posare con riguardo; rifl. porsi a suo agio; pp. adagiato, come ad. lento nell'operare; adagia- mento sm. l'adagiare. Disagio sm. sco- modo, fatica, travaglio: 'a disagio' avvb. disagiatamente avv. scomoda- mente; disagiare trns. scomodare: rifl. incomodarsi; disagiato ad. che è in disagio; disagióso ad incomodo; avv. disagiosaménte. Malagiato ad. disagia- to. Dal fr. mal-aisé è l'it. malescio e malècio ad. infermiccio, di poca sa- lute: detto di noci, della peggiorqiia- lità; rnaliscénte a.d. alquanto ammalato, non ancora risanato; maliscénza sf. lo stato di maliscente. Agio si scrive aggio quando significa il beneficio che si trae dal barattar moneta od altri valori; ne deriva aggiotaggio sm. spe- culazione sul valore oscillante dei valori pubblici o di merci: poi arte di- sonesta che tende a variare quei va- lori a proprio utile; aggiotatóre-trice sm. e f. chi o che esercita aggiotaggio. XgiogvnR» sf. lo scrivere le vite dei santi; gr. hagio-graphia da hàgios santo : cfr. gr.-tphein ; agiografo sm. scrittore di vite de 'santi; agiologia sf. discorso di cose sacre. Agire intr. operare; It. ag-ere. spin- gere avanti, condurre, tirare, pesare, rad. ag: condurre una cosa passò poi nel significato di finirla, eseguire, on- de It. agere, it. agire intr. vale faro, operare; ppr. agènte che agisce, che produce un effetto: come sm. chi am- ministra gli affari altrui, fattore: chi compie funzioni del governo, p. e. ' a- gente diplomatico, agente di questu- ra, agente segroto': 'agente di cambio'' sensale di valori pubblici : ' agenti chimici ' sostanze usate a produrre certi effetti chimici; agenzia sf. uffizio pubblico o privato di chi amministra o tratta affari altrui. Lt. agenda, cose da farsi, it. agènda sf. libretto in cui si notano le cose da farsi o da rammen- tare, che meglio dicesi diario. Lt. ag- ilis propr. che può operare, it. agile ad. svelto, che ha destrezza: detto di suono o canto, rapido; avv. agilmente-, agilità* sf. qualitià di agile. Lt. *agibilis, it. agibile ad. fattibile; agévole ad. facile, comodo: detto di animale, mansueto, trattabile; avv. agevolmente: agevoléz- za sf. qualità di agevole: facilitazione; •21 22 agevolare trtis. rendere agevole, faci- litare; agevolaménto sm. agevolazióne sf. l'agevolare; dis-agévole e mal-agé- vole ad. difficile; avv. disagevolmente, malagevolmente ; disagevolézza e mala- gevolézza sf. difficoltà. ^(/ ina* e aina* sf. prestezza (Dante vulg. el. 1, 11); ««■?!«)•««'* vi), sforzarsi, industriarsi. *A- ginarsi pare alterato in accianndrsi intr. affaticarsi, adoperarsi; accia- cindrsi intv. darsi da faro; acr.iaccindto, come ad. che si dà gran da fare; acciapi- narsi affaticarsi molto, arrovellarsi, pare al Caix composto di accia(ci- narsi e atta)pinarsi. Pp. di ag-ero è ac- tum. it. atto sm. cosa fatta, operazione, manifestazione d'una facoltà od at- titudine: carta o libro clie attesti cose fatte, contratti, avvenimenti, p. e. *atti del Parlamento, di accademie; di processi' : gesto, cenno: nei dram- mi, ciascuna delle parti in cui sono divisi: atto di fede, di speranza ecc. formola che esxirime questi sentimenti: la forma sp. oAito da fé usasi anche in italiano per indicare sentenza di con- danna contro eretici che era accom- pagnata dall'atto di feilo e l'esecuzio- ne stessa della condanna, per lo più mediante il faoco: *atto pratico' eser- cizio effettivo: ^atto di accusa' scrit- tura con cui il pvihblico ministero accusa gl'imputati presso il tribu- nale: ^all'atto, in sull'atto' al mo- mento stesso: ^prendere atto d'una co- sa 'riservarsi di farne uso: ' darò atto' dichiarare d'aver ricevuto: 'fare gli atti al uno 'avviare un processo civile contro di lui; dim. atf''rèllo atto gra- zioso, atttlccio atto brioso od effettato. Lt. ac-tor-era it. attóre sm. attrice sf. chi ha parte in un atto : chi avvia un processo: chi recita in teatro. Lt. action-em, it. azióne sf. operazione e la cosa fatta: » uomo d'azione ' operoso di sua natura: l'effetto d'un agente qualsiasi, p. e. 'l'azione della luce sui colori:' moto, p. e. 'la macchina è in azione ' : soggetto e condotta d' un poema, d'un dramma, d'un romanzo: modo di recitare: Leg. diritto di chie- dere il proprio in giudizio e di accu- sare altri: ' reato di azione pubblica' qucdlo di cui accusa il piibblico mi- nistero senza ricorso di privati: Mil. combattimento: Mere, quota di capi- tale impiegato in un' impresa e la cartella chela rappresenta; <\im.azinn- cèlla, pegg. aziondccia, spr. azióndccia mala azione e mal garbo; azionista sm. chi possiede azioni industriali o commerciali ; inazióne sf. stato di per- sona o cosa che non opera. Lt. acti- vus, it. attivo ad. che opera e può ope- rare molto: efficace: 'verbo attivo' quello il cui soggetto è operante: 'ne- gozio attivo ' produttivo, prospero : attivo sm. patrimonio, entrata, l' u- tile ricavato da un'imiiresa od am- _ ministrazione; avv. attivamente; atti- vità sf. potenza di oper.are, efficacia : 'essere in attività' in servizio effet- tivo: detto di patrimonio o imprese, le partite di entrata e di credito; inat- A tivo ad. non attivo; inattività sf. non attività; attivare trns. rendere attivo, mettere in attività. Attuare trns. met- tere in atto; lt. actuarius, it. atftidrio sm. ufficiale che riceve e tiene atti pubblici; lt. actualis, it. attuale ad. che è in atto, effettivo ; avv . attualmente in atto, in 'effetto; attualità sf. l'es- sere attuale; attudbile ad. che si può attuare; attuazióne sf. l'attuare, effet- tuazione; Attuire trns. piegare uno B a fare a modo proprio, indurlo a pen- sare per noi. Atteggiare trns. disporre le figure in modo che esprimano un sentimento: riti, disporre la propria faccia e la persona ad una data espres- sione; atteggiaménto sm. l'essere atteg- giato, movenza; atteggiatóre-trice sm. e f. chi o che atteggia o si atteggia. Lt. actitare, it. attitdre trus. comin- ciare e proseguire atti giudiziari. Dal pp. agitum derivò l'intens. lt. e it. a- C gitdre trns. muovere fortemente, scuo- tere: tìg. commuovere fortemente, tur- bare: 'agitare cause, questioni' ecc. discuterle: rifl. muoversi con forza: tvirbarsi; pp. agitato: Mus. concitato; agitatóre-trice sm. f. chi o che agi- ta : arruffapopoli ; agitazióne sf. agita- ménto sm. l'atto e l'effetto dell'agi- tare; dim. agitazioncèlla. Re-agn'e intr. operar contro; ppr. reagènte, come sm. sostanza usata ad analizzare chimi- D camento i corpi; pp. reagito; reattivo ad. che ha potenza di reagire; reazióne sf. azione opposta da un corpo ad un altro che agisce sopra di esso: Chim. azione del reagente: Polit. opposizione al progresso e agli effetti della rivo- luzione: il partito che fa questa op- posizione; reazionario ad. di reazione politica: come sm. uno del partito della reazione. Nei composti latini agore diviene igere; da ab-igere, con- E dur via, lt. abigeatus it. abigeato sm. furto di animali; abigeo sm. reo di abigeato. Da amb-igere ambiguus, che si può tirare da due parti (v. ambo), it. ambiguo ad. che si può intendere in due modi, dubbio, oscuro: detto di persona, sospetta, da non fidarsene; avv. ambiguamente; ambiguità sf. qua- lità di ambiguo, dubbiezza. Lt. *co- igere cogere adunare, costringere > 23 agi 24 pp. co-actum, it. coatto ad. fatto o imposto per forza : Momicilio coatto' relegazione; coattivo ad. che lia virtù di costringere; avv. coattivamente; coa- zióne sf. costringimento, violenza. Lt. ex-igere. it. esigei'e trns. pretendere cosa dovuta, richiedere : riscuotere; ppr. esigènte, come ad. che pretende troppo ; esigènza sf. pretensione : ciò A che si esige ; esigìbile ad. che si può esigere; esigibilità sf. qualità di esi- gibile; inesigibile ad. che non si può esigere o riscuotere; inesigibilità sf. qualità d'inesigibile; pp. exactus, it. esitto preteso, riscosso ; esattóre sm. riscotitore; esattorìa sf. carica e uffi- cio dell'esattore; esazióne sf. il ri- scuotere : nel significato di pesare ex- actus vale propr. pesato, di giusto peso, it. esatto ad. conforme al vero: fatto 3 con gran cura : detto di persona, pun- tuale, diligente: * scienze esatte" quel- le che si fondano sul calcolo; avv. esattamente; esattézza sf. qualità di e- satto; inesatto ad. non esatto; inesat- tézza sf. difetto di esattezza: piccolo errore. Lt. *ex-agmen exàmen propr. il pesare, poi la linguetta della bi- lancia, it. esame sm. ponderata con- siderazione che ha per fine un giudi- zio : interrogazione di candidati od O accusati ; accr. esamóne beli' esame, spr. esamiiccio esame misero, pegg. e- samxlccio brutto esame ; esaviinure trns. osservare minutamente per giudica- re; esaminando ad. e sm. che o chi de- v'essere esaminato; esaminabile ad. che si può esaminare ; esam iìiatóre-trice chi o che ha ufficio di esaminare; rie- saminare esaminar di nuovo. Dal comp. do-examinare si formò disamina sf. l'at- to di esaminare. Forma pop. di exa- D men, propr. ciò che si caccia fuori, è sciame sm. moltitudine di api che e- migrano, o d'insetti: fig. moltitudine di gente adimata; sciamare ìntT. rac- cogliersi in sciame: fig. migrare. Lt. ex-agium il pesare, it. esdgio la sesta parte d'un'oncia, saggio sm. l'esami- nare una piccola parte d'un tutto, p. e. * saggio dell'oro' : esperimento, pro- va; p. e. 'saggio di musica, di pit- tura ' : piccola quantità da esaminare, E p. e. ' saggio di vino, d'olio ' : norma, paragono, p. e. * saggio dello sconto, dell'interesse"; saggiare trns. faro il saggio, la prova ; saggiato re -tri ce sm. f. chi o che saggia, principalmente i metalli nella zecca: fu anche una bilancetta da fare saggi, donde il ti- tolo d'un"opera di Galileo; assaggiare trns. provare, sperimentare, gustare lina piccola quantità di cibo o di be- vanda per giudicarne la bontà: fig. mangiar poco: assaggio sm. l'assag- giare : la piccola quantità che si as- saggia; assaggiatìira sf. l'atto di as- saggiare. Dal significato di pesare venne al lt. exilis, da*ex-ig-lis, quello di misurato, scarso, it. esile ad. sot- tile, gracile, debole; avv. esilmente; lt. exilitat-em, it. esilità sf. qualità di esile. Significato simile ha lt. ex-ig- uus, it. esiguo ad. piccolo, scarso ; avv. esiguamente; lt. exiguitatem, it. esi- guità sf. qualità di esiguo. Lt. prod- -ig-us che getta via, it. irròdigo ad. ohe profonde il denaro: 'prodigo della vita, del sangue " ecc. pronto al sacri- fizio; orvv . prodigaménte ; prodigare trns. spendere troppo, profondere : ' prodi- gar cure ' prestarne in abbondanza. Da una forma *prodigalÌ3 è l'avv. pro- digalménte ; x>rodigalità sf. scialacqua- mento; prodigalizzare trns. prodigare. Qui vien riferito anche lt. prod-ig-ium cosa posta avanti, mostrata dagli dei, it. j)rodigio sm. cosa portentosa: (al- tri però lo deriva da agli dire; v. ada- gio) ; prodigióso ad. che contiene pro- digio, straordinario; avv. prodigiosa- mente ; prodigiosità sf. qualità di pro- digioso. Lt. red-ig-ere, ridurre, it. re- digere trns. raccogliere e dar forma, compilare, dicesi di giornali processi ecc.; pp. redactum, it. redatto; redattóre sm. chi redige, per lo più giornali ; redazióne sf. il redigere e il complesso dei redattori. Lt.sub-ige-re, pp. subac- tum. domato, poi conciato, it. sovdtto sodtto sm. pelle concia da corregge. Lt. trans-ig-ere condurre a traverso, quindi a termine, spedire, it. transi- gere intr. comporre una controversia rinunziando in parte a quanto si pre- tende; ppr. transigènte ad. facile a tran- sigere : intransigènte ad. che non tran- sige, inflessibile; intransigènza sf. l'es- sere intransigente; pp. transatto; tran- sazióne sf. composizione fra conten- denti. - Dal tema ag-io sono i composti lit-igio suffum-igio rem-èggio ecc. e da un vb. &g-&Te rem-igure nav-igdre pur- - (i) gare ecc. cfr. narrare. Dalla rad. rinforzata àg è lt. amb-àg-es strade torte, giravolte, it. ambagi sf. pi. giri di parole che oscurano il pensiero. Lt. ind-agare propr. spinger entro (indù), it. indagare trns. e assi, investigare; lt. indaginem, it. indagine ricerca, in- vestigazione; indagabile ad. che si può indagare ; indagamènto sm. l'atto, e l'effetto dell'indagare; indagatóre-trice sm. f. chi o che indaga. -Lt. co-àg-ula- ro, it. coagulare quagliare cagliare ac- cagliare trns. rapprendere il latte, con- densare: rifl. rapprendersi; accaglia- ménto sm. l'atto e l'effetto dell'acca- 25 agi - agr 26 gliare. Lt. coagulum, it. coagulo sm. il coagiilarsi e la cosa coagulata; coà- gulo e caglio materia che ha proprietà di coagulare, specialm. il latte rap- preso nello stomaco degli agnellini, usato ad accagliare il latte; coagìild- hile 6 quagUdbile ad. che può essere coa- gulato; coagulabilità sf. qualità di coa- gulabile; coagulativo ad. che ha pro- prietà di coagulare ; coagulaménto e quagliaménto sm. coagula::ióne si. il coa- gulare o coagularsi. L'opposto di qua- gliare è squagliare trns. liquefare, far struggere, togliere la densità: rifl. liquefarsi: fig. dileguarsi; squaglia- ménto sm. lo squagliare e lo squagliar- si. - Dalla rad: ag è il gr. op-àgein, ag- giungere, ad. ep-akté, it. epdtta sf. aggiunta, cioè il numero dei giorni che conviene aggiungere all'anno lu- nare per formare l'anno solare. Gr. agóa, luogo di riunione, festa con giuo- chi pubblici, it. agóne sm. gara, lotta, pericolo ; agonale ad. attenente ad a- gone; gr. agonia, propr. lotta, sforzo, it. agonia sf. ambascia mortale : fig. incertezza affannosa; *agoniare ago- gnare intr. propr. lottare ansiosamen- te, poi bramare ardentemente ; ago- gnatóre-trice sm. f. chi o che agogna; gr. agonizein, lottare, it. agonizzare intr. essere nell'agonia della morte; ppr. agonizzante vicino a morte; da a- gonistés, lottatore ed attore dramma- tico (perchè anche lo rappresentazioni teatrali si facevano a gara) sono com- posti: antagonista sm. avversario, com- petitore; antagonismo sm. resistenza di due forzo opposto: opposizione: emu- \SiZÌoi\e- protagonista sm. primo attore: fig. personaggio principale d'un dram- ma, d'un poema, d'un fatto qualsivo- glia; agonistico ad. relativo all'agoni- stica sf. cioè all'arte degli antichi atle- ti. L'ad. gr. àxios indicò da prima che ha un dato peso o valore, poi degno, quindi axioùu stimare, apprezzare, da cui axioma la stima che si fa di una cosa, poi principio evidente, it. assiòriia sm. verità evidente, massima certa; assiomatico ad. che ha qualità d'assioma; avv. assiomaticamente. Con la rad. raddoppiata è agógós, chi con- duce: cfr. demagogo e pedagogo. Com- posto con anà. sopra, è gr. an-agogé, elevazione, sublimazione, it. anagogia sf. l'elevarsi a cose sublimi: senso e- levato e mistico di scritti sacri; ana- gògico ad. mistico, attributo di senso ; avv. anagogicamente. Gr. eis-agogó, in- troduzione, it. isagòge sf. discorso in- troduttivo; isagògico ad. attenente ad isagoge. Gr. par-agogé, iirolungamen- to, it. lìaragòge sf. aggiunta di una o più lettere al termine d'una parola; paragogico ad. attributo di suono ag- givmto. Gr. syn-agogé, advinanza, it. sinagòga sf. adunanza dei dottori e- brei: luogo dove gli Ebrei si riunisco- no per uffici religiosi. Da àg è gr. he- ■gemón, condottiero, da cui egemonia sf. predominio, signoria. Gr. strat- egòs condottiero di esercito (stratós), da cui gr. e it. strategia sf. arte di con- A durre eserciti; strategico ad. attenente a strategia; avv. strategicamente ; stra- tagema sm. propriam. atto strategico, poi inganno militare: fig. astuzia per deludere alcuno. Gr. ex-égesis, it. ese- gesi sf. esposizione, spiegazione ; ese- getico ad. di esegesi ; ep-esegesi sf. spie- gazione aggiunta, parola o frase ag- giunta a spiegarne una precedente. Aglio sm. pianta il cui bulbo serve a condire vivande; lt. allium (che B alcuni spiegano con *an-lium pel suo forte odore: cfr. esalare; altri con *aglium, gr. àglis spicco d'aglio); dim. agliétto agliettino aglio fresco che non ha fatto il capo ; agliaio sm luogo piantato d'aglio; agliata sf. savoretto fatto con aglio aceto ed altri ingre- dienti. AgnocAsto sm. sortadi pianta det- ta anche vótrice; lt. agnuscastus. Il nome gr. è àgnos, il quale o fu con- C fuso con hagnós puro, casto, e -agnu- scastus sarebbe la parola greca con la sua traduzione: ovvero castus t\\ aggiunto in lt. perchè gli antichi at- tribuivano a questa pianta la virtù di conservare la purezza e la castità. Agnus sost. lt. il iiarto della pe- cora (che alcuni raccostano ad agore, perchè, si conduce al pascolo: altri al gr. amnós) : rimane in agnusdei sm. imagine in cera dell'agnello di Dio. D cioè di Cristo in tv)rma d'agnello; l'it. agno trovasi in poesia; comun. iisasi la forma dim. agnello sm. parto della pecora nel primo anno dalla nascita : fig. uomo niansueto: 'agnello pasquale' quello che si mangia a pasqua; dim. agnelletto agnellino: agncllòtto agnello né troi^po giovine né troppo adulto ; agnino ad. di agnello; agneìldio sm. venditore di agnelli e d'altre bestie minute; agnellatura sf. il tempo della E figliatura delle pecore. Agra sost. gr. il prendere, caccia; dura nei comp. chir-dgra sf. gotta che coglie e lega le mani (cheìres) spe- cialm. le giunture delle dita; chiragróso ad. di chiragra: come sm. affetto di chiragra; pod-dgra sf. gotta ai piedi (pòdes) specialm. alle giunture; 2>o<?«- gróso ad. e sm. affetto da podagra; composto ibrido con pelle è pell-dgra agr - ala 28 ^f. malattia del genere delle impeti- gini che si manifesta nella pelle, spe- cialm. sul dorso delle manie dei piedi; pellagróso ad. e sm. affetto da pellagra. .\.gro sm. campagna, territorio : usasi nell'unione ^ agro romano'; It. ager agrum (cfr. gr. agrós, td. aeker) che gli antichi spiegano 'a pecore agendo'. Trovasi anche nei conujosti A 'agricolo agricoltore agrimensore e gr. agronomo agronomia" ecc. Agrario ad. attenente ai campi e alla loro coltivazione; agraria si', l'arte e la scienza di coltivare i campi. Lt. agre- stis, it. agrèste ad. villereccio, selva- tico; avv. agrestemente ; agrestézza sf. selvatichezza. Lt. jieregri e peregre, pei campi, lontano: peregrinus chi viaggia e vien di lontano, it. peregrino ad. forestiero, straniero: fig. singolare, IB elegante; a,w. peregrinarnénte; lt. pe- regrinitat-em, it. peregrinità sf. qualità di peregrino: eleganza singolare. Lt. peregrinari, it. peregrini' re ìntr. andar viaggiando; lt. peregrination-em, it. peregrinazióne sf. il peregrinare, viag- gio. Mlt. pelegrinus, it. pellegrino sm. chi viaggia e specialm. chi va a visi- tare i luoghi santi; pellegrina sf. donna che visita i luoghi santi: veste da pel- legrino: bavero grande simile al sar- C Tocchino dei pellegrini; pellegrinàggio sm. viaggio lungo specialm. ai luoghi santi. Agròtto e gròtto sm. uccello palu- stre più grande del cigno; è alterato dalgr. onokrótalos. Alcuni assegnano la stessa origine allo sp. alcatraz, da cui it. albatro sm. grande uccello ma- rino; altri credono alcatraznome ono- matopeico, imitante la voce di que- st'aniniule. D Aio sm. precettore di giovinetti nelle famiglie signorili; fem. dia; dal- lo sp. ayo maestro di casa, aya bam- binaia, d'origine incerta. (Gli Spa- gnuoli lo derivano dal gr. agós, con- duttore; il Diez dal got. hagjo cura- tore o heio custode; il Larramendi dal basco ayoa chi segue o aspetta: il Wackernagel sospetta che derivi dal lt. avia, nonna). Ajo da *ag-io vb. lt. dico, rad. agli, E che si trova anche in ad-agium, it. adagio sm. propr. detto aggiunto, ap- plicato ad una cosa, quindi sentenza proverbiale. Composto con la nega- zione, *agio diviene *ne-ig-o nego, dir no, it. negare trns. e assi, affermare che una cosa non è, non ammetterla, non concedere, rifiutare; niégo sm. il negare; negabile &à. che si può negare; opp. innegàbile ad. che non si può ne- gare; avv. innegabilmente ; negativo ad. che nega, vieta, contradice: 'quantità negativa' Mat. quantità da sottrarre: negativa sf.il negare, il rifiutare: nella fotografia è la lastra in cui rimane impressa la figura, oscura nelle parti luminose e luminosa nelle oscure; avv. negativamente ; negatóre-trice sm. f. chi o che nega; negathrio ad. appar- tenente a negazione; negazióne sf. l'at- to del negare: parola che ha valore negativo. Dal lt. ab-negare è abnega- zióne e annegazióne sf. il rinunziare alla propria volontà, agli affetti, agli interessi, pel bene altrui. Denegare trns. negare la verità di un fatto, di un debito eoe; denegazióne sf. l'azione del denegare; diniègo sm. rifiuto. Bin- negare trns. abbandonare la propria re- ligione o la patria od altra cosa o persona da amare e rispettare; pp. rinnegato, come sm. chi ha rinnegato; rinnegamento sm. il rinnegare; rinne- gafóre-trice sm. f. chi o cTie rinnega. AI» sf. organo del volo degli uc- celli e di alcuni insetti; lt. ala da *ax-la, spalla, ascella, ala (che alcuni rapportano ad ag-ere o ax-is): estens. pinna dei pesci: fig. lato, parte late- rale di edifizi, eserciti ecc. quindi 'faro ala' disporsi in fila dall'una e dall'altra parte per fare onore a per- sonaggi che passano: vale anche pro- tezione nella frase 'sotto le ali di uno"; dim. alétta: 'aletta dei pesci' pinna : alette si dicono anche certe sprangliette di ferro che conficcate nel muro od altro servono a reggere qual- che cosa; accr. alóne sm. simil. l'au- reola luminosa della luna e dei pia- neti quando splendono attraverso una atmosfera vaporosa; alato ad. fornito d'ali; alata sf. colico di ali. percossa data con le ali; alarlo sm. soldato che sta ai fianchi dell'esercito, ausi- liario; aligero ad. che porta ali (cfr. gerere); aleggiare, alleggiare, alivreìntr. muovere le ali, per lo più intorno ad un luogo: fig. aggirarsi; alerióne sm. aquilotto senza becco e senza piedi con ali distese negli stemmi di nobiltà. Sono ad. poet. alinéro alidordto aline- vósiì con ali nere dorate candide, ali- velóce con ali veloci. Dim. di *axlaè axilla, it.ascélla sf. concavo che è sotto il braccio nella sua appiccatura colla spalla: 'stare con le mani sotto lo ascelle' fig. stare in ozio; ascellare ad. doll'ascella. Alah^stro sm. pietra bianca e tra- sparente, pii'i tenera del marmo ; pa- rola orientale che conosciamo nella forma gr. alàbastros, da cui lt. ala- bastcr e alabastrum. Gli antichi la dicevano comun. alabastrite e alaba- 29 ala - alb 30 strum iudicava piuttosto una scatola d'alabastro per unguenti : ora alaha- stì'ite sf. è una specie di falso alaba- stro; alabastrino ad. d'alabastro; aZa- basfrdio sm. lavoratore in alabastro. Alacre ad. pronto nell' operare ;lt. alacrem; avv. alacremente; alacrità sf. prontezza e vivezza nell'operare. Ala- cre uell'afr. divenne halaigre, da cui it. all'ègro ad. che dal significato di brioso passò a quello di lieto, giulivo, che manifesta gioia; fig. ^ uomo alle- gro' un po' ubriaco; * donna allegra' poco onesta: come sm. usasi nella mu- sica ad indicare un tempo alquanto rapido e il componimento in. qtiesto tempo; dim. allegrétto allegritio allegrìic- cio ; allegròccio, gustosamente allegro; avv allegramente : allegria sf. gioia pa- lese, tripudio; allegrezza, sf. l'essere allegro ; allegrare e rallegrare trns. render lieto, confortare; rallegrarsi, rendersi lieto: congratularsi, donde la frase ^ dare il mi rallegro' per con- gratularsi ; allegraméntn e comun. ral- legraménto sm. il rallegrarsi; rallegra^ tóre- trfce sm. e f. chi o che rallegra; rallegratììra sf. l'aspetto sorridente di colui che è allegro. Alaiu^ro. sm allacciatura che con- siste in un occhiello di passamano o cordicella in cui entra il riscontro, che suole aver forma d'olivetta co- perta della stessa materia; sp. alamar dall'arb. al 'amara. Alitilo ad. e sm. specie di cane gran- de e gagliardo. Il Ménage vorrebbe dimostrare che alanus si disse per al- baniis, d'Albania, e corrisponderebbe al molosso dogli antichi, nominato dal popolo dei Molossi clie abitavano l'E- piro ; ma è più semplice considerarlo come il nome del popolo degli Alani. Alatèrno sm. sorta di frutice; It. alàternus; ammettendo l'abbreviazio- ne dell'a potrebbe essere ad. di Ala- trium, oggi Alatri, nella provincia di Roma. Fu alterato anche in l interno. Albagia sf. boria, vanità pomposa. Etim. ignota. (Nel mlt. trovasi alba- gia che pare significhi sicurezza, ma è d'origine ignota. Forse può racco- starsi al It. albus, bianco, albatiis, imbiancato: cfr. albasius in albo, e in tal caso avrebbe significato in ori- gine la vanità di chi è vestito sfarzo- samente di bianco. Men verisimile è la connessione col td. albern, fatuo). Albagióso, ad. brioso, vanitoso. Albèrgo sm. casa in cui per prez- zo si alloggiano forestieri ; poet. do- micilio, ricovero; dall'aat. hari-berga ricovero (berg-en) dell'esercito (harji, mod. heer), quindi nel primo senso ac- campamento, alloggiamento; dim. al- berghétto; albergare trns. dare alloggio: poet. dar ricetto: intr. prendere o a- vere alloggio; albergatóre-trice sm. e f. chi o che dà alloggio per prezzo. Albero snì. pianta con tronco e rami; It. arb-or-em, rad. ardh alzarsi: (alla forma it. pare che abbia contri- buito la voce albaro, v. albo): estens. palo delle navi che regge le vele: asse A d'una ruota: < albero genealogico' de- scrizione grafica della discendenza di una famiglia rassomigliata alle rami- ficazioni d'un albero ; dim. alberétto alberino, accr. alberóne; alberòfto albero di media grandezza; spr. alberbzso, pegg. alberacelo ; alberata alberéta sf. alberéto sm. luogo piantato d'alberi; alberile sf. pietra in cui veggonsi effi- giati alberi; alberare trns. piantare alberi, fornire d'alberi; pp. alberato; B alberatura sf. tutti gli alberi di una nave; inalberare trns. alzare, elevare: rifl. l'impennarsi del cavallo: adi- rarsi, inorgoglirsi; inalberaménio sm. l'inalberare e l'inalberarsi; disalbe- rare trns. levare gli alberi da una na- ve. Arbordre in4:r. l'inalberarsi del cavallo; pp. arborato e ina rbor ato ]pìan- tato d'alberi; «ròòreo ad. che ha qua- lità e forma d'albero; arboréto sm. al- bereto, vivaio d'alberi ; arbori/ero ad. C ferace d'alberi; arborizzato ad. attri- buto di nainerale che ha venatura a iorma d'albero; arborizzazióne sf. di- sposizione a forma d'albero. Dal It. arborescere, ppr. a/'òo/'esc('»/echepren- de forma o giunge ad altezza d'albero; arborescénza sf. disposizione di certi cristalli a foggia d'alberi. Lt. arbus- tum, it. arbusto sm. albero di basso fusto che getta rami dalla base; dim. arboscello piccolo albero (probab. da D' arbustello; altri da arbuscula o da arbor-cello). Dall'uso di cantare in maggio portando attorno un arboscel- lo adorno di fiori, *arbuscello mutato in bruscello sm. prese il significato di rappresentazione o farsa popolare: ' cantare il bruscello ' cantar maggio. Lt. arb-iitus, it. albatro sm. l'albero detto comun. corbezzolo; il suo frutto è albatra sf. ; albatrìno ad. attributo del vino di corbezzolo. Dalla rad. E stessa è lt. ard-uus, it. arduo ad. alto, erto: fig. difficile; avv. arduamente; ardtdtù sf. qualità di arduo, difficoltà. Albo ad. bianco pallido, per lo più attributo d'una specie di fichi bian- chicci e della pianta che li produce; lt. albus. Il neittro album come sost. era la tavola gessata in cui il pre- tore romano pubblicava i suoi editti: poi gener. registro, catalogo ; it. albo 31 ale - ale 32 sm. libro in cui sono registrati i nomi dei membri di un'accademia od altre società o collegi: la forma album si conserva ad indicare un libro elegante in cui sono raccolti versi o motti o ritratti o disegni di più persone : ^ do- menica in albis' sottinteso vestibus, dicesi ancora la prima domenica dopo la pasqua, perchè nei primi secoli A del Cristianesimo in quel giorno si battezzavano i catecumeni vestiti di bianco. Lt. luce alba, it. alba sf. l'imbiancare del cielo qtiando cessa la notte e quell'ora del mattino; al- bóre sm. lo splendore bianco del cielo allo spuntar del giorno; lt. e it. al- bicare* biancheggiare, it. albenyiare intr. lo spuntar dell'alba; albeggia- ménto sm il biancheggiare; lt. *alhi- tius, it. albìccio ad. bianchiccio: lt. al- B bedin-em, it. albedine sf. color bian- castro; albino sm. uomo con la pelle bianca coi peli quasi bianchi e gli oc- chi rossi; albdno sm. sorta di vitigno che produce Valbfìna sf. specie d'uva bianca; albanèlla sf. specie d'uccello detto falco bozzago. Lt. albtimen, it. albume sm. il bianco dell'uovo; albu- mina sf. sostanza principale dell'al- bume ed elemento degli organismi animali e vegetali; album iniiria sf. la Q presenza dell'albuminanell'urina. Lt. albugin-em, it. albugine sf. macchia bianca dell'occhio che pare albume coagulato, quando la cornea perde la trasparenza: albuglneo ad. dicesi di tes- suto animale affetto da albugine. Dal lt. albarium . il bianco che si dà alle pareti, mediante uu ad. *albariensis è formato alberése sm. sorta di pie- tra da far calce o pietre da mulini e il terreno die ne è fornito. Lt. al- •p. bare, it. inalbare e innalbdre intr. di- cesi di liquore che diventi torbido e albiccio. Lt. ex-albare, it. scialba- re trns. imbiancare le pareti : into- nacare i muri ; scialbo ad. bianco pal- lido; scialbatura sf. l'imbiancare pa- reti. Mlt. albasius, it. albdgio sm. sorta di panno grosso per lo più bian- co. - Dal dim. albulus ha probab. origine dlbaro albero alberello albuccio pioppo bianco; alberella sf. specie di -, pioppo detto anche tremttla: albaióne sm. rialto di sabbia presso la riva del maro. Albdtico sm. varietà d'uva nera buona a colorire il vino bianca. .llcilico ad. gr. alkaikós, attri- buto d'un antico metro poetico, deno- minato dal poeta Alceo. Alcali sm. sale liscive di sapore acre; arb. al-qali; alcdlico e alcdlino ad. di alcali; nlcalizzdre trns. ridurre allo stato di alcali. Alce sm. specie di cervo; parola che appare nel gr. àlke, lt. alce e al- ces, ed è incerto se sia d'origine ger- manica o celtica. AlcióiK* sm. ucccello di mare detto comvm. gabbiano: gr. alkyón; alciònio sm. prodotto di polipi marini di cui credevasi che gli alcioni facessero il loro nido. Alcool sm. spirito di vino ; dall' arb. al-kó"hl che significa una polvere finissima da annerire le ciglia: poi fu dato questo nome, ma non presso gli Arabi, allo spirito di vino per la qua- lità della finezza; alcoòlico ad. che ha dell'alcool; nlcoolizzdre trns. ridurre in istato d'alcool; alcooUsrno sm. ma- lattia cagionata dall'abuso di bevande alcooliche. Alcòva sf. parte d'una stanza se- parata dal resto, dove si pone il letto; arb. al- qobbah. la vòlta. (Qitesta pa- rola passò dallo sp. nelle altre lingue d'Europa, onde non è verisimile l'ori- gine germanica da vin supposto *alah- kovo, arco del tempio, attribuitale dal Grimm ed altri). Aldo sm. servo destinato al la- voro della terra sotto i Longobardi; mlt. aldus, (che alcuni interxiretano come altus, alimentato, mantentito, altri riferiscono a,! td. halten. tene- re). - Aldo è anche n. pr. . probab. ab- breviato da Rinaldo o Arnaldo o si- mile . Da Aldo Manuzio . famoso ti- pografo, l'ad. aldino divenne attributo di testi ed edizioni pubblicate da lui. Alea sf. giuoco d' azzardo: fig. ri- schio; lat. àlea, dado, ( *as-loa ? ax- lea?). Aleatòrio ad. soggetto a rischio, dipendente da avvenimenti incerti. Alesitico sm. specie d'uva o di vino nero squisito; pare ad. di un nome proprio, come sarebbe p. e. Alia, bor- gata in provincia di Palermo. Alenisfiino sm. sinonimo di tedesco; got. alamanna, che Asinio Quadrato, citato dallo storico Agathias 1, 6, in- terpetra con frammisti. Il Zouss pone a riscontro il derivato alamannida, comunione. Alére vi. lt. nutrire, rad. ni cre- scere, far crescere. Lt. alimentum. it. aliménto sm. tutto ciò che nutro e con- serva in vita animali e vegetali: ciò che è necessario per vivere: fig. mezzo per conservare e far prosperare ima cosa^ alimentdre aUmentdrio alimentizio ad. che serve di alimento o all'alimen- to; alimentdso ad. nutritivo; alimentdre trns. dare il cibo, nutrire, mantenere; alimentatóre-trice sm.ef. chi o che ali- menta; alimentazióne cf. l'atto e l'ef- fetto dell'alimentare. Lt. almus, it. 33 ale 34 almo ad. poot. che dà vita e alimento, quindi eccellente, divino. Lt. alum- nu3 Me *alnminiis)nomo o animale che si alleva, it. alunuo sm. allievo, sco- laro, praticante in un ufficio; alunna- to sva. condizione di praticante e il tem- po ch'essa dura. Lt. al-vus, it. divo sm. hasso ventre, in quanto nntre il corpo o è nutrito: estens. utero: fig. la parte di mezzo d'una cosa; alvtììo ad. del ventre. Per somiglianza col ventre nel- la forma cava è il lt. alveus, fossa, it. dlreo sm. letto di fiume, di torrente; dim. alvèolo celletta dove l'ape depone il miele: cavità dov'è inserita la[radice dei denti; da un dim. *alvoolellus pare formato atóerèHosm. vasetto, barattolo; dim. alberellétto aìberellino albereìlitzzo ; a/r('f(/-e cassetta per le api, arnia; inal- veare trns. scavare un canale per im- mettervi un fiume o lago, facendogli abbandonara il letto anteriore; inalvea- zióne sf. l'atto d'inalveare; disalveare trns. deviare un fiume dal suo alveo. Pp. di alere e altus, it. «/fo ad. propr. nutrito, cresciuto, poi elevato, eccelso: fig. di stato o condizione, grande, no- bile: d'animo ingegno proposito, forte, generoso: di libro, grosso: di panno, largo: di mare, profondo, lontano dal li lo: di fiume o pozzo, profondo: di fiu- me, anche vicino alla sorgente; di pae- se, dov'è più sollevato dal mare: di prezzo, caro: di voce, acuta e forte, (quindi contralto sm.voce bassa di don- na contrapposta all'alto o soprano; dim. e vezz. contrai! ino:) di consiglio, imperturbabile: come sm. cielo. Dio: * fare alto e basso' fare da padrone: 'guardare d'alto in basso' disdegno- samonte: 'avere alti e bassi ' dicesi di malato che abbia miglioramenti e peg- gioramenti: ' alto alto • avv. a un di- presso; dim. altt'tto: alferello altìccio un l>ò alterato dal vino: alfòccio alquanto alto; sviperl. altissimo, come sm. Dio; avv. altamente in alto luogo: in tono elevato: fig. francamente: in modo ri- sentito ; riulto sm. luogo rilevato da terra: ricamo che molto si rialza sul drappo; altóre-trìce sm. e. f. poet. chi o che nutre e fa prosperare; altura sf. luogo elevato: fig. superbia; dim. altii- réita; altézza sf. 1' essere alto: luogo alto : distanza dal basso in alto: di- mensione: detto di panni, larghezza: fig. grandezza, nobiltà, magnanimità: titolo d' onore dei principi; altezzóso f.l. superbo o sprezzante; avv. altezzosa- mente; altana sf. loggia sul tetto della casa; altèro e altièro ad. sui^erbo e digni- toso; avv. alteramente altieraménte; alte- rézza sf. alta estimazione di sé; nJte- rif/ia sf. esagerata opinione di sé con disprezzo degli altri; altare sm. mensa elevata dal suolo nella chiesa, in cui si fanno funzioni sacre: ' sollevare al- l'onore degli altari' dichiarare santo: ' mettere sull'altare ' fig. lodare ecces- sivamente; 'vivere dell'altare" cam- pare cogli emolumenti della chiesa ; dim. altarino altarétto . Lt. ex-altare , it. esaZf ''re trns. elevare a dignità: ma- gnificare con lodi; pp. esaltato, come A ad. riscaldato la fantasia; esaltatdre -trice sm. e f. chi o che esalta; esalta- ménto sm. esaltazióne sf. l'esaltare: l'es- sere esaltato, riscaldato. Alti-metro sm. strumento che misitra le altezze; altimetria sf. arto di misurare le al- tezze; alti-piano sm. paese piano molto elevato sul livello del mare; alti-so- nante ad. poet. che risuona grande- mente ; alti-tonante ad. che tuona in alto o dall' alto, attributo di Giove. B Da un derivato *altiaro venne alzare inalzare e innalzare tvns. levare in alto: costruire dal suolo: promuovere: detto di prezzo, aumentare : di voce, ren- derla più forte: 'alzar la voce' fig. sgridare: fare l'arrogante: balzar le spalle ' fig. mostrare noncuranza, di- sprezzo : ' alzare il gomito ' fig. bere troppo: rifl. rizzarsi in piedi : levarsi in alto; pp. alzato: come sm. Ardi, parte del disegno d'un edifizio dal lato ester- q no; benalzdto parola di buon augu- rio a chi si è alzato da letto; alzatasi. l'atto di alzare: 'alzata di terra ' ar- gine o ripari di terra: ' alzata di scudi ' il prender l'armi, ribellione; dlzo sm. l'alzare: la misura dell'alzare: pezzo di cuoio sovrapposto alla forma della scarpa per ridurla a giusta misura : paletto mobile nel fucile e nel cannone per alzare la mira; alzaménto innalza- ménto sm. l'alzato o elevare; rialzare jy trns. alzar di nuovo: fig. rinvigorire; rialzaménto sm^. il rialzare. Dell'incoa- tivo co-alescere dura il i^jìt. caulescènte crescente insieme, che si unisce ; coale- scènza sf. unione di parti separate che ricevono lo stesso nutrimento ed in- cremento; pp. coalTtus, da cui coali- zióne sf. unione od alleanza di più stati o di più partiti per tm fino comune. - La stessa rad. oscurata in ol forma il vb. olescere nei composti: lt. ad- e olescere, crescere, ppr. adolescente ad. giovinetto o giovinetta che cresce; a- dolescénza sf. età fra la puerizia e la giovinezza; pp. adultus, it. ar?((/^o ad. giunto a perfetto sviluppo : 'sm. chi ha varcato 1' adolescenza. La rad. stessa è nel lt. ind-ol-es propr. ciò che cresce dentro, che è connaturale, it. indole sf. qualità e disposizone na- turale dell'animo; It.'pro-ol-esproles, 2 - Zamiìaldi. Vocab. Etim. 35 ale - ali 36 germoglio, progenie, it. pròle sf. figlio- lanza; proU-flco ad. che feconda : che fa molta prole: It. proletarius chi nel censo registrava solo la prole, citta- dino povero, it. proletario sm. povero dell'infima classe; jrroìetaridfo sm. con- dizione dei proletari: tutti insieme i proletari. Ales.«aii drillo ad. di Alessandria A espeeialm. di quella d'Egitto fondata da Alessandro il Macedone: ^lettera- tnra alessandrina' quella che fiorì in Alessandria sotto i Tolomei : ' verso alessandrino ' verso composto di due settenari, detto anche martellidno per- chè trasportato nella poesia italiana da Pier .Jacopo Martelli. Alfenitc conaposizione metallica che imita l'argento : dal nome de' suoi inventori, gli Halphen. B Alfière sm. dice vasi il portaban- diera negli eserciti: sp. alferez dal- l'arb. al-fàris cavaliere. (Più vicina per il senso ma meno verisimile per la forma è la derivazione dal It. aqui- lifer portatore d'aquila, cioè dell'in- segna negli eserciti romani.) Dicesi alfiere anche un pezzo nel giuoco de- gli scacchi. Alga e dlifja sf. specie d'erba mari- na; It. alga d'origine ignota. (Isidoro C la connette con algore o alligare, ma forse va riferita al gr. hals. sale , mare). Algóso ad. pieno o coperto di alga. Algebra sf. scienza della quantità considerata in modo generale; dal- l'arb. al djaber, l'arte di ricomporre cose sconnesse. (Quindi in chirurgia significò l'arte di aggiustare le mem- bra lussate o fratturate). Algebrico algebrdico ad. d'algebra, attenente ad D algebra; avv. algeòricaméìite secondo le regole e i procossi dell' algebra; algebrista sm. dotto in algebra. Algtire sm freddo intonso, It. alg- or-eni; algido ad gelido, ghiacciato; da dlgere* è il ppr. algente. Alice sf. sardella. Etim. incerta. (Vien derivato dal It. lialec, salsa di pesce, it. alèce sf. , e questo, secondo il Diefenbach, sarebbe dal celtico ala- usa. Altri vedono in alice e in halec il E gr.halyké o halykis salamoia, da hal-s sale). Dim. alicétta. Con halec vuoisi spiegare anche Meda sf. sorta di pesce detto comun. chiappa. Alisèi sm. pi. venti tropicali che hanno sempre la stessa direzione; dallo sp. alisios, della cui origine molto si disputa. (Chi lo deriva dal- l' it. alito, chi dal It. electi venti, scelti, ohi dal bbrt. avel eleiz. vento in pieno, chi dallo sp. alizar. lisciare, cioè venti piani, costanti; il Littrè propende per l'afr. alis, unito, poi re- golare). Ali-US pron. It. di cui s'usa ancora avvb. l'acoiis. pi. fem. alias, altri- menti, con altro nome. Xe derivano: It. alienus. it. alièno ad. che appartie- ne ad altri: estraneo: avverso ad una cosa: alienare trns. rendere d'altri, trasmettere la proprietà, vendere: fig. distaccare l'animo, rim.viovere l'af- fetto, la stima; pp. aliendto, come ad. anche uscito di senno, matto; alie- nabile ad. che si isuò alienare, ven- dere; inaliendbile ad. che non si può alienare; avv. inalienabilmente; ina- lienabilità sf. qualità d'inalienabile; alienatóre-trìce sm. f. chi o che aliena ; alienaménto sm. alienazióne sf. l'alie- nare: ^alienazione di mente' follia; avv. alienataménte follemente; alieni- sta medico dei pazzi. Forma compa- rativa di alius è ai-ter, un secondo, it. dltro pron. diverso : come sm. al- tra cosa: altri sm. taluno, taluni: 'l'altro' vale anche il rimanente: ^'al- tro giorno, l'altr'auno ■ uno antece- dente indeterminato, di raro uno se- guente: 'un'altra volta' una seconda volta : significa pure stretta somi- glianza, p. e. ' Firenze fu un'altra Atene': la forma It. alter ego, un altro io, usasi ancora per vicario, sostituto: modi avvb. 'per altro' però: 'senz'altro' certamente, senza indugio: 'altro che' se non che; avv. altramente e altri- ménti in diverso modo : in caso di- verso. Si notino i composti altrettale altrettanto altróve altrónde altresì; al- trùi, (alter-huic? cfr. lui) vale di al- tri, ad altri, altri come oggetto: 'l'al- trui ' sm. la roba d'altri ; It. e it. al- terare trns.. rendere altro , diverso, imitare, contraffare: rifl. anche tur- barsi; adirarsi; pp». alterdto, dina, al- teratétto; inalterato ad. non alterato, sempre eguale; alterabile ad. che si può alterare: di persona, facile a tur- barsi: alterabilità sf. qualità di alte- rabile; inalterabile ad. che non si può alterare, immutabile; avv. inalterabil- mente; inalterabilità sf. qualità d'inal- terabile; alteraménto sm. l'alterare; alteratóre-trice sm. e f. chi o che al- tera; alterazióne sf. l'alterare e l'alte- rarsi; dim. alter azioncèlla. Lt. alter- nus, it. alterno ad. avvicendato, vi- cendevole ; avv. alternamente; lt. e it. alternare trns. avvicendare, scambia- re : rifl. scambiarsi, succedersi a vi- cenda ; alternaménto sm. l'alternare; alternativo ad. clie alterna o si alterna: 'moto alternativo' che va in un senso poi nel senso opposto; alternativa sf. ■37 ali - alo 38 avvicendamento: condizione di sce- gliere fra due cose: avv. alternatamente alternativatiiénte in modo alternato; alternazióne l'alternare e l'alternarsi. Lt. altercari jjarlare alternativamen- te, poi contendere a parole, it. altercare litigare a parole; alterco sm. e alterca- zióne sf. contesa di parole; alterato da altercare è taracciire iutr. uscire in parole di stizza. (Proliab. d'altra origine è tarocco sm. specie di giuoco di carte detto anche mincliiate). Com- posto di alter è lt. ad-ulter, it. adultero che si dà ad altri rompendola fede con- iugale: adulterio sm. violazione della fede coniugale: adulterino ad. falso, falsificato, nato da adulterio; adulte- rare trns. alterare, falsificare; ad^il- teratóre-tóra-trice sm. e f. chi o che fluiterà; adulferaménto sm. adultera- zióne sf. il falsificare; dim. adultera- zioncella. - La forma gr. di alius e AUos, che trovasi in alcuni composti, come allegoria, allopatia ecc. - La stessa origine ha il tema gr. allag- scamVnare, mutare, da cui en-allagé, it. en'ìllage sf. figura grammaticale por cui si usa una parte del discorso o una forma verbale per un'altra; gr. hyp-allagé, it. ipuUage sf. figvira gram- maticale per cui si usa un caso o xvn. modo per un altro. Gr. par-àllaxis deviazione, it. paraHósse sf. angolo formato da duo linee che partono dal centro d'un astro andando l'una al cen- tro della terra, l'altra verso l'occhio dell'osservatore: la diversa posizione dell'astro osservato dai due punti; 2)Hralldtico ad. attenente a parallasse. Grr. syn-àllagma, scambio reciproco, contratto, donde l'ad. sinalla<imdtico attributo di contratto o trattato che contiene obbligazioni reciproche. Il tema raddoppiato all-all-o in greco significa l'un" l'altro, scambievole: quindi par-nllèlo ad. dicesi di linea o piano che in tiitta la sua estensione sia equidistante da un altro: 'circolo parallelo' nella sfera terrestre dicesi ogni circolo minore parallelo all'equa- tore: fig. messo a comparazione: come sm. riscontro, comparazione; 2^<'ralRla sf. Mil. linea, di fortificazione che cir- conda la fronte dei lavori d'assedio; avv.pa rallelaménte; parallelismo sm. sta- to di due linee o due piani paralleli : fig. corrispondenza fra due cose. X\ì.ai.t.Ap«* trns. stancare: dal- l'aat. lezian, got. latjan. Allelitia sm. inno d'allegrezza a Dio: l'introdusse in lt. S. Girolamo dall'ebr. halelu iah, lodate Dio. Allòillo sm. terreno libero da ogni peso o servitù feiidale. Il Grimm sup- pone un composto aat. *al-6d tutto libero e finora non si trovò etimologia migliore. Allodiale ad di allodio. Allòfiola e Ibdola sf. piccolo e sa- porito uccello; è il dim. del lt. alauda, che Plinio e Svetonio danno per parola gallica; dim. allodolétta lodolétta. Alliìine sm. sorta di minerale, che è un sale astrigente; lt. alumen, (che Isidoro vuol derivato da lumen per- A. che dà lucentezza ai colori, ma pro- babilm. è connesso alla ral. hai sale); allumare trns. dar l'allume alla pelle; allumiera sf. cava d'allume; allumina sf. ossido d^aUvminio sm. metallo che si trae dall'argilla; alluìninóso ad. che contiene allume: alluminare trns. dare Vallxime; alluminafHra sf.il dare l'allu- me alle stoffe per prepararle alla tin- tura. Probab. contratto da *allumida è nitida sf. cuoio conciato con allume. ^ Alniandcco sm. libro che indica i giorni dell'anno, le feste, le fasi lunari, le eclissi ecc. e fa pronostici sul tempo. Etim. incerta. (La sillaba al, che è l'articolo arabo, indusse a riguardare questa parola come araba e si derivò da mana'ha, numerare, che del resto è voce ebraica. Altri ricor- sero ad al-mana'h, dono ; ma fra gli Arabi gli almanacchi non si dona- vano, come ora, e poi hanno il nome C di taquìm. Il Mahn crede che Arabi ed Ebrei, primi falibricatori di calen- dari, abbiano formato questo nome dal gr. ménachos. il giro della luna, da men luna - cfr. mese - ch'era in- dicato nell'orologio a sole. Almanac- care ìntr.c0Tca.T d'indovinare il tempo: fig. ftintasticare, far disegni in aria; almanacchio sm. 1' alnianaccare fre- quente; almanaccóne-óna sm. e f. chi suole almanaccare; almanacchista sm. ^ scrittore d'almanacchi. Alno sm. specie d'albero d'alto fusto; lt. alnus (che alcuni raccostano alla rad. di alto, altri interpetra da *als-nus). Ora dicesi comun. ontano, . che presuppone una forma *alnetanus ♦aunetanus da alnetum. luogo piantato d'alni. Aloè sm. erba medicinale amaris- sima, nativa dell'Africa; è paroln, semitica, venutaci attraverso il gre- E co aloe. Alpe sf. per lo più pi. Alpi, alti monti e in particolare quelli che ri- cingono l'Italia a settentrione; lt. Alpes, (che Festo crede la fórma sa- bina alpus, lt. albns, bianco, perchè sempre biancheggianti di neve; ma Servio attesta che è parola gallica; celt. alp significa rupe). Alpino ad. dell'Alpi; alpestre-èsfro ad. montuoso: 39 alt - ama 4a fig. rozzo, zotico; da una forma *al- pensis *alpensianus è alpigiano ad. dell'Alpi: come sm. abitatore delle Alpi, montanaro ; alpinista sni. chi per stiidio o per diletto si propone di salire i più alti monti; alpinismo sm. l'occupazione degli alx'inisti; sub- alpino ad. dicesi di luogo o popolo che sta a piedi delle Alpi ; cis-alpino A e trans-alpino ad. che è al di qua (cis) o al di là (trans) delle Alpi. Probab. alia stessa origine vuole riferirsi Al- bióne, sf, nome poet. dell'Inghilterra. Altèa sf. malva selvatica usata in medicina: gr. althaia, che appartiene ad àlth-esthai sanare. Alto sm. fermata, nella frase ^fare alto' fermarsi; td. halt, vb. halten tenere, rattenere. L'interiezione alto! alto là ! con la quale s'intima ad altri B di fermarsi, è halt, imperativo del vb. halten. Amaca sf. letto sospeso. Alcuni lo " derivarono dall'ol. hang-mat o hang- mak; ma i:ioi si vide che è parola della lingua Guarani'conosciuta dagli Spagnuoli fino dal 1525. Aiuiii'aeo sm. specie di pianta aro- matica; nome orientale che conoscia- mo della forma gr. amàracos ; amara- cin-o ad. di amaraco. La forma popo- C lare maiorana e maggiorana sf. dev'es- sere alterata da un derivato *ama- rucana. Aiuare trns. aver caro, portare affetto, essere invaghito ; It. am-are (che alcuni rapportano all' ind. kam bramare, amare) : riferito a cosa vale desiderarla, prenderne diletto: col sog- getto di cosa, richiedere, p. e. *gli studi amano la quiete': ^ amar più o meglio ' preferire ; ppr. amante per lo P più come ad. ' amante di una cosa ' : come se. chi è invaghito di persona d'altro sesso; arndnsa* affetto, desi- derio, anche donna amata. Probab. da amante premesso s dispregiativo, derivò *smanziere *smanzeria sman- ceria sf. atto lezioso, blandizia, lu- singa.; (meno verisimile è la deriva- zione dall'aat. snieih. mod. schmeich- elei blandizia, adulazione); smance- róso ai. lozio.so. Pp. amato: amata sf. ■£ la donna di cui altri è invaghito. Lt. ania'jili.s, it. amabile ad. che nierita di essere amato: fig. soave, temperato: detto di sapore, che trae al dolce; opp. i;>a>i-dl'ilc non amabile; avv.|<inìa- bàménte; amahilità sf. qualità di ama- bilo: amatóre-tóra-frice sm. o f. chi o cho pima: chi ha intelligenza e gusto ])er una cosa: chi coltiva un'arte senza farne professione; lt. amatorius it. amatòrio ad. che si attiene ad amo- re. Tiis-amdre trns. cessar d' amare, non amar più. marnare trns. amar di nuovo: corrispondere all'amore al- trui. Lt. amor-em. it. amóre sm. af- fetto vivo verso persona o cosa : pra- tica amorosa: desiderio ardente: cura, riguardo: 'amor proprio' desiderio di lode e di approvazione: 'amor pla- tonico' amore ideale jsenza mistura di sensualità, secondo la teoria del filosofo Platone: 'il sommo e l'eterno Amore' Dio: 'per amore di Dio' per grazia; 'far all'amore" aver prati- ca d'amore, dim. amorétto amor ge- niale e leggiero; amorino figuretta del dio Amore: fig. bel bambino: specie di sofà per due persone in forma di S da stare a tu per tu: una pianta di giardino: amoruccio piccolo e leg- giero amore; pegg. amorazzo amoret- tdccio amore passeggero e disonesto. Amoróso ad. attenente all'amore: che sente amore : che ha buon cuore : come sm. e amorósa fem. l'uomo e la donna che si ama: attore o attrice che In teatro fa le parti di amante; dim. amorosétto amorosino; avv. amoro- samente. Da un vb. *amorare, che dura in qualche composto, è *amorabil& amorévole ad. benevolo, cortese ; accr. amorevolóne; avv. amorevolmente; amo- revolézza sf. r essere amorevole. In- namorare trns. inspirare amore: riii accendersi d'ancore; pp. innamorato -dia come sost. l'amante; dim. inna- moratìccio innamorato tanto e quanto j innamoraménto sm. l' innamorarsi e l'essere innamorato. JJisamordre trns. spegnere in altri l' amore, alienare l'animo; pp. disamorato; avv. disamo- ratamente senza amore; disamorévole ad. non amorevole ; disamar evolézza sf. l'esser disamorevole; disinnamoraménto sm. l'essere disamorato. Amoreggidre trns. fare all'amore, ma più per pas- satempo che per affetto; amareggia- ménto sm. l'amoreggiare. - Dalla rad. stessa è lt. am-icus, it. amico ad. che ama, benevolo, caro, poi accetto, pro- spero; come sm. chi è legato ad al- tri da consuetudine affettuosa : fem. amica, vale anche donna con cui uno- ha pratica non onesta; dim. amichétto, accr. a niiCoHC grande amico; avv. ami- camente: amicdre trns. rendere ami- co: pacificare; riamicare trns. for tor- nare amico; amichévole ad. da amico: ' all'amichevole ' di buon accordo ; avv. amichevolmente; amicizia sf. be- nevolenza e famigliarità di amici : 'in amicizia ' in confidenza : ' per ami- cizia ' per piacere. Lt. in-iinicus, it. inimico nimico e nemico ad. avverso, contrario, odiato: come sm. chi odia 41 ama - amb 42 ■e cerca il male della persona odiata: esercito avversario: chi ha avver- sione ad una cosa; avv. nimicaménte nemicainénte; inimicare nimicdre nemi- care trns. rendere nemico: trattare nno da nemico o in modo da render- lo nemico; nimichévole nemichévole ad. fiero: da nemico; avv. nimichevnìménte nemichevohnénte; iniinici-ia e mon co- mune nemictzia sf. l'essere nemico. Sin- copato da amicitat-em è amistà sf. jioet. amicizia ; nimistà sf. poet. inimi- cizia. Lt. amoenus, a. ameno ad.propr. amabile, dicesi per lo più di luogo che allieta l'occhio e ricrea l'aninio: fig. gentile, dilettevole; ^capo ameno' uomo sollazzevole; avv. amenamente; amenità sa. tiMBlìtk di ameno; inamèno e disamèno ad. non ameno. Aliterò ad. di sapore contrario al dolce ; lt. am-arus : tig. spiacevole, do- loroso: come sm. anche risentimento; dim. amarétto e amarino: come sm. in- dicano una pasta dolce con mandorle amare; amarogno amarognolo amanccio alqvianto amaro; amarub'nto che sa di amaro; j^egg. amaruccio ; avv. amara- mente; lt. amarities amaritudinem, it. aviarézza amaritildine, st'.ìt.nniaror-om, it. amaróre sm. qualità di amaro, sapo- re amaro: * amarezza ' fìg. cosa spia- cevole: sentimento doloroso ; amardme sm. insieme di cose in cui prevale il .sapore amaro ; amarizzdre trns. ren- dere leggermente amaro ; amareggiare fig. turbare, affliggere; amareggiaménto sm. l'atto e l'effetto dell'amareggiare; inamarire trns. rendere amaro, fig. af- fliggere. Lt. e it. amaricdre,* it. ram- maricarsi vh. dolersi, lamentarsi; ram- marico sm. il rammaricarsi: il rinno- vare l'amarezza; rammaricìiio sm. il lungo e prolungato rammaricarsi; a- maricdnte ad. detto di succhi d'erbe e d'altre sostanze di sapore amaro. Dal sapore amarognolo una specie di ci- liegia dioesi amarasca marasca aniari- na amarena marineUa ; vino amarascato vino fatto con amarasche; amarascM- no e maraschino sm. rosolio che ha sa- pore d'amarasca. Amareìln sf. specie di camomilla; amardcciola sf. sorta di ginestra coi rami di sapore amaro. Ainsirra sf. fune con c\\\ un ba- •stimento è legato a terra. Etim. in- •certa. (Secondo il Pougens è dall'arb. marra torcere una fune, marr fune; il Diez propende per l' ol. marren, ant. merren, legare, saldare). Amar- i-are trns. tener fermo un bastimento coU'amarra. AiuaiirAsi sf. indebolimento della retina e del nervo ottico che fa perdere la vista, comun. gotta serena; gr. a- maVirosis accecamento da amaurós cieco (forse connesso a maùros moro, scuro). Amauròtico ad. di amaurosi : comesm. persona colpita da amaurosi. Amsizzone sf. donna che abbia a- nimo a consuettidini virili: in parti- colare donna che va a cavallo ; gr. Amazon. Le Amazzoni erano un po- polo favoloso di donne guerriere, che abitavano in Cappadocia sul fiume A Termodonte. I Greci interpretavano falsamente questo nome da a-mazós, senza mammella, perchè favoleggia- vasi ohe abbruciassero alle bambine la mammella destra che era d' impe- dimento in guerra. Probah. Amazónes è una storpiatura greca d' un nonie orientale. '^ Abito da amazzone' o sem- plicem. * amazzone ' è il Umgo abito nero che le donne usano nel cavalcare. Amazzbnio ad. di o da Amazzoni. B Aiubasciìita sf. ciò che si manda a dire altrui per mezzo di terza per- sona. In lt. v'è ambactus, iiomo di servizio, che Feste dà per parola gal- lica. (Alcuni vogliono riconoscerlo nel celt. amaeth per ambaeth operaio, contadino; il Mahn nel celt. ambi in- torno e nell'armorico aketuz premu- roso, diligente. All'opposto ilCrrimm. r interjireta dal got. and-bahts che sta dietro le spalle, ant-bak, servo). C Da ambactus derivò il mlt. ambactia e dalla ijronimzia fr. ambascia il vb. ambasciare, portare un messaggio, da cui ambasciata, messaggio : poi lega- zione di maggior grado che uno stato mantenga presso iin altro: le persone che la compongono : il luogo dove ri- siede. Nel primo senso dicesi anche imbasciata, dim. imbasciafina. Ambascia- tóre sm. chi porta un'ambasciata: mi- nistro a capo d'un'ambasciata; feni. D ambasciatrice-tóra moglie d'un amba- sciatore; ambasceria sf. i personaggi che il capo d'uno stato manda ad un altro per cagione d'onore o per altro fine. Aiubo ad. num. l'uno e l'altro; lt. ambo, antico duale, rad. ambh tenere insieme, abbracciare. Dicesi anche m. ambi e fem. ambe. Come sm. ambo indica due numeri che si giuocano al lotto o due numeri collocati nella stessa fila in una cartella della tombola; dim. E ambnccio. E usato come prefisso nelle forme ambi amb am an e significa dal- l'una e dall'altra parte, intorno, p. e. ^ ambi-destro, amb-agi am-putare, ancipite ' : unito a due, forma ambidue ambedue amendue tutti e due. Da in- ter-ambo si formò entrdmbil'iino e l'al- tro. Ad ambi corrisponde il gr. amphi, che trovasi in *anfi-teatro anfi-bio ' ecc. 43 amb - amu 44 -imbra sf. sostanza resinosa, tra- sparente, giallognola: unti qualità è anche grigia; dall'arb. anbar, anb'r che però non sembra d'origine ara- bica. Dim. ambrétta pianta detta cen- taurea moscata : sorta di fiore assai odoroso: pelle conciata con odore di ambra. Cfr. elettro. Ambulsire vb. It. intr. andare in- A torno, passeggiare. (Credesi derivato da amb, dall'una e dall'altra parte: V. ambo; altri però legge am-bu-lare e vi trova la rad. ha camminare ; v. base). In it. usasi scherzosamente nel senso di andarsene per evitare un pe- ricolo. Il pres. ambulo Rivenne sm. nellefrasi ^prender l'ambulo ' andar- sene, 'dare l'ambulo' mandar via. Ppr. ambulante, come ad. che non ha sede fissa, girovago: < ufficio postale B ambulante' il vagone postale che viag- gia nei treni delle strade ferrate : ^o- spedale ambulante ' ospedale provvi- sorio per le prime cure ai feriti in guerra: 'cadavere ambulante' fig. uomo rifinito, morto che cammina; ambulanza sf. il servizio sanitario d'un esercito in campagna; ambulatorio ad. che non ha sede fissa: come sm. luogo da passeggiare: spazio ricinto negli editìzi : Med. luogo dove gli ammalati C poveri vanno a farsi visitare gratui- tamente dal medico. Sonn-dmbulo e not- t-dìitbulo sm. colui che dormendo si le- va e cammina e fa cose che suole fare 'veglìa.ndo; sonnambulismo sm. aftezione delle funzioni cerebrali per cui uno è sonnambulo. Fundmbulo sm. chi balla sulla fune, acrobata. Lt. prae-ambu- lus chi cammina innanzi agli altri, it. predmbok) sm. introduzione ad un discorso; dim. preambolétto. Forma pop. D di ambulare *amb'larefu ambiare* am- biei/tjiare* da cui dmbio sai. ambiatura sf. quel passo affrettato dei cavalli degli asini dei muli che non è ancora trotto: ' prender l'ambio ' fam. andarsene da un luogo con una certa fretta. Amen cosi sia, parola affermativa ebraica. Aiu«iista e amatista sf. pietra pre- ziosa di color violetto; gr. a-méthy- stos, daméthy, vino, methyein, ubria- H carsi, con a privativo. Gli Antichi attribuivano a questa pietra la pro- prietà di attirare i vapori del vino e liberare dall' iibriaohezza; quindi il suo nome di lithos améthystos, pie- tra contro l'ubriachezza; ametistino ad. del color dell'ametista, leggermente violetto; ametistina sf. pianta con fiori d'un ceruleo vivissimo. Ainmiiiicolo e ammenicolo sm. so- stegno, appoggio: fig. aiuto, artifizio. ripiego, cavillo ; lt. ad-min-iculum, (che alcuni derivano da manus e sa- rebbe ciò a cui la mano si appoggia, altri da una rad. min sostenere, alfine a mun-ire). Amminicoldre e ammenico- Idre trns. sostenere con ammenicoli : fig. usar cavilli: fantasticare ; amme- nicolio sm. l'ammenicolare frequente e continuato ; ammenicoló>ie-ó)iasxu .et'. cavillatore, imbroglione. Aiuniouiac:» sf. sostanza di acu- tissimo odore e di sapore acre; gr. ammouiakà ad. pliir. così detta dal- l'oasi del deserto di Libia, dove sor- geva il tempio di Giove Ammone e si trovava questa sostanza ; ammoniaco- ad. attributo d'una specie di sale e e d'una specie di gomma resina; am- moniacdle ad. di ammoniaca : ammo- niacdto ad. che contiene o è preparato con ammoniaca. Aniuio sm. la membrana interna in cui sta ravvolto il feto; gr. amuion, ch'era anche la coppa in cui racco- glievasi il sangue delle vittime; vien riferito alla radice di emere, racco- gliere. Amo sm. uncinetto d'acciaio in forma di piccola àncora, che serve a pigliare i pesci; lt. hamus (ac-mus? o gliam, gr. chamós?;. L'amo si rico- pre con l'esca e «luindi usasi fig. per lusinga, seduzione, inganno : ' mordere all'amo' lasciarsi adescare dalle ap- parenze. Amato ad. uncinato a guisa d'amo. Da un dim. hamicinus pare formato ancino sm. sinonimo di un- cino. Amdscino sm. specie di susino; ambscina sf. il suo frutto. In lt. è pru- nam damascenum, cioè pruno di Da- masco, sicché coniun. amoscino è spie- gato come un'alterazione di *dama- scinum. Il Caix preferisce il port. ameixa, prugna, alterato dall'arb. al- mesmas. Ampelos sost. gr. vite (forse con- nesso ad ank curvare; v. ancorai: u- sasi nel comp. amxjeloijrafia dottrina della cultura della vite; ampelògrafo sm. chi è dotto in questa cultura; ampelogrdfico ad. attenente ad arape- lografia; ampelidee sf. pi. famiglia di pianto a cui appartiene la vite; am- pelite sf. schisto che ponevasi per in- grasso a piedi delle viti. Amuléto sm. qualunque oggetto si porti in dosso per superstizione come preservativo da pericoli, malat- tie o malie; lt. amuletum, (che il For- eellini interpetra per amoletum da a-moliri allontanare. Meno inverosi- mile sarebbe il gr. àmylon. specie di focaccia, quali sappiamo che si offri- 45 amu - ano 46 vano sugli altari e sullo tombe per propiziarsi gli dei, e gli spiriti dei tra- passati. Ma proli, è parola straniera). Anidrca amórca e comun. mói'chia sf. feccia dell'olio; It. amurca e aniur- ga dal gr. amórge, tema merg staccare; morclii'Uo ad. attributo d'olio che fa molta mordila; morchióso mi. ipiono di morchia. Anacreóntico ad. attributo di ver- so, stile, componimento simile a i^uelli ilidl'antico poeta greco Anacreonte; anacreontica sf. canzonetta di genere anacreontico. Anan^isso sm. pianta e frutto ve- nuto col suo nome ananas dalle An- tille. Anatra e ànitra sf. specie di uc- cello aquatico; It. anat-em con r in- serito. (La forma gr.néssa da *net-ja condurrebbe alla rad. di nat-are, nuo- tare, e sarebbe la nuotante.) Dim. a- natrella anitrella, anatrino-ina anatròt- to , anatrocco anitròccolo ; anitrdia sf. luogo dove si tengono le anitre; ani- trina sf. pianta palustre onde volen- tieri si pasce l'anatra; anatrdreiwtr. fare il verso degli uccelli detti ger- mani, che sono della specie delle ana- tre. .inca sf. l'osso che è tra il fianco e la coscia. Etim. incerta. (Alcuni la considerano come il foni, del It. ancus, curvo; altri lo traggono dal gr. ànke, piegatura; altri dal td. an- ke, aat. ancha, nuca; meglio il Btigge dal td. hanke, femore, coscia): 'bat- tersi l'anca' fig. mostrar dolore, di- sperazione; ancdre intr. batterò il fian- co nel respirare; ancacciuto ad. che ha grosse anche. Da una forma *ex-an- care viene sciancato ad. che ha rotta o guasta l'anca, zoppo; sciancarsi vb. divenire sciancato. -Vncla sf. imboccatura o linguella di vari strumenti a fiato; dal fr. han- che. canna (che il Ménage deriva dal It. ames aniitem forcella, ma pare in- vece l'aat. ancha tibia della gamba). Ancora sf. strumento di ferro con «lue raffi uncinati, con cui si ferma la nave al fondo; It. ancora dal gr. ankyra, rad, ««/e curvare, piegare; dim. ancorétta; ancoròtto sm. piccola ancora che serve per tonneggiare; spr. anco- r uccia; ancorare trns. e rifl. gettare l'ancora, fermar la nave; pp, ancorato come ad. fatto a foggia d'ancora; an- coratijre sm. chi sa ancorar bene; an- cordio sm. chi fa ancore; ancoraggio sm. l'ancorarsi: dazio che si paga per ancorare in un porto. Dalla rad. stes- sa è gr. ankylos, ricurvo, da cui an- k.vlosis, it. anchilòsi e ancilòsi sf. l'irri- gidirsi di un'articolazione; anchilope sm. gonfiettiuo al canto interno del- l'occhio (gr. op-s); ancilotoima sf. ta- glio del freno della lingua. Gr. an- kón piegatura, insenatura, da cui il nome di Ancóna. Qtii il Bezzember- -gar riferisce anche gr. àngos, vaso, dim. angion, da cui angioite sf. infiam- mazione dei vasi sanguigni del corpo limano; angio-logia sf. parte dell'ana- A tomia che tratta dei vasi sanguigni. - La stessa rad. è uell'ant. It. ancus, curvo, col braccio rattratto, e forse anche nel sost. ancus servo, soggetto, da cui dim. ancilla, it. ancella fante- sca. Una formazione corrispondente al gr. ankylos pare It. angulus (ben- ché altri lo connetta ad aiig stringere; V. angere) it. angolo sm. l' incontro di due linee: fig. cantone, luogo riposto: 'angolo facciale' quello formato da B due rette che partendo l'una dal pun- to più sporgente della fronte, Taltra dal buco dell'orecchio, s'incontrano nei denti incisivi superiori ; dim. an- golétto angolino angolettlno angoliiccio ; angoldre ad. posto ad angolo: che ha angoli ; avv. angolarmente ad ango- lo; angolarità sf. qualità di angola- re; angoldto ad. che è a forma d'an- golo; angolóso ad. che ha angoli; ango- lino ad. che ha più angoli. Triangolo C sm. figura con tre angoli e tre lati; dim. triangolétto trianqoUno ; triango- lare triangolato ad. che ha tre angoli; avv. triangolarmente ; triangolarità sf. l'essere con tre angoli, l'aver figura di triangolo; triangolazióne sf. serie di operazioni geodetiche che hanno per fine di rilevare un terreno e misurare distanze mediante grandi triangoli concatenati; quadrangolare ad. che ha quattro angoli; rettangolo ad. che ha D' angoli retti: sm.-figura di quattro lati con angoli retti; dim. reftangolétto ; reitangoldre ad. che ha angoli retti; equiàngolo ad. attributo di poligono che abbia angoli eguali; acutàngolo e ottu- sàngolo ad. attrib. di figura con angoli acuti od ottusi. Dalla rad. stessa è It. uncus che dura nel comp. adunco ad. ritorto in punta. Forma dim. di uncus è uncino sm. piccolo strumento per lo più di ferro, ritorto e aguzzo: E fig. occasione, appicco; dim. uncinétto: uncinèllo quello usato dalle donne per agganciarsi le vesti ; uncinare tms. pigliare con uncino; auncindre trns. curvare a guisa d'uncino; uncinato ad. che è a forma d'uncino. - Una forma più semplice della rad. stessa è ale, da cui It. *ac-nus ànus propr. cerchio, it. ano sm. l'orifizio esterno dell'inte- stino retto; anale ad. dell'ano; dim. 47 and - ane 43 anello sm. cerchietto di metallo che si i>orta nelle dita per ornaniento: es- sendo usato nel matrimonio, ^dare o prendere Tanello' vale sposare: og- getto piegato in cerchio p. e. anello delle chiavi, delle forbici, dei capelli ecc.; ^ anello di Saturno' cerchio lu- minoso intorno a questo pianeta: an- ticamente usavasi l'anello come sug- A gello, quiiitli ' anello del Pescatore ' un sigillo della curia romana conl'i- magine di S. Pietro; dim. anellétto anel- lino, spr. andluccio, anelliizzo, accr. anellóne: aneUòtti poi agnellòtti sm. pi. specie di pasta da minestra fatta ad anelli; anellóso ad. fatto ad anelli; anellide sm. animale d^ genere dei vermi che pare fatto ad anelli, come la mignatta; aneUare e comun. inanel- lare trns. dare forma di anelli, dicesi B specialm. dei capelli; pp. anelldto ina- ìwìlato; anellatiìra sf. il modo di anel- lare i capei ;i. Dim. It. amìlus. da etti anulare ad. attributo del quarto dito della mano, in cui suolsi portare l'a- nello, della pietra incastonata nel- l'anello, dell'eclissi che copre il cen- tro del sole lasciando visibile un cer- chio luminoso all'intorno. Andare intr. muoversi da un luogo all'altro, camminare, procedere, av- C viarsi. Etim. ignota. (Congetture mol- te : i più da ad-nare annare. mlt. a- nare, nuotar verso, corrispondente ad ad-ripare arrivare ; il Muratori da ad-itare aud'tare, come audito da adi- tus; il Grober da amb-itare; il Thom- sen da ambulare; il Langensiepen da addere poi *addare, sottinteso gra- dum; il Settegast da addere *addare per admovere; il Forster da (v)ade- re; il Cornu da enatare 'anatare *ani- D tare *anidare. Potrebbesi aggiungere *ant-are da ante ; cfr. avant-iare a- vauzare da ab ante). Andare è difet- tivo o mescolò la sua coniugazione con le forme di vadére; la somiglianza col vb. dare produsse il perf. ^andiedi ' parallello ad 'andai '. Andare fu tra- sjjortato avari movimenti, comequel- li delle macchine, dell'orologio ecc. fig. significa tirare avanti, durare, proceder bene, riuscire: detto di mo- E nete e carte di valore, aver corso: poi convenire, essere adattato, pia- cere, occorrere, bisognare ecc. rifl. partirsi, dileguarsi: «andare a male: al diavolo" rovinarsi: «andare a ge- nio, a sangue, a' versi' piacere: «la- sciar andare' non curare: «andar nel numero dei più' morire: «andar su' detto d'opera teatrale, essere posto in scena: col gerundio dei verbi in- dica azione continua, p. e. «andar fa- cendo dicendo" ecc. Come sm, andare è l'atto e il modo di chi va: lìg. mo- do usanza consuetudine stile: anche viale, viottolo, corridore, corsia, mar- ciapiede: «a lungo andare' seguitan- do per molto tempo : « a tutto an- dare' di gran passo, senza intermis- sione; dim. andarino piccolo viale. Andiri-viéni (assimilato da andari-vie- ni) sm. l'andare e venire di gente per la medesima via. Ppr. andante che va, continuo : detto di mese ed anno, presente : di persona, non rigoroso, alla buona: di lavoro fatto, ordinario, senza diligenza: di stile, facile, senza studio : Mus. dicesi del movimento fra l'adagio e l'allegro, ed usasi an- che sost. ; dim. andantino ; avv. andan- temente senza interruzioni o difficoltà; andantczza sf. scioltezza, affabilità, disinvoltura; pp. andato, vale anche speso, perduto, rovinato; andata sf. l'essere andato : modo di andare: «da- re l'andata " lasciar libero; pegg. an- datacela; andatura sf. maniera di an- dare, di camminare; andaménto sm. l'andare: fig. modo di procedere di cose e di persone: Mus. movimento richesto dal carattere del comiioni- mento; andana sf. spazio di terreno per il quale i funaiuoli vanno, ingiù e in su per torcere o filare la canapa; andazzo sm. usanza ricevuta da molti ma di poca durata, Bi-anddre intr. andar di nuovo : trns. ripercorrere con la memoria : esaminare di nuovo : rileggere; riandaménto sm l'atto e -'ef- fetto del riandare. T ras-andare trns. omettere, trascurare ; pp trasandato, come ad. trascurato; trasandaméntosm. il trasandare. Mal-andare intr. gua- starsi, corrompersi. Unito a via è viandante sm. chi va per via, chi viag- gia. Andróne sm. audito che dalla porta di casa mette al cortile interno. Al- cuni lo interpretano come antróne accr. di antro; ma è più verisimile che sia il gr. andrón, sala e parte della casa antica destinata agli uo- mini (àndres) ch'era appunto vicina alla porta, laddove il gineceo era nella partf interna. Anéiuoiie e anemolo sm. sorta di fiore jierenne a colori vari e vivaci ; gr. anemone, probab. parola straniera. Aneroide ad. attributo di barome- tro senza li(|uido ; è formato dalle pa- role gr. a-nero-eidés. cioè d'a pri- vativo, nerón acqua, eidos aspetto. Aneto sm. pianta simile al finoc- chio; gr. ànèthon; anelino ad. fatto con infusione di aneto. Aneiirism:» sm. dilatazione mor- 49 ang - anc 50 bosa delle arterie o della cavità del cuore; gr. an-eùrysnia, da eury-nein, dilatare; aneurismatico ad. attenente ad aneurisnia. Aliselo e angiolo sm. spirito di quelli che s'imaginano fare corona a Dio ed essere suoi messaggeri e so- gliono rappresentarsi in figura di gio- vani alati; gr. àngelos nunzio mes- saggero (rad: gal? cf. gallo) : fig. per- sona piena di dolcezza e bontà: bam- bino morto: ^angelo custode' l'angelo che secondo la dottrina cristiana ve- glia su ciascun uomo: fig. protettore, guida: anche nome proprio, fem. An- gela: ^ pesce angelo' il pesce reina o spada; dim. angelétto-étta angelino angioUno- ina, avgelùccio; angelico .ad. d'angelo: che è a guisa d'angelo, bel- lissimo |o buonissimo; avv. angelica- mente. Gr. eu-angélion buona novel- la, it. evangelio, e vangèlo, sm. cia- scuno dei quattro scritti del Nuovo Testamento che narrano la vita ed espongono la dottrina di Gesù, re- cando agli uomini la buona novella della loro redenzione ; evangèlico ad. dell'evangelo, conforme ad esso: 'chie- sa evangelica' è una confessione pro- testante che tiene per regola di fede soltanto gli evangeli : i suoi membri sono detti 'evangelici'; avv. evange- licamente: evangelizzare trns. iiisegnare la dottrina di Cristo; evangelista sm. ciascuno dei quattro scrittori di evan- geli ; evangelizzatóre sui. chi o che evangelizza; evangelistdrio sm. libro o codice in cui sono stampati o scritti i vangeli da recitare nelle messe del- l'anno. AiiKPi*e vb. It. da una rad. angli stringere, soffocare: fig. affannare: in it. sene trova qualche forma in poesia. Ne derivano: angore sm. passione che stringe l'animo; angina sf. infianima- zione della gola che stringe le fauci ; anginóso ad. d'angina, attenente ad angina. Lt. angustus, it. angusto ad. stretto: fig. misero, limile; angustia sf. strettezza: mancanza di spazio e di tempo: fig. affanno, miseria, inquie- tudine, incapacità; angustiare trns. dar motivo d'inquietudine, di trava- glio; angustiéso ad. pieno d'angustia: che cagiona angustia; avv. angustio- saménte. Forma pop. di angustia è an- gòscia sf. difficoltà di respiro, amba- scia: fig. grave a,f(anno;angoscidretrns. cagionare angoscia; angoscióso ad. che dà o sente angoscia; avv. angosciosa- mente. Lt. angi-portum. it. angipòrto sm. viuzza stretta. Lt. anxius. it. dn- sio ad. affannato, sollecito, timoro- so: ansili sf. agitazione d'animo : bra- mosia irrequieta ; ansietà sf. agita- zione grande cagionata da un male che si teme: desiderio ardente; ansióso ad. che vive in ansia: bramoso; avv. ansiosamente ; lt. anxiare, it. ansidre e ansdro intr. respirare affannosamente; - ppr. ansante clie ansia, trafelato; an- saménto sni. l'ansare. Da ansia nella forma pop. axia il Caix deriva am- bascia sf. difficoltà di respiro : affanno A- prodotto da soverchia fatica : fig. af- flizione gravissima. (Non è verisimile la derivazione dell'Erich dal gr. am- phasia per a-phasia, il non poter par- lare, mancanza di voce derivata dal- l'affanno). Trambascidre intr. essere in grande ambascia; yì'p. trambasciato, co- me ad. pieno d'ambascia: fig. agitato da grave afflizione ; trambasciaimnto sm. il trambasciare. Aiislicria angaria sf. violenza B usata ad altri senza ragione : aggra- vio: cattivo trattamento; è parola per- siana, passata nel gr. angareia. Gli àngaroi erano corrieri dello stato, posti di stazione in stazione ^jel vasto impero dei Persiani, i quali avevano facoltà di requisire e d'imporre alla popolazione tutto ciò che occorreva al loro servizio. Cosi angareia prese il significato di prestazione forzata e gratuita, e poi, dagli abusi che com- O mettevano gli angari, anche di estor- sione, violenza, sopruso. Angariare trns. opprimerò con angherie; anga- riatóre-frice sva.t. ohi oche usa angherie. Angli» sf. nome dato all'Inghil- terra dal popolo germanico degli An- gli, che la invasero dopo i Sassoni. Anglicano ad. che professa la religione riformata dominante in Inghilterra, detta chiesa o confessione anglicana ; anglicanismo e anglicanèsimo sm. quel D sistema religioso'. Dalla pronunzia lo- cale ili english viene inglese ; tradotto da England è Inghil-térra cioè paese degli Angli. Angue sm. anfibio squamoso: poet. serpe; lt. anguis (che alcuni racco- stano ad ang-ere, stringere, altri al gr. éch-is ed óph-is). Ad. poet. angui- chiomato angidcrinito che ha serpi per capelli; anguimano fu detto l'elefante per la proboscide. Dim. lt. anguilula, E it. anguilla sf. pesce simile all'angue; dim. anguillétta, anguillina; anguillaia sf. e anguilldre sm. luogo pantanoso dove si prendono anguille; di qui il paese AqW Anguillara presso Roma. Angdria sf. pianta e frutto sottile e torto come i cetriuoli, di colore giallognolo: anche cocomero ; è parola persiano-aramea, che appare nel bi- zantino angvirion, raccostato ad àngos, 51 ani - ani vaso. I cocomeri vuoti si usarono e s'usano ancora in campagna come vasi. (L'etini. del Larramendi dal lia- sco non ha alcuna verisimiglianza). Anice e anace sm. pianta con pan- nocchia simile al finocchio e coi semi di sapore aromatico; gr. ànison, che non pare d'origine greca. S'usano an- che le forme agge ttivali a» i'ciio e «»if/ ciò. A Anacini sm. pi. confettura minutis- sima composta di chicchi di anaci co- perti di zucchero ; anaci'ìto ad. che ha odore o sapore d'anace. Dalla forma frane, anisette e 1' it. anisétta sf. ac- quavite con sapore d'anace. Anima sf. ciò che nell'uomo sente e pensa: It. an-ima, rad. an spirare, quindi nel primo senso il respiro, poi la vita fisica: fig. persona viva: sin- co]). in an'ma divenne alma poet. : B ^ stato d'anime' registro di popola- zione : ciò che dà vita, moto, impulso, p. e. 'essere l'anima d'un'impresa' : coscienza, p. e. 'avere un delitto sul- l'anima': 'darsi all'anima' darsi alle cose di religione per salvare l'anima: 'cura d'anime' direzione spirituale dei fedeli: ciò che sta dentro a molti oggetti, p. e. il seme di vari frutti, il nocciuolo dei bottoni, la piastra in- focata nel ferro da stirare ecc.; It. C animus it. animo sm. lo spirito in quanto sente e vuole: fig. disposizione, proponimento, ijreseutimento, opinio- ne: 'dare o darsi animo' dare o pren- dere coraggio; dim. ammétta piccola anima: patena con cui si copre il calice: specie d'armatura: sostanza chiusa nel foro d'un dente cariato; dim. vezz. animtna: «)«i»iè??a gianduia bianca negli animali da macello: val- vola che agevola il passaggio dell' aria; D animelldta sf. parte della gola negli animali da macello; spr. animuccia animuccio anima meschina: fig. per- sona timida; pegg. animdccia ; animis- j«o sm. dottrina che ammette l'anima come causa prima d'ogni azione noi corpi organizzati; animale ad. diesi attiene ad essere vivente e semovente: come sm. essere vivente, per lo più bestia: fig. uomo grossolano ed igno- rante: 'regno animale' l'insieme degli E animali; dim. e vezz. animaletto ani- ìnulino, spr. animalùccio animaliizzo ; accr. animatone : fig. iiomo ignorante; pegg. animaldccio animaluccidccio be- stiaccia: uomo che operi da bestia; animalità sf. il complesso degli attri- buti degli animali; animalésco proprio e degno di animale; avv. animalesca- mente; animalista sm. chi ammette ohe gli embrioni sieno vivi nel seme del padre; animóso ad. coraggioso, ardito; avv. animosamente : aìiimnsità sf. pre- occupazione cagionata da interesse a da parzialità: avversione; animdt'e trns. infondere l'anima: fig. dare vi- vacità incremento coraggio, eccitare; pp. animato, come ad. che ha l'anima: fig. vivace, espressivo, affettuoso: ina- nimdto ad. che è senz'anima: non vivo: non organizzato; avv. animatamente; animatóre-trice sm. e f. chi o che dà anima o animo; animazióne sf. l'atto del dare o di ricevere la vita: fig. calore, vivacità; rianimare trns. ani- mar di nuovo : fig. ridare coraggio, vigore; dis-animdre tvas. scoraggire; inanimire trns. fare animo, incorare. Lt. ex-animis, it. esanime ad. che non ha più anima, morto; esanimdre trns. rendere esanime; esanimazióne sf.l'atto e l'effetto dell'esanimare o disanima- re. Lt. sem-animis it. semi-dnime ad. mezzo morto. Un-dnime ad. concorde; avv. unanimemente ; unanimità sf. con- cordia, uniformità d'opinioni, di voti. Equ-dnime ad. d'animo sempre eguale (v. equo;, tranquillo, moderato, im- parziale; equanimità sf. qualità di e- quanime. Long-dnime ad. che sa atten- dere, paziente; longanimità sf. qualità di longanime. Magnànimo ad. d'animo grande, generoso (v. magno); avv. ma- gnanimaménte; magnanimità sf. gran- dezza e generosità d'animo. Dalla frase lt. 'animum advertere' rivolger l'animo ed anche punire, si formò animavversióne sf. osservazione, consi- derazione,' riprensione aspra. - Al lt. animus corrisponde in gr. ànemos, sof- fio, vento, da cui i composti: anemò- metro sm. strumento che misura il ven- to, cioè ne indica la direzione, la du- rata, la velocità; anemoscòpio sm. stru- mento per osservare(skopeìn) le varia- zioni del vento; anemografia sf. descri- zione dei venti (v. graphein) ; anemo- manzia sf. divinazione (cfr. mania) del futuro dall'osservazione del vento. - Dalla stessa rad. vieu derivato lt. a- lare per *an-lare, poi baiare, spirare, pp.halitum, it. alito sm. respiro, fiato, lieve soffio di vento; intens. alitare intr. soffiar lievemente. Da *iu-ha- lare si formò inalazióne sf. il respira- re sostanze vaporose. Lt. ex-halare, it. iesaia>'e trns. emettere vapori, odori ecc. 'esalar l'anima' morire: intr. uscire e spandersi intorno, detto per lo più di cattivi odori ; esaldbile ad. che può esalare; esalo esalaménto sm. evaporamento; esalazióne sf. l'esalare: vapore od odore che esala. Alterato da esalare è asolare intr. soffiar leg- germente, detto di venticello: trns. sciorinare all'aria; dsolo sm. soffio 53 54 leggero. Da esalare è alterato anche scialare trus. e assol. che dal signi- ficato di spiegare al vento passò a quello di buttare all'aria, fare sfog- gio di cheochesia, p. e. d'abiti, pranzi ecc.; scialo sm. lo scialare, jìompa, magnificenza: 'fare scialo' fare gran consumo; scialane sm. chi sciala molto, dissipatore; scialacquare trns. e assol. spendere profusamente, dissipare il patrimonio; (il Caix lo spiega conia combinazione di scialare liquare: il Ménage lo deriva da ex-ad-aquare. al- tri da scialare ed acqua, che sarebbe un composto senza analogia) ; scialac- quo scialacquaménto sni.lo scialacqua- re; scialacquatóre-trlce e scialacquóne- óna sm. e f. chi o che scialacqua; scialacquio sm. lo scialaquare conti- nuato. Da ex-lialitus pare derivato *scialto poi scianto sm. riposo dopo il lavoro, svago. Composto con la parti- cella an, su, o secondo altri con an pri- vativo, è It. an-hel-aro, it. anelare intr. respirare con forza e frequenza, ansa- re: fig. desiderare ardentemente; ppr. anelante e ad. anela ansante; It. an helitus, it. anelito sm. respiro forte e frequente ; avv. anelantemente con anelito. Metatesi di anelare è alenare, intr. alitare, alena* léna sf. respira- zione: fig. vigore, gagliardia; a??e«a»'(; trns. mettere in lena, invigorire ; al- lenaménto sm. l'allenare. -Dalla stessa rad. an pare formato il gr. àsthma per *an-sthma, it. asma sf. difficoltà grave di respiro; asmatico ad. che sof- fre d'asma: fig. stentato, interrotto spesso. Asma fu alterato in ansima sf. difficoltà passeggera di respiro; ansimare intr. avere l'ansima. .inno sm. lo spazio di dodici me- si; It. annus, (*ac-nus curvo? o *at- nus?); » anno solare' il tempo in cui si compie un giro della terra intorno al sole, cioè 3t3> giorni 5 ore 48 minuti 51 secondi e 6 terzi: «anno civile' il periodo stesso cominciando dal 1 gen- naio, detto perciò 'capo d'anno' 'an- no lunare ' il tempo di dodici giri della luna intorno alla terra, cioè poco più di Seigiorni: ' anno bisestile ' v. sei: 'annodi grazia o anno del Signore' quello che si conta dalla nascita di Gesù: 'anno santo' quello del giubileo presso gli Ebrei, che ricorreva ogni cinquant'anni: ora ogni venticinque : 'aunoscolasticoo accademico' il tempo che corre fra l'apertura e la chiusura delle scuole: pi. ««ne usasi anche per teomii, età: 'cent'anni, mill'anni' un tempo lunghissimo: 'parerti milTanni' attendere con grande impazienza, de- siderare ardentemente ; dim. e vezz. annètto annareìlo annerello ; spr. annilc- cio anno scarso a raccolta. Malanno sm. propr. cattivo anno, vale disgra- zia, malattia, grave danno; dim. Wio- lanniiccio piccola malattia; malanug- (jia o malandggio vale propr. abbia ma- lanno, od è imprecazione volgare. An- nate ad. d'anno : per lo più sm. pi. storie narrate per ordine d'anni ; an- nalista, sm. scrittore di annali; dn- A nuo annuale ad. che dura un anno: che accade ogni anno: dotto di pian- ta, che vive un anno: annuale o anno- vaie sm. il corso dell'anno rispetto alla temperie delle stagioni, alla rac- colta delle messi; avv. annualmente ogni anno, d'anno in anno ; annualità sf. somma di denaro che si paga o si riscuote ogni anno; annuario ad. an- nuale: come sm. jjubblicazione periodi- ca di ciascun anno sopra date materie; B annóso ad. che ha molti anni, jier lo più dicesi di alberi; annata sf. il tempo d'un anno : la qualità sua rispetto alle meteore, alle raccolte ecc.; dim. an- natina, pegg. annataccia. Da annus suolsi derivare It. e it. annòna sf. le raccolte dell'anno : vettovaglia: tutto ciò elle concerne il vitto d'un paese; (il Próhde da *asnoua corrispondente al got. asans, td. ernte) ; annonàrio ad. che concerne l'annona. Annotino ad. C dicesi de' frutti degli iignelli nati e cresciuti nel corso dell'anno. Lt. hoc anno, in quest'anno, it. volg. uguanno, poi *aguanuo e da questo *aguannotto avannòtto sax. pesce fluviale dell'anno stesso, che non ha più di un anno. Lt. per-ennis, it. perenne ad. propr. che dura tutto l'anno, poi perpetuo, con- tinuo; 'acqua perenne' che scorre sempre : 'pianta perenne ' sempre ver- de; avv. perennemente ; perennità sf. D qualità di perenne. Lt. soU-ennis (sol- lus tutto, intero) che è o si fa tutti gli anni, it. solenne ad. che ha grande apparato, gran pompa; avv. solenne- mente; so?e(nu'tà sf. qualità di solenne: cerimonia solenne: il giorno in cui cade: formalità stabilite dalla legge per la conclusione dei contratti ; so- lenni'zdre trns. celebrare con solen- nità; solennizzaménto sm. il solenniz- zare; molti sono i composti coi nume- R rali: quinquenne setfènne decenne undi- cenne dodicenne ecc. ventenne trentenne ad. che ha 5, 6. 7, 10. 11, 12, 2), 30 anni; biènnio, triènnio, quadriènnio, quinquèn- nio sessènnio settènnio decènnio •ventèn- nio sm. spazio di 3, 4. -5, 6, 10, 20 anni; biennale trienndlequadrienndlequiHque7t~ naie sessennale settennale decennale ad, che dura o avviene ogni 2, 3, 4, 5, 6, 10 anni. Cfr. maggiorenne. ano - ant 56 Anoclfiio ad. che toglie o mitiga i dolori: attributo di rimedi che cal- mano dolori; gr. an-ódyuon, composto di odjne, dolore, con an privativo. Ansa sf. manico ripiegato e unito nelle due estremità al corpo d'un vaso; It. ausa, che alcuni intorpetrano per *am-sa raccostandolo ad umerus : fig. appicco, occasione, pretesto, per lo A più coi verbi dare, pigliare, prendere. Dim. It. ansula, it. ansala anello den- tro alla campana, a cui si attacca il battaglio; ansula era l'occhiello delle corregge nei calzari e quindi it. cisoia sf. occhiello nel vestito. Diversa da qviesta è la voce td. ansa che significò schiera, compagnia, so- cietà di commercio. Da qui anseatico ad. attributo delle città di Amburgo Brema. LubeccaFrancoforte, ch'erano B confederate in un'ansa. Aiiserèllo sm. oca giovane; dim. del It. anser, oca (ind. hansa, td.gans, gr. chén). Aiith-os sost.gr. fiore, trovasi in an- thologia sf. propr. raccolta di fiori, flo- rilegio, fig. antica raccolta de' migliori epigrammi d'autori greci: it. antolo- gia sf. Ta,ccolta.dì scrìtti scelti. Gr. po- ly-àntheia, it. polianfèa sf. raccolta di molte (poly) cose sotto i loro propri vo- C caboli o sotto speciali categorie. Grr. ex-ànthema, efflorescenza, it. esantèma sm. eruzione cutanea rosseggiante, fi-r. anthero- fiorente, da cui it. antei'a sf. parte essenziale dello stame dei fiori che racchiude il polline e la polvere fecoudatrioe. Il Desfontaines formò il comp. ail-anthos fiore d'aglio, it. ai- tanto sm. per denominare lina pianta asiatica. Col gr. sjjìlos, macchia, pare composto spildnto sm. specie di pian- D ta e fiore, e significherebbe fiore mac- chiato. Aiithropos gr. uomo (credesi da andrà, uomo, e ops, aspetto, figura); è conservato in alcuni composti. Fil- dntrojìo sm. amante (philos) degli uo- mini, disposto a beneficare; filantro- pia sf. amore operoso por tutti gli uo- mini; filantròpico ad. attenente a fi- lantropia: da filantropo; &v\-. filantro- picamente. Misantropo chi odia (my- ]E seìn) gli uomini, per lo più chi se ne sta solitario e schiva i contatti altrui; misantropia sf. mala disposizione d'a- nimo verso gli uomini; misantropico ad. da misantropo; avv. misantropica- mente. Antropo-faijo ehi mangia (pha- ^ein) uomini, barbaro dell'infimo gra- do; antropofagia sf. l'uso di mangiare uomini. Antropo-logia sf. scienza che studia l'uomo : Teol. figura per cui le sacre scritture attribuiscono a Dio azioni e affezioni limane; antropologo sm. chi è dotto in antropologia; antro- pològico ad. attenente ad antropologia ; avv. antropMlogicaménte. Antropo-mòr- /o ad. che ha forma (morphé) d'uomo; antropomorfismo sistema religioso che attribuisce alla divinità le forme, le mutazioni, le passioni umane; antro- poìaorflta sm. chi professa l'antropo- morfismo. Aliti ante avv. It. di fronte; pri- ma : si conserva in alcuni composti, p. e. 'anti-camera anti-vedere ante- -porre ante-lucano ' ecc. Comparativo anterióre Si'l. che è nella parte davanti: precedente ; avv. anteriormente; ante- riorità sf. priorità, antecedenza. Xe de- riva It. antiquus da *antic-vus, it.. antico ad. che è da lungo tempo: che fu molto prima: dall'opinione che in tempi remoti gli uomini fossero mi- gliori si spiegano le frasi ^probità an- tica, fede antica, uomo antico 'cmodo avvb. ab antico àa> tempo antico : l'antico sm. il fare, lo stile &ntico: gli antichi gli antenati, gli uomini di molti secoli a dietro; dim. antichécto un po' antico, pegg. anticdccio: all'anticaccia modo avvb. in modo rozzo e trascurato; avv. anticamente; antichità sf. l'essere anti- co: il mondo, le abitudini, i monumenti antichi: ^ antichità classica ' il mondo greco-romano; anticaglia sf. cosa anti- ca: pl.oggetti antichi usciti d'uso; pegg. anticaglidccia ; antiquàrio sm . inten- dente e raccoglitore di cose antiche; antiquaria sf. studio e scienza dell'an- tichità; It. antiquare. pp. antiquatns, it. antiquato ad. andato in disuso. Lt. ab ante, it. avanti avv. eprep. di rim- patto, poi indica progresso nello spa- zio, progresso e priorità di tempo, p. e. ' tirare avanti ' continuare, ' la sta- gione è avanti ' è inoltrata, ^ per l'a- vanti' nel tempo jiassato. Dalla forma fr. avant sono i composti ^ avanabrac- cio avanguardia avamposto avantre- no ' ecc. Da una forma * abantiare venne avanzare trns. e intr. spingere o spingersi avanti: promuovere o essere promosso a maggior grado: sporgere in fuori: il rimanere d' una parte dopo l'uso fatto: soprabondare: scampare ad una strage , a naufragio, alle in- giurie del tempo: essere creditore pro- jir. d'un residuo: fig. superare; avanzo sm. residuo, ciò che rimane di cose consunte o rovinate: guadagni: * d'a- vanzo ■ soprabondante . per soprap- più; avanzato pp. detto di persona, at- tempato; dim. nvanzatétto avanzatòtto: di stagione, progredita: ^jjosto avan- zato ' quello vicino al nemico: ' tem- po avanzato ' libero dopo le ordina- 57 ant - ape 58 rie occvipazioiii : ' partito avanzato ' ralicpole , che tende a troppo rapido progresso; avaiizaticcio sm. spr. riman- suglio, specialm. di cibo ; avanzamén- to sm. il progredire d' arte o scien- za : il i^assaggio a grado superiore: dis- a(;«»so sm. perdita, scapito, quanto si è speso ^ivL dell'entrata.; S02jravan:dre trns. superare: intr. avanzare : spor- gere; sopravanzo sm. il sopravauzare e ciò che sopravanza. Forse dallafrase ^ ci avanza ' si formò civanzdre l'avan- zare del denaro do})o unaspesa fatta; ctfrtnsosm. quanto oivanza. (IlDiezlo trae dal fr. chevance da chevir, ci- vire, curare, che risale achef capo).^t;- vanfdgyio e comun. vantdyrjio sm. propr. Tessere o il mandare avanti, poi il so- prappiù che si ha sugli altri e quindi sui^eriorità e ntìlitk: d'avvantdgg io mo- do avvb. oltre quanto s'è detto o fat- to ; dim . vanfayyino il soprappiù del peso o del numero che danno i ven- ditori; vantaggióso ad. utile: detto di persona, che cerca vantaggio oltre il convenevole; avv. vantaggiosamente con vantaggio ; vantagy idre intr. andare in- nanzi, migliorare, superare; avvan- taggiare trns. dar vantaggio, far pro- gredire: rifl. pigliar vantaggio, miglio- rarsi; pp. avvantaggidto. dicesi di mi- sura o peso maggiore di quello che àovrehh'' essere; A\v .avvantaggiatamen- te; disavvantaggio e svantaggio sm. dan- no, incomodo; disavvantaggióso e svan- taggióso ad. dannoso; avv. svantaggio- samente; disavvantaggidre e svanfaggid- re trns. togliere il vantaggio : intr. e rifl. perdere un vantaggio, averdanno. Lt. de ab ante. it. davdntiavv. eprep. in presenza, in cospetto, nella parte anteriore; davantiale davanzale sm, cornice sporta in fuori dal muro su cui posano gli stipiti delle finestre ; dim. davanzalétto.- Da. ante venne an- che anzi ( *antia3 ? ant-si ?) propr. a- vanti ad altra cosa, quindi in cam- bio, invece, all'opposto; di-dnzi avv. prima; anziché prima che; anzi-détto detto prima: in-anzi e innanzi avv. e prep. avanti di tempo e di luogo.; d*- ndnzi a di rimpetto , nella parte an- teriore, in cospetto; dinanzdre trns. a- vanzare alcuno per via affrettando il passo; anziano ad. che è innanzi cogli anni : che è prima in un ufficio: ^ gli anziani ' furono il supremo magistra- to in vari Comuni italiani; dim. an- zianòtto alquanto attempato; anzianità sf. priorità d'ammissione in un uffizio, in un ordine. - Il gr. auti ha nei com- posti significato di opposizione, p. e. Anti- cristo anti -papa anti- poetico Antilope e antilopa sf. mammife- ro ruminante originario dell' Africa e dell Asia, ch'è di mezzo fra i cervi e le capre; etim. ignota. Autiiuùnio sm. sostanza metallica usata in medicina. Lasciando varie etimologie fantastiche, le due meno inverisimili sono: l'ind.ati-manì, mol- to rosso, ed è uno dei nomi del cher- mes rosso: l'arabo athmud o meglio A. ithmid, che pare alterato da stimmi, nome probab. egizio dell'antimonio, passato poi in greco e in latino. In lt. SI disse anche stibium da cui it. stibidto ad. attributo di medicamenti che con- tengono antimonio. Ajitfnoo sm. gr. Antinoos nome di un bel giovine di Bitinia amato dal- l' imperatore Adriano ed onorato co- me dio con un tempio e giuochi. Ora dicesi per antonomasia di bellissimo g- giovine. Antrace sm. carbonchio, enfiato pestilenziale ; gr. ànthrax carbone. G-r. authrakìtis terra carbonica, it. antracite sf. specie di combustibile fossile. Aòrta sf. arteria principale che parte dal cuore; gr. aorte. Ape sf. insetto alato che produce mele e cera; lt. ap-is; dim. apicula *apecula, it. pécchia sf. ape ; accr. pec- q chiane ape selvatica e più grande che succhia il mele prodotto dalle altre ; apiario sm. luogo dove stanno gli al- veari : apiario e apidio persona che ha cura delle api; apésco apistico ad. che s'attiene alla cultura delle api; cfr. apicultore. Ap-ére vb. lt. congiungero e rag- giungere i pp. aptus attaccato, con- nesso, quindi bene adattato, poi ca- pace, it. dito ad. conveniente, idoneo, j) abile; avv. attamente. Lt. in-eptiis, it. inètto ad. non atto, incapace, frivolo ; avv. iìiettaménte ; inettézza s€. qualità d'inetto; lt. ineptia, it. inèzia sf. detto o fatto da persona inetta : cosa da nul- la ; dim. ineziuòla. Lt. aptitudin-em, it. attitùdine sf. disjiosiziono naturale od acquisita a fare una cosa, capa- cità; inettitudine sf. ruancanza d'atti- tudine. Lt. aptare, dura in ad-attdre trns. accomodare : rifl. accomodarsi, e rassegnarsi, indursi; pp. adattato; a- ddtto ad. accomodato, capace ; inaddtto odisaddttonon adatto; avv. adattamente adattataménte ; opp. disadattamente; a- datfézza sf. l'essere adatto; opp. disada- tdggine sf.Vessere disadatto; adattabile ad. che si può accomodare; adattabilità sf. qualità di adattabile ; opp. inadat- tabile ad. non adattabile; inadattabilità sf. qualità d'inadattabile; adatf aménto 59 ape - aqu 60 sm. rattoel'eflfetto (lell'a'lattare: rint- tdì'c trns. racconciare, restaurare : riattaménto sm. l'atto e l'effetto del riattare. Da ex-aptiis pare formato sciatto ad. negligente in tutto: (altri preferisce il It. exactiis, scixipato, al- tri lo sp. cbato ottuso) ; dim. sciat- tino-ina, acc. sciattóne-óna chi esercita male il proprio mestiere; sciattare tras. A conciar male una cosa o una persona ; sciattio sm. lo sciattare più cose: più cose sciatte; sciatteria sf. cosa o cose sciatte: atto da persona sciatta; sciat- tézza, sciattaggiìte sf. l'essere sciatto. Isella stessa rad. pare derivato It. apex apìcem, verghetta di ramo sacro legata al berretto dei sacerdoti, poi ilberretto stesso che terminava in punta: quindi l'it. «j^^cesm. estremità de" corpi acuti, cima: fìg. sommo grado d'una cosa. B Lt. *co-apula copula congiiinzione. it. còpula sf. congiunzione grammaticale: coito; copuldre trns. congiungere; co- pulativo ad. congiuntivo ; avv. copu- lativamente; copulazióne sf. l'atto del copulare. Forma poji. di copula *cop'Ia è còj)pia sf. unione di due cose della rDedesima specie, paio: due persone unite nel ballo, o in matrimonio: ^ cop- pia voltaica' apparato di due dischi di metallo che posti a contatto si e- C lettrizzano uno positivamente e l'al- tro negativamente: dim. copinola sca- rica quasi simultanea d'un fucile a due canne; accoppiare trn. appaiare due persone o cose: due animali per- chè facciano razza: rifl. unirsi in ma- trimonio ; accopjndhile ad. che si x'uò accoppiare; accoppiaménto sm. l'accop- piare e l'accopinarsi; accopjnatóre-trice sm. e f. chi o che accoppia ; accoppia- tura sf. l'atto e l'effetto dell'accop- D piare; scoppiare trns. disfare una cop- pia ; riaccoppidre trns. accoppiar di nuovo. La forma cniìia sf. indica propr. la trascrizione, il doppio esemiiluire d'uno scritto o d'un'opera di arte; poi esemplare d"un'opera, d'un libro; pegg. coiddccia, la minuta d'uno scritto: co- piare trns. trascrivere, riprodurre una opera; copiatóre sm. chi o che copia; copiatura sf. copiaménto sm. l'atto o l'effetto del copiare; copialettere sm. j; maccliinotta ]ìer tenere copia delle lettere; copista sm. chi copia; copisteria sf. ufficio od officina dove si copiano documenti stampe musica ecc. rico- jnure trns. copiar di nuovo o sempli- cem. copiare ; ricopiatura sf. l'atto e l'effetto del ricopiare. - Alla stessa rad.jappartiene il gr. hap-sida rattac- co. ìt. abside sf. forma arcuata che con- giungo gli estremi di duo muri: ter- mine arcuato d'un portico o tempio Al significato di attaccare è prossimo quello di appicar fuoco; quindi il gr. haphé, accensione, che sembra essere l'origine dell'it. d/a sf. ariasoflFocante: flg. noia, fastidio ; (altri crede afa ab- breviato da affanno) ; afoso ad. soffo- cante, affannoso; afdto ad. dicesi di frutto che per soverchio caldo o per nebbia non venga a maturità : dim. a/atìccio alquanto afato. Apòllo e Apòlliur sm. nome del Dio gr. Apóllou. It. Apollo Apollì- nem. Egli dava gli oracoli a Delti, Ijresiedeva alla poesia, alla musica, alla medicina, era celebrato per la giustezza del suo arco: poet. dioeasi Apollo al sole. Rappresentasi come bellissimo giovine, onde ancora d'iTO- mo di forme perfette si dice che pare un Apollo. Apollineo e Apollindre ad. di Apollo: 'estro o fuoco apollineo' ispirazione poetica. Aposiopèsi sf. la figura retorica della reticenza, gr, apo-siópesis, da siopàu tacere. Appa.lugsir<ii vb. cominciare ad ad- dormentarsi; forse è alterato dal vb. balicare* tentennare, dondolare, e in- dicherebbe o il dondolare i bambini o quel movimento del capo che fa chi piglia sonno stando seduto. Bali- care i^otrebbe avere la sua origine o in ballare ovvero in un vb. *bani- care dal td. ban che è in bandiera. Appio e ^pio sm. sedano, gr. àpion: è anche attributo d'una spe- cie di melo; dim. appiuhlo e. il frutto uppiu'ola : appiolina è una specie d'erba perenne, detta anche cotognina o ca- momilla romana. Melappio sm. giu- lebbe con succo di melo appiole cotte dentro , che si beve allungato con acqua per ammollire le infredda- ture. Àppo prep. vicino, appresso; It. apud. A<|iiila sf. grande uccello di ra- pina; It. aquila, propr. fem. di aqui- lus, oscuro, nero, e quindi vorrebbe diro uccello nero. L'aquila vola molto alto e perciò fig. dicosi d'uomo di gran- de ingegno. Essa era l'insegna militare dei Romani antichi ed è lo stemma di parecchi stati moderni. Dim. aqui- lètta; aquilino aquilotto aquila giovine; uqilóne sm. è accr. di aquila ed anche il nome del vento che sjiira dal nord, cioè dalla regione oscura; aquilonare ad. di aquilone ; aquilino ad. d'aquila, attributo di naso curvo, simile al ro- stro dell'aquila, ed anche d'una sorta di pietra che ne contiene un'altra den- tro di sé, dall'antica credenza che le aquile la portassero nei loro nidi per 61 ara preservare i propri parti da ogni in- giuria. Ara sf. rettangolo rilevato dal suo- lo per usi sacri del paganesimo : It. ara. probab. per asa. rad. as sedere: poet. usasi per altare. Arabo sm. uomo della regione oc- cidentade dell'Asia detta appunto A- rdbia: dal nome nazionale Arab : usasi anche come ad.; arabico ad. di Arabia . * cifre arabiche' i segni dei numeri, che ci vennero dagli Arabi; arabésco e rabésco ad. e sm. ornamento fanta- stico a fogliami, alla maniera degli Arabi, a cui la religione vietava di raffigurare uomini e animali: ara- bescare e rabescare trns. ornare di ra- beschi ; pp. arabescato e rabescato or- nato di rabeschi; arabista sm. dotto nella llugua e nella letteratura ara- bica. Araldo sm. uificiale pubblico che bandiva al popolo i decreti del prin- cipe e dei magistrati, che portava le dichiarazioni di guerra, le sfide delle battaglio, e trattava la pace: dall'aat. hario-walt agente (walt) dell'esercito (cfr. albergo), mlt. lieraldus. Quindi ■aralilica sf. passò a significare la co- gnizione di quanto spetta alle leggi e ai gradi della cavalleria, alle armi agli stemmi gentilizi ; araldico ad. at- tenente all'araldica. La forma fr. di lieraldus è héraut. donde la forma sp. ■faraute. che dal significato di mes- saggero, mediatore, passò a quello di mezzano, intrigante: dafarauto è l'it. farabutto sm ingannatore, truffatore. Arancio e melardnrio (melo aran- cio) sm. ])ianta da giardino del genere degli agrumi; il frutto dicesi arancio e arancia o melarancia (mela arancia). Si crede che il nome persiano di que- sta pianta, nàreng. passato nell'arb. nàrang, sia entrato nelle sp. naranja e da questo nelle altre lingue d' Eu- ropa ; si confronti la forma veuez. naranza. (Meno verisimile è l'opi- nione del .Salmasio, che gli aurea malao mele d'oro degli antichi siansi detti nel medio evo mala aurantia e inaurantia). Aì''dncio ràncio aran- cione aranciato rancidto ad. del colore dell'arancio. Dirti, aranchio arancina; arancino anche ad. che ha sapore d'a- rancio ed è attributo d'una qualità di gelso di pere e di poponi; aranciata sf. acqua con succo d'arancio e zuc- chero; aranciaio sm. venditore d'aran- ci ; aranciera sf. luogo dove si custodi- scono aranci ed altri agrumi nell'in- verno. AriSretrus. e assol.lt. ar-are. ri- voltare la terra, prima di seminarla, 62 con uno strumento detto ardirò sm. It. aratrum, formato d' un vomere ta- gliente e d'un traino a due ruote; arativo ad. atto ad essere arato; ara- tore sm. chi o che ara: *bove aratore' allevato per l'aratro ; aratorio ad. che serve ad arare ; aratih'a sf. l'atto e l'effetto dell'arare: il tempo dell'a- rare ; aràbile ad. che si può arare ; inarabile ad. che non si può arare. A Arazzo sm. panno tessuto a figure per servire di taiipezzeria e addobbo; trasse il nome dalla città di .Arras in Francia, dove prima si lavorò in questo genere ; arazzière sm. fabbri- catore di arazzi; arazseria sf. fab- brica di arazzi: quantità grande di arazzi. Àrea sf. cassa formata di doghe in- castrate r nna nell'altra e con co- perchio arcuato; It. arc-a, rad. are B chiudere, custodire : vale anche scri- gno e tomba: 'arca di Noè' quella in cui Noè si salvò dal diluvio: fig. casa o luogo in cui vi siano bestie di varie specie: 'arca santa' quella in cui gli Ebrei custodivano le ta- vole della legge; 'arca di scienza' fig. suol dirsi!,a chi sia dotto in molte cose; dim. archétta; pegg. arcacela; arcano ad. propr. che sta chiuso in un'arca, quindi segreto, misterioso: C come sm. mistero ; avv. arcanamen- te; arcile sm. specie di mailia con coperchio arcuato da tenervi la fa- rina dolce. Dalla rad. stessa è It. arc-em it.orce, rocca fortificata dove la popolazione rijjarava per difesa, p. e. ' arce capitolina ' ; dim. arcella. Composto col verbo arcére, chiudere, difendere, respingere l'offesa, è It. ex-ercere propr. condurre fuori dal- l'arce, poi in generale addestrare, D praticare; ppr. esercènte, come sm. chi pratica un mestiere, un'arte, un ne- gozio; pp. ex-ercitus, it. esercito sm. quantità di milizie ordinate; fig gran moltitudine ; It. exercitium, it eser- cizio sm. l'atto d'impratichirsi della guerra: pratica che si acquista e pe- rizia acquistata in qualsiasi cosa: l'uso d'un' arte, d'una facoltà, d'una carica, d'un ufficio; 'esercizi spiri- tuali' meditazioni e pratiche religiose: ^ ' esercizi del culto ' i suoi (atti esterni : ' esercizio finanziario ' 1' esigere le entrate e il fare le spese d'un dato periodo, per lo più d'un anno; It. exer- citare. it. esercitare trns. addefstrare: assuefare con atti frequenti: tenere in esercizio: coltivare: adoperare: amministrare: rifl. addestrarsi: far moto: pp. esercitato. -come ad. pratico, esperto; inesercitdto ad. non esercì- 63 are - are &i tato, inesperto; esercitubile &à. che si può esercitare; esercitatóre-trice sm. e f. chi o che esercita ; esercitazióne sf. atto e modo di esercitare. Lt. co- ercSre chiudere, restringere, compri- mere, da cui 1' it. coercibile ad. che può essere impedito di dilatarsi : fig. che può essere tenuto in freno , a doveve: coercitivo ad. atto o diretto a A costringere, a siorzAve ; coercizióne sf. costringimento, raifrenamento, Pp. di arcere è arctus e artus, da cui co-artdre trns. restringere, costrin- gere ; coartazióne sf. il coartare. Arcade sm. abitante d'Arcadia , regione del Peloponneso celebrata dai poeti: gr. arkàs arkàda. * L'Arcadia' fa poi il nome d'un' accademia let- teraria romana fondata dal Gravina col proposito di purgare la poesia B dal cattivo gusto del Seicento, ma che bentosto cadde nel frivolo e nel puerile. Cosi Spoeta arcade' vale jioeta fantastico e svenevole, ed 'ar- cade ' dicesi l'uomo che si pasce d'im- maginazione e non conosce il mondo. Arcadico ad. d'Arcadia, fig. semplice e scipito; avv. arcadicamente. Arch-ein vh. gr. essere primo, che si dirama nei due significati di co- mandare e d'essere antico; ppr. àrch- Q onta, it. arcónte sm. magistrato, in particolare ciascuno dei primi magi- strati della repubblica ateniese; ar- conidto sm. carica e dignità d'arconte e il tempo ch'essa durava. Crr.archeìon, propr. sede del magistrato, mlt. ar- cbium e archi vum, it. archivio sm. luogo in cui si conservano gli atti dei magistrati, le carte jjubbliche, poi in generale raccolta di scritti ed atti pubblici o privati, p. e. 'archivio no- p tarile, domestico' ecc. archiviare trns. porre e registrare nell'archivio; ar- chivista sm. chi sopraintende ad un archivio. Gr. mon-àrches, che governa solo, it. monarca sm. re imperatore o principe che è a capo d'uno stato; monarchia sf. governo d'un monarca e paese soggetto ad esso; monarcato sm. monarchia nel senso di governo; monarchico ad. di monarchia, atte- nente a monarchia: ad. e sm. parti- giano della monarchia; avv. monar- chicamente; antimonarchico ad. avverso alla monarchia. Poli-archia sf. governo di molti (v. polyj. Gr. e it. an-archia sf. mancanza di governo, confusione, disordine pubblico; anarchico ad. di anarchia: ad. e sm. settatore del- l'anarchia, detto anche anarcMsta; avv. anarchicamente. Gr. e it. oUg-archia sf. governo di pochi (oligoi), forma viziata dell'aristocrazia; oligarchi sm. E pi. i pochi che hanno diritto di gover- nare iu un'oligarchia; oligarchico ad. di oligarchia: costituito ad oligarchia; avv. oligarchicamente . Gr. hier-àrches- chi presiede alle cose sacre (hierà).. capo de' sacerdoti, it. gerarca sm. ve- scovo o arcivescovo a capo d'una dio- cesi: 'sommo gerarca' il papa; hier- archia uflficio di gerarca, it. gerarchia, sf. l'ordine e i gradi dei sacerdoti, estens. anche di tutti gli ufficiali pub- blici; gerarchico ad. di gerarchia, at- tenente a gerarchia; a,yy. gerarchica- mente. Gr. patri-àrches il primo dei padri, capostipite, it. patriarca sm. capo e sovrano della famiglia prima che si fondassero gli stati : ciascuno dei santi personaggi del popolo ebreo, come Abramo Isacco ecc.: fondatore d'un ordine monastico, come S.Fran- cesco. S. Benedetto: titolo di dignità ecclesiastica superiore all'arcivesco- vo; patriarcale ad. di patriarca, del tempo de' patriarchi: fig. semplice; avv. patriarcalmente; patriarcato sm. dignità di patriarca: luogo in cui ri- siede: territorio in cui si estende la- sua giurisdizione : il tempo che uno tiene la sede. Gr. tetr-àrches it. tetrdr- ca sm. chi governava la quarta parte d'un regno ovvero quattro province (v. quattro); tetrarchia si. governo di provincia divisa in quattro parti; te- trarcdto sm. governo ufficio e dignità di tetrarca. V. anche eresiarca. Gr. éx-archos, it. esarca sm. governatore greco iu Italia, che sedeva a Ravenna: titolo di dignità ecclesiastica inferio- re al patriarca; esarcato sm. la parto d'Italia soggetta all'impero bizan- tino, governata dall'esarca. Archi- e pop. arci- divenne prefisso che indica primo, principale, p. e. 'archi-ginna- sio archi-tetto archi-trave are-angelo are-avolo arci-vescovo arci-duca' eco: agli aggettivi dà valore superlativo, p. e. 'arci-beato arci-contento'. Nel senso di antico il gr. archaìos dura nel composto archeo-logta sf. scienza dell'antichità e in particolare dell» vita privata e pubblica degli antichi; archeologo sm. chi coltiva l'archeolo- gia ; archeologico ad. attenente ad ar- cheologia; avv. archeologicamente se- condo l'archeologia. Gr. archaikós, it. arcaico ad. primitivo, antichissimo. Gr. archaismós. it. arcaismo sm. pa- rola o frase antiquata. ArchiblÌKio e archibiiso sm. schioppo, fucile. Etini. incerta. (Il Ferrari lo interpreta come arco bu- gio, cioè arco forato, e crede siasi detto arco perchè succedette ad esso nel- l'ufficio d'arma da tiro, e bugio per 65 are - are G6 hi canna. Altri però lo deriva dall'ol. liaakbvis. td. hacken-buchse, schiop- po a zappa, probab. per la forma del calcio). Dim. archibiisétto ; archihtisdre trns. fucilare; archihugidta e archibu- suta sf. colpo d'archibugio; archibu- gière archibusière sm. soldato armato d'archibugio: fabbricante d'archibu- gi; archibusièra sf. feritoia per tirare colpi d'archibugio; archibuseria sf. quantità indefinita d'archibugi, d'ar- chiliugieri. d'arcliibugiate. Arcis;iio ad. aspro ; fig. sdegnoso, dispettoso; pare metatesi del fr. re- chin derivato da roche, e questo dal td. resche e rosolie aspro ruvido. (Al- tri lo iuterpetra men bene come una metatesi di acrigno da acre). Avv. arcignamente. Da reohigner, corrugare la fronte, è il dial. ranoignare, ag- grinzare. Vi'co sm. arnia da scagliare frecce tendendola con una corda : porzione di curva ;lt. arc-us. (Alcuni ammet- tono come primitivo il significato dell'arma e lo raccostano ad arcerb, difendere: v. arca; altri ammettono quello di curva da un tema arqv pie- gare). Diconsi arco varie cose di forma curva, come ^arco delle ciglia, arco di strumenti a corde', che un tempo era curvo, ora per lo più diritto: edi- fizio a volta che posa su due stipiti : 'arco trionfale' quello eretto in onore d'un trionfatore, poi per altre solen- nità o a ricordo di fausti avvenimenti: ' arco a sesto acuto ' quello formato da due curve eguali che s'incontrano: arcobaleno sm. meteora in forma di arco che di rimpetto al sole m.ostra i colori dell'iride, (v. baleno); 'lavo- rare con l'arco della schiena' fig. con tutto lo sforzo; dim. archétto archet- tino piccolo arco: ingegno a forma d'arco da pigliare uccelli: lima con manico ad arco; archicèllo piccolo arco; accr. arcóne; spr. arciiccio. Arcale sm. l'arco della porta: i travi minori sui quali poggiano i correnti nelle tettoie. Arcare inarcare arcuare tvns. piegare a forma d'arco: 'inarcare le ciglia' al- zarle in forma d'arco in segno di stu- pore; inarcaménto sm. l'atto e l'effetto dell'inarcare; pp. arcato arcuato pie- gato ad arco; arcata sf. un arco d'un edifizio: la distanza a cui tira un arco: la curva che percorre il proiet- tile. Archeggiare trns. torcere ad arco: intr. scorrere coU'arco sulle corde d'uno strumento; archeggiaménto sm. l'archeggiare; archéggio sm. atto e modo di archeggiare negli strumenti musicali. Lt. arcarius, it. avcUo sm. chi fabbrica archi : arcière sm. tira- I tore d' arco : soldato armato d'arco. Da arcus pare derivato arcióne sm. la parte della sella piegata ad arco; (altri men bene da arctionem lo strin- gere, arctus stretto : v. arca) ; arcio- ndio ad. detto di sella fornita d'ar- • cloni. Il dim. lt. arculus significa anche cercine e l'anima del gomitolo che spesso ha figura di cercine ; da questo pare derivato arcolaio sm. stru- A mento circolare di canne e stecche che serve a svolgere le matasse e a formar gomitoli. (Il lt. arculariiis è fabbricatore d'arche e non conviene al signicato. Il Mussafia accosta arco- laio al gr. ergàtes, a cui conviene il mod. argaleìon ; cfr. argano). Ardere trns. abbruciare, intr. es- sere acceso, in fiamme; lt. ard-ére rad. asd che iJrobab. contiene quella di arido: fig. 'ardere d' ira, d'amore, B di desiderio ' : ppr. ardènte, come ad. vivace, impetuoso, bramoso; avv. av- denteménte ; ardenza, sf. l'ardere d'una cosa. Da una forma ardiente si formò arsente ad. ' acqua arzente ' l'alcool puro, che arde. Ardóre sm. calore ar- dente, bruciore: fig. zelo, desiderio grande, focosità. Pp. arso; arsiccio ad. secco prosciugato : come sm. odore di cosa bruciata; arsicciare trns. ab- bruciacchiare; arsióne sf. senso d'a- e sdutto e di calore alla gola: gran sete; arsura sf. l'atto e l'effetto del- l'ardere, siccità; riardere trns. ardere di nuovo; jip. riarso. Af<iig:ii<i:ie sm. ferruzzo appun- tato nella fibbia : puntale. Il Casau- bon lo derivò dal gr. àrdis, punta del- la freccia; il Ménage da un dim. di dardo, dardillon poi *lardillon e *rar- dillon. Ardire intr. osare, arrischiarsi: D come sm. coraggfo, baldanza, audacia. L'etimologia più verisimile pareli td. hart duro, aat. hartjan indurare, raf- forzare, che ha riscontro nel gr. kàr- tos kràtos. (Fu pensato anche al lt audére, osare, it. *aldire, come alda- ce* da avidace, e al lt. ardere it. ar- dere: ma queste derivazioni conver- rebbero solo alla forma it. non a quella di altre lingue neolatine, conae p. e. al fr. hardir). Pp. ardito, come ad. E arrischiato, coraggioso, audace;, dim. arditétto; arditèllo dicesi di ragazzo sfacciatello; ardifòtfo che è di misura un po' abbondante; avv. arditamente; arditézza sf. qualità di ardito, di sfac- ciato ; ardiménto sm. ardire, audacia; ardimentóso ad. pieno di ardimento ; avv. ardimentosamente. Area sf. siiperficie circoscritta; lt. area, spazio libero, piano, suolo. For-